Negli ultimi anni, il mondo della salute è stato interessato da una forte trasformazione digitale con un impatto notevole sull’intero sistema e i diversi attori coinvolti. La pandemia è stata un fattore di grande accelerazione che ha evidenziato quanto il digitale in sanità oggi sia necessario per offrire cure sempre più accessibili, integrate e personalizzate, per massimizzare l’efficacia dei percorsi di prevenzione e, infine, per favorire nuove sinergie tra i player dell’ecosistema sanitario.
In questo contesto, un ruolo fondamentale è giocato dalle startup e dagli innovatori, le cui soluzioni sono potenziale in grado di rispondere in maniera efficace e innovativa ai bisogni emergenti di pazienti, caregiver e di quanti lavorano nel mondo salute. Un aiuto concreto alla crescita e allo sviluppo di startup attive nel settore della digital health, nonché alla nascita di processi di open innovation all’interno dell’intero ecosistema sanitario, sarà offerto da VITA Accelerator, il nuovo acceleratore della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital promosso insieme a Healthware Group e l’acceleratore danese Accelerace.
Per conoscere meglio l’acceleratore VITA abbiamo intervistato Paolo Borella, Managing Partner e Head of Program di VITA, con esperienza ventennale nella definizione di programmi di accelerazione e programmi di innovazione tra aziende e startup.
Quali sono le caratteristiche di VITA?
VITA è il primo acceleratore italiano verticale sulla digital health della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital, che ha l’obiettivo di sostenere la crescita di startup con soluzioni innovative e scalabili. L’acceleratore rappresenta un’opportunità importante per rafforzare l’ecosistema italiano della salute digitale e far sì che diventi un punto di riferimento nel panorama internazionale.
È importante sottolineare che ci rivolgiamo non solo a startup italiane, ma a tutte le company in fase pre-seed o seed che intendano aprire una sede legale in Italia. Per il primo batch selezioneremo fino a 10 startup che avranno l’esclusiva opportunità di collaborare con l’Innovation Partner Zcube – Zambon Research Venture e con i Corporate Partner Petrone Group e SIFI, oltre che poter accedere a un network di oltre 20 Ecosystem Partner, tra cui Fondazione Enpam, FADOI, Panakès Partners, Italian Tech Alliance e Healthware Ventures.
Come si può accedere al vostro Programma e quali saranno i benefici per le startup selezionate?
Il nostro Acceleratore ha una durata triennale, con l’obiettivo di accelerare fino a 10 startup per ciclo; per partecipare al primo ciclo di VITA è possibile candidarsi sul sito entro il 12 giugno 2022.
Il primo batch partirà il 18 Luglio e avrà una durata di 5 mesi durante i quali le startup selezionate avranno anche la possibilità di lavorare sulle Innovation Challenges dei nostri partner sviluppando POC – Proof of Concepts per verificare la fattibilità dei progetti.
Ciascun team potrà rafforzare il proprio business grazie a lezioni, workshop, sessioni one-to-one con i migliori esperti di settore. Ad ogni modo, il programma sarà ibrido combinando sessioni in presenza e online, per garantire il giusto equilibrio tra le attività di confronto da svolgere on site e il tempo necessario per lavorare agli obiettivi da raggiunere. Come parte del programma, le startup saranno ospitate presso Palazzo Innovazione, la sede italiana di Healthware Group a Salerno, e presso l’hub satellite di OpenZone, il campus di Zambon alle porte di Milano (Bresso).
Questo riflette un fattore importante che ritengo strategico per la crescita delle aziende: la contaminazione di esperienze e conoscenze. Penso, ad esempio, allo scambio di know-how tra startup e le aziende partner, ma anche a quello tra i mentor e le startup e perché no anche tra i singoli team. Questi processi di open innovation, che stanno già nascendo all’interno del programma, stimoleranno nuove sinergie e collaborazioni che mi auguro possano continuare anche al di fuori del nostro Acceleratore.
Un’altra grande opportunità per tutte le startup selezionate è l’accesso a un finanziamento di 110K € (di cui 50K€ in cash) con possibilità di successivi investimenti follow-on fino a 2M€. Questi investimenti saranno, in generale, un aiuto concreto alla digitalizzazione del sistema salute, che ci auguriamo possa beneficiare dei servizi e dei prodotti innovativi che saranno sviluppati.
Il primo ciclo terminerà a novembre di quest’anno, ma si potranno conoscere i Partners, le startup e i risultati raggiunti al Demo Day organizzato in occasione della conferenza Frontiers Health il 20 e il 21 Ottobre.
Come può contribuire l’acceleratore VITA alla crescita dell’ecosistema italiano della salute digitale?
Da molti anni vivo tra l’Italia e la Finlandia, dove ho attivamente contribuito alla scena startup locale fondando Vertical, società specializzata in open innovation, ma essendo tra i mentor ed esperto di vari programmi, tra cui Startup Sauna o ricoprendo il ruolo di Direttore di AppCampus, acceleratore finanziato da Nokia, Microsoft e Aalto University. La Finlandia e l’Italia sono paesi molto diversi e senza dubbio il primo è conosciuto per essere tra gli hub più innovativi d’Europa.
Tuttavia, in Italia si sta sviluppando un ecosistema con un grande potenziale e in grado di attirare non solo startup ma anche investitori internazionali. Negli anni ho lavorato in settori ad alto impatto tecnologico, ma oggi ritengo che il settore dalla salute abbia, oggi più che mai, un’importanza strategica e questo mi ha spinto a rientrare in Italia e a investire tutto il mio expertise in VITA Accelerator.
Insieme a CDP Venture Capital, Healthware Group, Accelerace e tutti gli altri partner, supporteremo le realtà più promettenti per far sì che possano essere pronte alle sfide del mercato e del settore della salute digitale e, allo stesso tempo, creeremo sinergie con i principali player e aziende leader del settore per dare un forte impulso all’ecosistema della digital health.