di , 06/06/2022

Mai come oggi, il mondo delle istituzioni italiane è impegnato nel favorire ed accelerare la trasformazione digitale in numerosi ambiti della nostra economia e della nostra società.
Mentre negli anni passati l’innovazione digitale era vista come una prospettiva di lungo periodo, e le applicazioni digital venivano adottate con una certa cautela, l’esperienza della pandemia ha imposto un repentino cambio di agenda anche ai decisori politici.
Ciò vale soprattutto per la sanità, settore che si è trovato al centro del “ciclone” Covid-19 proprio perché direttamente e primariamente coinvolta nel garantire la salute dei cittadini. 

Ecco perché non deve sorprendere che lo scorso 10 maggio l’inizio di Frontiers Health Italia 2022, il cui tema conduttore è stato “La sanità digitale a servizio della salute pubblica”, sia stato contraddistinto da due importanti saluti istituzionali: il collegamento in videoconferenza con la Senatrice Assuntela Messina, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, e la lettera di saluti inviata dal Senatore Pierpaolo Sileri, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute. 

Nel corso del suo intervento, la Senatrice Messina ha sottolineato come la pandemia ha rappresentato una difficile prova per la sostenibilità del sistema sanitario italiano. Tuttavia, essa ha anche permesso di cogliere tutti gli aspetti critici di natura strutturale che occorre affrontare e correggere, al fine di rafforzare la resilienza del SSN e la sua capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini. 

L’attuale periodo storico offre un’opportunità che non va sprecata. Le risorse messe a disposizione dal PNRR rappresentano un’occasione unica per riavviare la nostra sanità e consolidarla in questo processo di evoluzione, verso un modello di cura incentrato ancora di più sulle comunità, sulle singole persone, sui territori, mettendo in campo la possibilità di cogliere appieno le potenzialità della tecnologia e del digitale. 

La Senatrice Messina ha anche evidenziato come il Covid abbia impresso una notevole accelerazione nell’adozione e implementazione di strumenti, e di modalità radicalmente innovative, messe a disposizione dalle tante applicazioni di telemedicina disponibili. Tutto ciò si è reso necessario per rispondere alle richieste di prestazioni di diagnosi, assistenza, e monitoraggio da parte dei cittadini.  

È necessario, quindi, che nell’attuazione degli interventi previsti dal PNRR si tenga conto di questo contesto e si attinga dal bagaglio di esperienze maturate in questo ultimo biennio tutto ciò che abbia dimostrato avere dell’utilità da offrire alle nostra comunità. 

In particolare, sono tre i punti fermi, indicati dalla Senatrice Messina, sui quali fondare l’opera di riorganizzazione ed erogazione dei servizi sanitari sul territorio.

Fascicolo Sanitario Elettronico 

L’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico da parte di tutti i cittadini deve essere fortemente incoraggiato. Inoltre, occorre che questo importante strumento informativo sia reso omogeneo fra le diverse regioni, e che ne sia garantita l’accessibilità agli operatori sanitari e agli assistiti. 

Creare una dimensione di omogeneità significa rafforzare ulteriormente gli strumenti di cui la sanità ha bisogno e che sono indispensabili per quel percorso di cambiamento nel quale il digitale offre il suo contributo. 

Telemedicina 

Occorre promuovere e finanziare lo sviluppo e la diffusione di tutti i progetti e soluzioni di telemedicina all’interno dei singoli SSR, assicurando nel contempo una reale integrazione fra queste applicazioni e l’ecosistema digitale. Inoltre, è essenziale che tali dimensioni siano interconnesse e monitorate, così da poter implementare ulteriori miglioramenti sviluppati grazie all’esperienza sul campo. 

Competenze Digitali 

È assolutamente necessario che tutto il personale sanitario acquisisca e aggiorni le competenze digitali.  

La trasformazione digitale non può dirsi compiuta se non si parte dal tema della creazione e dell’aggiornamento delle competenze digitali di tutti i cittadini. Tutti devono essere nella condizione di avere competenze, e laddove ci fossero, di aggiornarle continuamente. Questa è una sfida da affrontare e vincere per il buon esito del processo di digitalizzazione del nostro paese nella sanità e non solo.  

Riguardo quest’ultimo aspetto, la Senatrice Messina ha riconosciuto che ad oggi la situazione non è certo delle migliori. Ecco perché occorre agire in maniera strutturata, facendo sì che le istituzioni si confrontino fra loro e con tutti gli stakeholder, i quali possono contribuire a risolvere questa criticità. Ciò che è stato sottolineato con forza è che la formazione è un aspetto cruciale su cui puntare, e le professioni sanitarie sono in primo piano nel dare supporto a questo processo, perché solo attraverso di esso si potrà ottenere un’adeguata gestione e valorizzazione di tutte le innovazioni possibili. 

La continua acquisizione di competenze digitali è necessaria per favorire la digitalizzazione del nostro sistema e per far sì che si persegua un indirizzo di cura effettivamente democratico. Il futuro della sanità è digitale, ed è necessario cooperare per creare un rapporto più solido ed efficace fra cittadino e medico, in modo che alla domanda di cura ci sia un’offerta di servizi ottimizzata sugli effettivi bisogni del paziente. 

Le stesse considerazioni di fondo espresse dalla Senatrice Messina sono state riprese anche dal Senatore Sileri nella missiva che ha indirizzato alla platea di Frontiers Health Italia. 

Nella sua lettera il Senatore Sileri ha sottolineato che gli investimenti in digitalizzazione sono necessari per offrire una risposta di salute capillare e tempestiva sul territorio, e per porre il cittadino-paziente al centro del processo di cura.  

Curare è il risultato finale di un percorso che ha a monte una complessa filiera che può funzionare solo facendo rete. 

Inoltre, il Senatore Sileri ha osservato che il ruolo delle istituzioni è quello di assicurarsi che si realizzino i cambiamenti necessari, puntando sulla ridefinizione dei modelli e delle interazioni tra i professionisti della salute e i loro beneficiari: i pazienti.  

Ciò può avvenire attraverso l’identificazione delle buone prassi da replicare e potenziando gli strumenti già oggi attivi, a partire dal Fascicolo Sanitario Elettronico. 

Infine, il Senatore Sileri ha evidenziato quanto sia importante investire sia in risorse sia in capitale umano, per creare team di professionalità multidisciplinari e integrati resa possibile da un’offerta formativa adeguata. Questi team dovranno essere in grado di declinare al meglio una medicina personalizzata, centrata sulla necessità di salute di ogni singolo paziente. 


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