di , 13/10/2016

Uber ha iniziato una collaborazione con la startup Circulation per consentire ai pazienti di raggiungere l’ospedale per una visita non di emergenza. L’accordo nasce dall’esigenza di ridurre il numero di appuntamenti mancati con i medici a causa di basso reddito o impossibilità di raggiungere l’azienda ospedaliera (e.g. pazienti anziani, disabili o non autonomi).

Circulation utilizza una piattaforma digitale che collega Uber con i pazienti e alle strutture ospedaliere con cui partirà il pilot: il Boston Children’s Hospital nel Massachusetts, tre ospedali del Mercy Health System e il programma di cura per anziani in Pennsylvania, e il Nemours Children’s Health System nel Delaware.

“A differenza di altre nuove offerte, che sono sistemi stand-alone per inviare le auto a richiesta, la piattaforma Circulation si integra con i nostri sistemi interni, così come con i fornitori di auto come Uber. Ed è molto più efficiente per i nostri coordinatori dei trasporti. ” Gary Zimmer, SVP e CEO del Clinically Integrated Network presso il Mercy Health System.

Le partnership evidenziano la tendenza in atto di ospedali e operatori sanitari che cercano di fare di più per ridurre i costi esterni, ricercando metodi innovativi per migliorare la cura del paziente.

Uno studio del 2005 ha stimato che 3,6 milioni di persone – soprattutto pazienti con malattie croniche – non ricevono le cure mediche non di emergenza, perché non hanno accesso ai mezzi di trasporto.

Circulation ha previsto di lanciare il suo servizio in sei Stati supplementari nel 2016 e sta lavorando sullo sviluppo di una versione consumer della piattaforma. Si sta anche valutando il modo di utilizzare il servizio per migliorare il processo di dimissione ospedaliera.

La startup Circulation è stata fondata da John Brownstein, un consulente sanitario per Uber e professore presso la Harvard Medical School; Robin Heffernan, amministratore delegato di Epidemico, un’azienda informatica dedicata alla salute; Jared Hawkins, direttore del programma di Innovazione informatica  presso il Boston Children’s Hospital, ospedale affiliato ad Harvard; e Leerom Segal, CEO e co-fondatore di Klick Health.