di , 03/07/2023

Alcuni ricercatori della National University di Singapore (NUS) e dell’Institute of Materials Research and Engineering di A*STAR hanno sviluppato un cerotto per monitorare lo stato di guarigione delle ferite basato sull’Intelligenza Artificiale (AI).

PETAL (Paper-like Battery-free In situ AI-enabled Multiplexed) consente a chi lo utilizza di determinare lo stato di guarigione di una ferita in modo preciso e puntuale.

Rispetto ad altri dispositivi, PETAL misura 5 biomarcatori e non richiede alcuna batteria.

È dotato di cinque sensori colorimetrici su di un pannello fluido modellato come una girandola di cinque petali. Ciascuno di questi petali agisce sulla singola regione d’applicazione e serve a rilevare e misurare i biomarcatori della ferita, ovvero temperatura, pH, trimetilammina, acido urico e umidità.

Quantitative analysis of sensor patch responses to SWFs. Scaricata da qui

Il dispositivo consente di determinare la composizione quantitativa di ogni biomarcatore relativi a infiammazione, infezione e condizioni ambientali della ferita, senza che venga rimosso.

Inoltre, grazie all’algoritmo AI proprietario, i dati raccolti vengono trasmessi sotto forma di immagine o video dal cerotto direttamente allo smartphone.

PETAL, come dimostrato dai risultati pubblicati dalla rivista Science Advances, raggiunge un’accuratezza del 97% nella classificazione dello stato di guarigione in ferite da bruciatura croniche o non guarite.

PETAL ridurrà i costi ospedalieri del care management

Il monitoraggio tempestivo ed efficace dello stato di guarigione delle ferite è fondamentale per la cura e la gestione delle ferite.
Un’alterata guarigione delle ferite, siano esse croniche (cioè quelle che non guariscono dopo 3 mesi) o patologiche post-bruciatura, potrebbe causare complicazioni mediche pericolose e un considerevole onere economico per i pazienti e il sistema sanitario.

Inoltre, le procedure attualmente utilizzate dalla maggior parte dei medici compromettono non soltanto lo stato di guarigione della ferita, ma aumentano il rischio di infezione. I team coinvolti nella realizzazione di PETAL hanno raccolto queste informazioni sfruttando l’intelligenza artificiale e alcuni nanosensori, per trovare una soluzione rapida e a basso costo per la cura delle ferite, sia nell’ambiente domestico che in quello ospedaliero.

La novità introdotta da PETAL non è di sicuro il dispositivo in sé; ad oggi sul mercato ne esistono di diverse tipologie, ma sono molto ingombranti e hanno bisogno di una batteria esterna per funzionare.
PETAL, infatti, è molto sottile e leggero e può essere integrato in modo rapido e sicuro con le medicazioni delle ferite. A dichiararlo è stato il Dr. Su Xiaodi, uno degli scienziati del Soft Materials Department per l’A*STAR IMRE.

Il passo successivo nella ricerca è quello di adattare PETAL anche ad altri tipi di ferita, ampliando concretamente le possibilità di utilizzo. Implementando altri sensori colorimetrici sarà, infatti, possibile rilevare i livelli di glucosio e lattato per le ulcere diabetiche.

I ricercatori hanno da poco depositato il brevetto ufficiale per dare il via alle sperimentazioni sull’uomo.