Reinventarsi in chiave digitale.
Un percorso non sempre semplice ma obbligato anche per i colossi farmaceutici, legati a un’idea di mercato, produzione e consumatore da tempo superata. La competitività, oggi, passa proprio per una nuova consapevolezza e la capacità di rispondere in tempo reale alle trasformazioni in atto.
Tre sfide, una risposta: scommettere sul digital
L’industria farmaceutica globale, secondo una recente analisi condotta da McKinsey, sconta importanti ritardi rispetto ad altri comparti produttivi nei processi di digitalizzazione. Un fattore determinato da cause diverse: dalla reticenza ai nuovi approcci alla tendenza a sottovalutare la portata rivoluzionaria di questo elemento. Penultimo nella classifica della maturità digitale dei settori industriali, il comparto Pharma/Medical Technology vede alle sue spalle solo la Pubblica Amministrazione.
Il cambio di paradigma si realizzerà solo quando le imprese operanti nell’healthcare capiranno l’importanza di gestire le tecnologie digitali non come semplici utilities ma come asset strategici.
L’implementazione del digital può avvenire attraverso percorsi molto differenti a seconda della realtà che si vanno a considerare. Nel caso di una grande industria healthcare a forte trazione tecnologica, si tende a mantenere l’architettura IT puntando su data e analytics per realizzare approfondite analisi di business. D’altra parte, una grande casa farmaceutica potrà esplorare l’utilizzo di piattaforme cloud per ridurre i costi di raccolta e processing di dati e per imprimere un’accelerazione verso il raggiungimento di ambiziosi risultati da parte del suo dipartimento ricerca e sviluppo.
Si rende necessario un cambio di rotta capace di portare tutto il comparto produttivo a dar vita a una strategia globale fondata sui processi di digitalizzazione nell’health. Grazie a questo nuovo approccio è possibile raggiungere tre obiettivi fondamentali: offrire prodotti e servizi al mercato/pazienti più rapidamente, accrescere l’innovazione di un comparto che proprio di questo elemento fa uno dei suoi pilastri portanti, favorire il mantenimento dei costi di produzione.
Comprendere il cambiamento per governarlo
Il primo elemento critico con cui le imprese si ritrovano a fare i conti è lo scenario in cui operano. Una trasformazione radicale, infatti, caratterizza non solo il mercato ma anche gli utenti che sono sempre più informati e richiedono una maggiore interazione.
Alcune tecnologie digitali hanno radicalmente inciso su aspetti diversi e complementari: dall’interazione con il consumatore alle metodologie di produzione, pensiamo alla genomica di prossima generazione, ai big data e all’advanced analytics, al machine learning, che vanno ad affiancarsi ai dispositivi wearable con sensori avanzatissimi, alla stampa 3D e alla robotica. Gli orizzonti tecnologici mutano profondamente ogni passaggio della catena di valore industriale, dalle attività di back-office ai rapporti con i fornitori. Saper leggere il cambiamento è fondamentale per accrescere la competitività e non essere spinti ai margini di questo nuovo mercato.
Quattro leve per un nuovo inizio
Secondo gli analisti di McKinsey, sono quattro le leve da utilizzare per avviare un cambiamento radicale che porti le imprese operanti nelle scienze della vita ad avviare la trasformazione digitale. La prima cosa da fare da parte di un’azienda healthcare è un’analisi dettagliata dell’offerta che porti a identificare le leve competitive (prodotti, processi, ricerche) da valorizzare ulteriormente con la digitalizzazione. La fornitura di servizi rappresenta la seconda leva da ricostruire, superando l’idea che si tratti di un processo esclusivamente fisico e abbracciando, invece, quella che porta all’elaborazione di nuove strade per lo sviluppo e la distribuzione dei prodotti, come le metodologie DevOps1. La terza cosa da fare, per un’impresa del settore salute, è modernizzare le competenze IT, avvalendosi ad esempio di esperienze e talenti nuovi, sfruttando piattaforme digitali e le opportunità dei server cloud, elaborando protocolli di sicurezza più stringenti ed efficaci per la tutela degli asset aziendali strategici. Infine, è determinante garantire la costruzione e il mantenimento delle competenze manageriali che rappresentano il core aziendale.
I vantaggi dell’impresa digitale
La trasformazione in impresa digitale porta con sé numerosi vantaggi. Il primo cambiamento interessa i rapporti con i consumatori finali. La digitalizzazione, infatti, consente di ridurre le distanze, favorendo un dialogo diretto tra impresa produttrice e paziente con evidenti vantaggi nella trasmissione di informazioni relative ai risultati dei farmaci o dei medical device. In questo modo si superano gli intermediari istituzionali favorendo la personalizzazione del trattamento. Favorendo la digitalizzazione dell’impresa, inoltre, è possibile aprirsi a nuove opportunità di business che potevano sembrare fino a questo momento impraticabili anche se affini alla propria attività. L’introduzione di strumenti digitali è destinata a favorire la collaborazione tra aziende, consentendo di colmare gap cognitivi o produttivi a beneficio sia dei risultati finali che dell’intero tessuto produttivo. Infine, aspetto da non sottovalutare, questo cambiamento contribuisce alla democratizzazione dell’assistenza sanitaria. La collaborazione, infatti, non interessa solo i rapporti tra azienda ma anche quelli tra imprese e Governo, tra imprese e legislatore. Si aprono nuove opportunità all’orizzonte, si può, e si deve, contribuire a scrivere nuove norme di settore, come quella relativa agli standard per l’accesso open a informazioni sui pazienti o ai protocolli di assistenza.
Le quattro leve evidenziate possono rappresentare un supporto per le imprese healthcare ambiziose e aperte ai nuovi scenari. Queste potranno davvero garantire migliori performance a beneficio del paziente e creare, in generale, valore per tutti gli stakeholder.