Una applicazione per accompagnare le persone con sclerosi multipla in un percorso adattato di attività fisica, al fine di migliorare la loro quotidianità sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Il progetto “SMile” si è aggiudicato a Cagliari la seconda edizione dell’hackathon “Tech Care” promosso dall’AISM Cagliari e sviluppato da Open Campus in partnership con Sanofi Genzyme col patrocinio di Fondazione di Sardegna.
Una applicazione per accompagnare le persone con sclerosi multipla in un percorso adattato di attività fisica, al fine di migliorare la loro quotidianità sia dal punto di vista fisico che psicologico. Questo è SMile, il progetto che ieri sera a Cagliari si è aggiudicato la vittoria della seconda edizione di di “Tech Care”, l’hackathon promosso dall’AISM Cagliari e sviluppato da Open Campus in partnership con Sanofi Genzyme, divisione specialty care di Sanofi, col patrocinio di Fondazione di Sardegna.
Il progetto, risultato della due giorni che ha coinvolto 90 partecipanti (persone con SM, clinici e innovatori) suddivisi in 7 gruppi di lavoro che si sono misurati su 4 “sfide” proposte dagli organizzatori, è stato presentato alla giuria da Valentina, componente del gruppo vincitore, che ogni giorno affronta sulla propria pelle le problematiche legate alla SM:
Gli utenti possono accedere a SMile ponendosi dei precisi obiettivi sportivi. Possono dialogare tra di loro, confrontarsi sulle attività e sui risultati ottenuti, darsi consigli e motivarsi a vicenda. Parallelamente, possono trovare offerte di attività da parte di strutture del territorio, come palestre e centri certificati, pensate ad hoc per le persone con SM.
Un sistema integrato che intende migliorare il benessere delle persone attraverso l’attività fisica, con un conseguente forte impatto sulla qualità della loro vita, come ha spiegato Marzia, “clinico” del gruppo:
Lo sport aiuta molto dal punto di vista dell’umore perché le persone con SM sono convinte di avere limiti. Invece scoprono di avere la possibilità di svolgere attività fisiche adattate che fanno bene alla loro mobilità e possono rallentare il decorso della patologia.
SMile si è aggiudicato i 4 premi in palio: un voucher del valore di 3 mila euro da spendere in servizi finalizzati allo sviluppo del progetto, una postazione gratuita per 3 mesi all’interno dello spazio di coworking Open Campus, la partecipazione a CambiaMENTI, il programma di Sardegna Ricerche che mira a identificare e valorizzare le migliori idee imprenditoriali ad alto valore sociale e ambientale; e la partecipazione, per un membro del team, alla Summer School di RENA, cinque giorni di formazione, incontri con esperti di alto profilo, discussioni avanzate su temi specifici e workshop pomeridiani di carattere progettuale.
Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa maratona e la soddisfazione più grande può essere riassunta in una frase che abbiamo sentito ripetere spesso durante questi due giorni: ‘mi sono finalmente sentito protagonista del mio futuro’ – ha commentato Marzia Casula, Presidente AISM Cagliari – Far incontrare e confrontare persone con SM e medici al di fuori dal contesto ospedaliero, in un clima più informale di stretta collaborazione, concede più tempo per affrontare argomenti non per forza legati alla patologia e migliora la comunicazione tra i vari soggetti, facilitando la co-creazione di progetti condivisi.
Progetti che, insieme al vincitore, hanno cercato di dare risposte concrete alle 4 sfide proposte: migliorare e semplificare la comunicazione tra operatori sanitari, persone con SM e familiari; garantire una corretta e completa informazione sulla Sclerosi Multipla; offrire un supporto tecnologico al rapporto medico-paziente; aiutare le persone con SM a non dimenticare le cose importanti di tutti i giorni.
Ed eccoli nel dettaglio:
Stepless – piattaforma per trovare il percorso più adatto al proprio stato di salute per andare da un punto A a un punto B, evitando le barriere architettoniche;
Teseo – piattaforma per migliorare la comunicazione e la relazione medico/paziente durante tutto il percorso di cura partendo dalla prima fase della diagnosi;
Sclerati – campagna emozionale con video-challenge per mettere chiunque alla prova sulle difficoltà quotidiane affrontate dalle persone con sclerosi multipla;
Sclereasy – piattaforma per facilitare la comunicazione medico/paziente grazie a Intelligenza Artificiale, chatbot e condivisione dei documenti;
MindPot – Exergame per allenare la mente delle persone con sclerosi multipla attraverso giochi validati dalla letteratura clinica;
VSLegend – gioco mobile per affrontare e sfatare i falsi miti sulla sclerosi multipla.
Un grazie particolare va anche ai nostri ospiti Roberto Ascione, Francesca Fedeli e Fabia Timaco, che hanno contribuito alla riuscita di questa edizione ispirando i nostri partecipanti, ai mentor e alla giuria – ha concluso Marzia Casula – E per chi se lo fosse perso, sulla pagina Facebook di Open Campus è possibile rivedere i migliori momenti dell’hackathon, dai “Tech Care Talk” alla presentazione dei progetti fio alla premiazione.
Guarda il video sulla pagina Facebook di Open Campus per rivivere l’Hackaton