di , 23/04/2021

Il caregiver svolge un ruolo di importanza fondamentale nella gestione del paziente cronico, fragile o vulnerabile. Coloro infatti “delegati alla cura” del malato in ambito domestico, devono poter comunicare facilmente con il medico di famiglia per accudire adeguatamente la persona dipendente.

Per organizzare terapie, visite e controlli dell’assistito il medico deve riconoscere di fatto questo ruolo ad un familiare/convivente e delegare ad essi una grandissima parte del carico assistenziale di tutti i bisogni “globali” del paziente, non solo quelli clinici.

Ecco allora che la tecnologia digitale diventa il mezzo per conseguire questo ambizioso obiettivo.

La necessità di un solido rapporto medico-caregiver

La gestione di un paziente fragile, come quello cronico, può essere piuttosto complicata per il medico. È molto impegnativo seguire in modo strutturato questo tipo di pazienti poiché particolarmente esposti a imprevisti durante il loro percorso assistenziale (che generalmente dura tutta la vita).

Il medico, ad ogni chiamata, messaggio e richiesta pervenuta, deve stabilire di volta in volta le priorità di intervento, poiché si trova di fronte a patologie con diversa complessità che spesso richiedono diverse competenze specialistiche da coinvolgere, oltre a dover gestire eventuali problematiche socioassistenziali rispetto alle condizioni cliniche per ciascun paziente.

Investire, dunque, una persona vicino al paziente ad assisterlo continuativamente da vicino, condividendo informazioni, dati e aderenza alle terapie direttamente con il medico, aiuta senza dubbio a snellire i processi assistenziali rendendoli più semplici, rapidi e prossimi al paziente.

Ma come fare per facilitare la comunicazione tra medici e caregiver, e migliorare la qualità di vita dei pazienti fragili?

Le tecnologie digitali al servizio di medici e caregiver

Molto spesso capita che durante la gestione quotidiana del paziente i caregiver, benché spinti da buona volontà e intuito, non hanno le conoscenze medico-sanitarie tali da garantire sempre una adeguata assistenza al proprio assistito. Questo comporta il continuo rivolgersi al medico – anche su canali di comunicazione privati e a tutte le ore – con un sovraccarico di informazioni e preoccupazioni che il professionista deve gestire.

Per fortuna l’avvento del digitale e le soluzioni di telemedicina hanno avviato un processo di modernizzazione anche nel settore sanitario. Una rivoluzione senza precedenti che ha migliorato la gestione del tempo, l’organizzazione delle attività e anche il rapporto tra medici e caregiver.

In particolare, ai caregiver ha permesso di:

  • dialogare a distanza con i medici tramite piattaforme digitali;
  • prenotare ricette, esami e visite di screening senza spostarsi da casa;
  • far sottoporre l’assistito a controlli da remoto con la telemedicina;
  • ricevere referti, ricette, documenti sanitari in formato elettronico.

Dall’altro lato, le tecnologie digitali hanno consentito al medico di:

Viene da sé che queste soluzioni innovative hanno ottimizzato il tempo di lavoro del medico, permettendogli di seguire un numero maggiore di pazienti e di averne il controllo anche a distanza.

Condividere le informazioni con la persona che assiste il malato a casa è diventato più semplice, e ha reso lo stesso caregiver più attivo al rispetto delle indicazioni terapeutiche, migliorando l’efficacia dell’intero processo di cure.

Paginemediche e le soluzioni per medici e caregiver

Grazie alla telemedicina si è compiuta l’evoluzione da remoto dei servizi sanitari – dove consulto, riabilitazione, prevenzione – adesso possono avvenire tramite piattaforme digitali.

Con Paginemediche, ad esempio, è possibile organizzare direttamente online la gestione condivisa della salute del paziente e attraverso gli strumenti digitali messi a disposizione dalla piattaforma personalizzare le cure e facilitare la relazione a distanza tra medico e caregiver.

In pratica, il Medico di Famiglia o lo Specialista che deve effettuare visite di follow-up dei suoi pazienti cronici può utilizzare la videovisita per incontrarli e – sulla base delle proprie disponibilità inserite in agenda – interagire previo appuntamento con il caregiver, come in una “videochiamata”, scambiando anche file e referti nel pieno rispetto delle regole sulla protezione dei dati sanitari.

In questo modo il medico può restare in contatto con il proprio paziente in maniera più organizzata e supportare il caregiver nelle cure domiciliari, rendendo accessibili le visite da remoto anche a pazienti fragili e vulnerabili o che hanno difficoltà motorie.

Inoltre, rispetto allo stesso processo di cura, il medico attraverso il canale digitale potrà monitorare i progressi del paziente e l’aderenza terapeutica in modo più accurato e intervenire rapidamente in caso di anomalie. Lo stesso caregiver potrà contare su consigli e informazioni dirette e affidabili fornite dallo stesso medico in tempo reale, migliorando la qualità delle cure e la gestione dei farmaci.