Entro il 2025, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si propone di raggiungere 300.000 persone attraverso i servizi di telemedicina. È proprio su questi numeri che si muove Agenas per collaudare la Piattaforma Nazionale di Telemedicina, che rappresenterà una delle riforme sanitarie più attese per il futuro dell’Italia, anche in ottica di rafforzare la medicina di territorio. Per il biennio 2024-2025, il piano di Agenas è quello di fornire strumenti per la telemedicina al personale sanitario, investendo circa 200 milioni per i dispositivi necessari e avviando un percorso formativo sulle nuove modalità di cura. Con l’obiettivo di favorire una maggiore implementazione nei percorsi di telemedicina su tutto il territorio nazionale, la piattaforma faciliterà la presa in carico da parte delle cure territoriali, colmando così il divario tra le disparità territoriali e offrendo maggiore integrazione tra i servizi sanitari regionali e le piattaforme nazionali, migliorando la qualità clinica e l’accessibilità ai servizi sanitari dei pazienti.
Esami a distanza: quali sono le possibilità?
Ad oggi, metà delle farmacie italiane offre diversi servizi di telemedicina. Esami come l’elettrocardiogramma, l’holter pressorio e la spirometria sono solo alcuni dei servizi a distanza messi a disposizione per i pazienti. Sebbene in Italia la telemedicina non abbia ancora avuto grande impulso rispetto ad altri paesi europei, è già una realtà in metà delle farmacie italiane. Secondo un’indagine di Federfarma, il 52% delle farmacie offre l’ECG, mentre il 32% è disponibile ad implementarlo. Circa la metà delle farmacie italiane fornisce servizi come l’holter pressorio (50%) e cardiaco (46%), mentre la spirometria è meno diffusa: solo l’8% delle farmacie attuali ne è provvista, ma il 56% si dichiara disponibile a introdurla.
Il ruolo di Federfarma
Il progetto di Federfarma consiste in test diagnostici effettuati a distanza e certificati in tempo reale da specialisti medici. Attraverso il supporto della società di servizi informatici Promofarma, Federfarma ha promosso la telemedicina nelle farmacie associate come libera prestazione. Inizialmente con poco più di 2000 farmacie aderenti nel 2016, il progetto coinvolge ora oltre 9000 strutture su tutto il territorio nazionale, con un continuo aumento delle adesioni, specialmente nelle farmacie rurali grazie anche alle misure del PNRR. Analizzando solo le farmacie rurali, i dati si allineano approssimativamente alla media nazionale: il 47% offre l’ECG, mentre il 37% è disponibile a farlo; il 44% e il 41% offrono rispettivamente l’holter pressorio e cardiaco, con il 41% e il 42% intenzionato ad introdurli. Solo l’8% permette la spirometria, ma il 58% ha l’intenzione di implementarla.
Il progetto di Federfarma mira a offrire test diagnostici certificati a distanza attraverso la telemedicina nelle farmacie associate. Questi test diagnostici, svolti attraverso la tele-refertazione in tempo reale, rappresentano un’opportunità di accesso ai servizi sanitari anche nelle aree più remote del paese. Il progetto, dopo un inizio non troppo incisivo, ha registrato un significativo incremento arrivando a coinvolgere 9000 farmacie.