Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, ha annunciato durante il Congresso SIN i vincitori della IIa Edizione del Premio Merck in Neurologia.

La seconda edizione dell’iniziativa, patrocinata dalla Società Italiana di Neurologia (SIN), è destinata a finanziare progetti che abbiano come principale obiettivo la creazione o il miglioramento di un collegamento tra i Centri SM presenti all’interno di Enti Ospedalieri e Universitari e le diverse realtà territoriali (quali ad esempio Medici di Medicina Generale, centri di riabilitazione, servizi di assistenza domiciliare), prevedendo l’utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative, al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Ad aggiudicarsi il premio: una piattaforma digitale che opera da case manager, informatizzando i diversi processi gestionali della SM e la comunicazione tra i soggetti coinvolti nel processo di cura; un sistema informatico costituito da un portale web e un software di raccolta dati per instaurare un ‘dialogo digitale’ tra centro clinico e realtà territoriale, per favorire la presa in carico del paziente e l’attivazione dei PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali).

Ottimizzazione dei processi assistenziali grazie alla eHealth

I due progetti vincitori sono stati valutati dalla Commissione Giudicatrice del Premio sulla base dei criteri di fattibilità del progetto, innovatività, applicabilità nella pratica clinica in diversi contesti a livello nazionale, impatto sulla gestione clinica e ripercussioni sul paziente e sulle persone che li assistono in termini di qualità di vita e di convivenza con la malattia.

Nella gestione clinica della SM, malattia particolarmente complessa che obbliga spesso il paziente e chi lo assiste a doversi affidare alle diverse strutture assistenziali presenti sul territorio, è fondamentale l’interazione tra i Centri per la Sclerosi Multipla attivi all’interno di strutture Ospedaliere o Universitarie, fulcro della gestione clinica della malattia, e le diverse realtà territoriali.

– Afferma il Prof. Leandro Provinciali, Presidente della Società Italiana di Neurologia e Presidente della Commissione giudicatrice del Premio.

All’aumento della disabilità, generalmente si associa un bisogno crescente di assistenza qualificata e competente, in grado di soddisfare l’esigenza del paziente di far riferimento a strutture assistenziali con esperienza specifica. A ciò si aggiunge la mancanza, nella maggior parte dei contesti, di percorsi preferenziali, chiaramente definiti, che facilitino l’interazione tra il Centro SM e le realtà territoriali.

Tutto questo incide sulla qualità di vita del paziente e di coloro che lo assistono, e influenza direttamente anche i costi di gestione correlati alla malattia. In questo scenario complesso la tecnologia, in tutte le sue declinazioni, può migliorare l’approccio alle problematiche descritte.

Entrambi i progetti vincitori si sono contraddistinti per l’originalità delle proposte e l’innovatività delle procedure; essi risultano in grado di migliorare il collegamento tra il Centro SM e le diverse realtà territoriali con un impatto positivo nella risposta ai bisogni di salute indotti dalla Sclerosi Multipla e, di conseguenza, sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro careviger.

Conclude il Prof. Provinciali.

Innovazione tecnologica al servizio della salute

Merck rinnova il suo impegno nella promozione di iniziative volte a stimolare idee e progetti di applicazione delle nuove tecnologie al mondo della salute: il Premio Merck in Neurologia, indetto con il patrocinio della Società Italiana di Neurologia (SIN), nasce infatti con l’obiettivo di mettere in luce e promuovere progettualità con prospettive di miglioramento della qualità della vita dei pazienti con SM grazie anche a soluzioni tecnologiche di ‘digital health’.

Oggi l’innovazione tecnologica sta sempre più prendendo piede nel settore dell’healthcare offrendo software per programmi di supporto al paziente e per la gestione clinica, applicazioni che supportano decisioni più informate sia in fase di diagnosi, sia di trattamento, e dispositivi di ‘mobile health’ – afferma Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia. – Con il Premio Merck in Neurologia, non solo proseguiamo il nostro impegno ventennale nei confronti dei pazienti con Sclerosi Multipla, ma promuoviamo anche un approccio innovativo che, attraverso l’utilizzo della tecnologia e del digitale, possa rispondere ad esigenze ancora insoddisfatte, e fare davvero la differenza per le persone con SM e per coloro che li assistono.