di , 01/06/2022

Sono molto interessanti i dati presentati da Ipsos Italia, nell’ambito di Cosmofarma “Incontri Riavvicinati”, la fiera leader nel settore dell’Healthcare, Beauty care e servizi legati alla farmacia, relativi ad un ricerca realizzata dalla nota società di analisi statistiche, incentrata sulle modalità utilizzate dai cittadini italiani per informarsi sui temi riguardanti la salute e la prevenzione. 

Salute e Prevenzione: a chi si rivolgono gli italiani?

Questa ricerca mette in luce che gli italiani, riguardo salute e prevenzione, si informano ricorrendo a una molteplicità di fonti, sia online sia offline.
Infatti, nell’ultimo anno l’85% del campione intervistato ha dichiarato di essersi informato su tali temi, in crescita rispetto al 73% del 2020 e al 42% del 2016.
Sicuramente la pandemia ha favorito questo trend, ma solo in parte, in quanto era già in crescita ancora prima della diffusione del Covid.  

Nello specifico, il 66% degli italiani si rivolge al medico generico e il 50% ad uno specialista (tale dato è cresciuto di 7 punti percentuali negli ultimi due anni).

Il 51% del totale ricorre ad internet (era il 47% nel 2020) ed è una percentuale stabile in tutte le fasce di età, con una quota del 42% tra i senior). Infine, un altro 30% si rivolge alla farmacia, in particolare la fascia di età compresa fra i 18 e i 34 anni.  

Prendendo in considerazione il livello di fiducia, con il 61% delle manifestazioni favorevoli quello del farmacista è il canale che ottiene il maggior consenso in questo ambito. Va poi sottolineato che la farmacia rappresenta il primo accesso in particolare per i disturbi lievi (45%). 

Le informazioni più ricercate in rete

L’indagine di Ipsos si è poi focalizzata su quale tipo di informazioni si ricercano in Rete, e l’analisi dei dati raccolti ha evidenziato che nel 63% dei casi sono ricerche legate a disturbi specifici.

Molto ricercate anche informazioni su integratori e sui corretti stili di vita (con il 41% delle citazioni), sui vaccini, (con il 40%), e i farmaci che non hanno bisogno di ricetta, (al 37%).
Più limitate, invece, le ricerche relative ai temi legati al benessere mentale (18%). Su quest’ultimo argomento, in particolare, sono soprattutto ansia e stress i temi più ricercati su internet, con una tendenza in aumento dal 2017 a oggi.  

Le fonti: tra motore di ricerca, social e influencer

Nell’effettuare le loro ricerche online, l’81% degli italiani si rivolge ai motori di ricerca, mentre il 36% lo fa andando direttamente su siti già conosciuti.
Inoltre, il 24% inoltre si informa attraverso i social, il doppio rispetto a due anni fa e con un trend, anche in questo caso, in crescita. Infine, l’8% ascolta podcast sui temi legati alla salute, percentuale che sale al 16% nella fascia tra i 18 e i 34 anni e che è destinata a crescere ulteriormente. 

Prendendo in considerazione solamente coloro che ricercano informazioni di salute sui social, Ipsos ha rilevato che l’83% dichiara di seguire influencer o esperti di salute, soprattutto medici e farmacisti, e che l’80% afferma di seguirne i consigli e di fidarsi più di quanto non abbia fiducia genericamente nel web. 

Tuttavia, dopo essersi informato in Rete, il 57% delle persone torna dal suo medico curante e il 33% si rivolge al farmacista per approfondire i temi delle proprie ricerche e prendere così decisioni consapevoli. Infatti, per fare un acquisto, il 64% delle persone ritiene importante il consiglio del farmacista e il 56% vuole vedere fisicamente il prodotto prima di comprarlo.  

Acquisti on-line

Infine, anche se l’e-commerce è già oggi una realtà ed è destinato a crescere ancora, il ruolo della farmacia rimarrà comunque centrale.
Infatti, il 57% delle persone dichiara che continuerà a comprare in negozio, anche se la quota di coloro che oggi acquista farmaci ed integratori online passerà dall’attuale 17% al 28% nel 2025. 

La ricerca condotta da Ipsos ha, quindi, confermato che il mondo offline si integra e si dovrà integrare sempre di più con l’universo online. In pratica, questi due “mondi” dovranno coesistere, in un’ottica di collaborazione e non di competizione.