di , 12/07/2017

Osservando l’evoluzione digitale del mondo healthcare uno degli aspetti più rilevanti e sul quale si concentra l’attenzione di diversi investitori è quello della raccolta e la condivisione in modo sicuro dei dati sanitari.

Un efficiente trattamento di tali dati potrà sensibilmente migliorare la relazione tra medico e paziente, diminuire i costi e velocizzare l’analisi ai fini di ricerca e, soprattutto, consentire una condivisione globale della conoscenza che poi è alla base di ogni processo di sviluppo.
Chi, per primo, riuscirà a sviluppare e a far adottare una metodologia sicura ed accessibile ai diversi stakeholders coinvolti nel trattamento dei dati potrà sicuramente ottenere consistenti benefici.
Come spesso accade la competizione è tra alcuni big player del digital come Apple e Google e una vasta serie di startup che accettano una sfida, sulla carta, sicuramente impari.
Una di queste startup è Elysium, fondata da Ahmed Abdel Rahman al quale ho chiesto di raccontarmi la sua storia ed il suo progetto.

Ahmed Abdel Rahman
Elysium CEO & Co-Funder

Appassionato di marketing innovation, tecnologia e servizi digitali. Pensatore strategico e pragmatico, con lo sguardo fisso ai risultati. Esperienza in vendita e prevendita di imprese, con solide basi di project management.

Mi chiamo Ahmed Abdel Rahman e sono affetto da acondroplasia displasica che negli anni mi ha privato della deambulazione a causa di un osteonecrosi delle articolazioni inferiori.
Dopo anni di ricerche e sperimentazioni terapeutiche nel 2016 sono giunto al punto di sostituire definitivamente parte del bacino e delle anche ma l’ho voluto fare con una campagna di sensibilizzazione denominata #UNBACINOPERAHMED.
Dal successo di questa campagna di crowdfunding ho cercato di comprendere il vero motivo per cui erano passati così tanti anni senza raggiungere risultati concreti sulla patologia che letteralmente sfaldava le mie ossa; quindi ho iniziato ad analizzare il mio percorso sanitario cercando una soluzione utile.
Da qui nasce Elysium.

Non c’è migliore motivazione se non quella di risolvere un problema vissuto sulla propria pelle. Molte startup di successo sono nate in questo modo

Ho notato la difficoltà che ho avuto nel districarmi nella burocrazia e la stessa difficoltà la vedevo nei medici nel trovare un consulto valido che si avvicinava il più possibile alla soluzione definitiva. Il paziente non sempre è in grado di spiegare in modo abile le problematiche che lo affliggono mentre i medici fanno affidamento sulla propria esperienza sul campo tralasciando una visione olistica per la risoluzione della patologia (purtroppo non tutti sono Dr. House); qui entra in gioco Elysium che si pone come repository della storia clinica del paziente e strumento utile al medico per una diagnosi più veloce ed accurata.
Infine immaginiamo di poter rendere portabili i dati sanitari di ogni individuo al mondo, in questo modo possiamo permettere a chiunque di essere curato con la miglior tecnologia disponibile per la propria patologia; questo permette un abbattimento delle barriere sociali, una migliore conoscenza del nostro organismo e soprattutto un’accelerazione delle ricerche in ambito medico e farmacologico.

In un mercato in cui le applicazioni sono molteplici è difficile mantenere il focus. Qual è il vostro modello di business?

Elysium è un B2B2C e si posiziona nel mercato dell’Healthcare.
Questo mercato, come dichiara Forbes, ha una crescita annuale del 17.6% per i prossimi 5 anni e nel 2018 avrà un giro d’affari di oltre $ 50.8 miliardi.
Elysium permette la condivisione dei dati sanitari in modo certificato e sicuro grazie alla piattaforma basata su tecnologia blockchain inoltre sfrutta l’intelligenza artificiale e l’analisi dei big data per ridurre il tempo di valutazione di una terapia efficace in base alla patologia del paziente.

Modelli sanitari diversi, una complessa articolazione legislativa e la necessità di garantire una sicurezza impenetrabile potrebbero scoraggiare molti. Come rassicurate investitori e fruitori del servizio?

Elysium attraverso algoritmi di cifratura asimmetrica end-to-end e la tecnologia blockchain garantisce la sicurezza e la segretezza dei dati sanitari certificandone la trasmissione tra i vari nodi della rete.
Elysium è stata progettata con un’architettura modulare e microservice-oriented, che gli permette di estrarre i dati direttamente dal sistema sanitario territoriale ed implementando una categorizzazione e indicizzazione a livello globale.
Inoltre il sistema è stato pensato per rispettare le direttive per il trattamento dei dati sanitari per cui garantiamo la compliance con la GDPR europea e l’HIPAA americana.

A che punto siete del progetto? Quali sono state le principali difficoltà che avete dovuto affrontare?

Attualmente stiamo terminando l’MVP che testeremo nel Q4 2017 con un focus group di 100 pazienti e 3 studi medici, contiamo di uscire sul mercato per gennaio 2018.
L’idea di Elysium è stata premiata in varie manifestazioni ma uno dei successi più grandi che abbiamo raggiunto è stato entrare nella fase finale di Startupbootcamp (in Cina), uno degli acceleratori sul Digital Health più famosi al mondo.
Un fallimento grave è stata l’analisi iniziale che ci vedeva posizionati in un panorama di EHR (Electronic Health Records) pieno di competitors di vecchia data e ben inseriti nel mercato e questo ci ha rallentato un po’ fino a permetterci di trovare il cosiddetto “Blue Ocean” dell’HIE (Health Information Exchange).

Esprimi un desiderio per il prossimo futuro e quali, a tuo avviso, saranno le principali disruption nel mondo healthcare nei prossimi 3 anni.

Mi piacerebbe che tutti gli esseri umani andassero alla stessa velocità soprattutto quando si parla di governi e pubblica amministrazione. Purtroppo uno degli ostacoli più grandi è doversi adattare ad ogni sistema esistente e questo non ci permette di avere uno standard semplice ed efficiente; ma Elysium sta lavorando per questo.
Possiamo far riferimento almeno a 5 diverse disruption: intelligenza artificiale, farmaci su misura, biopsia liquida, riscrittura genetica e stampa 3D di organi.

Auguro ad Ahemd ed al suo team di avere successo con un progetto capace di portare benefici, in primo luogo, ai pazienti che sono sempre al centro del mondo heatlhcare.

Elysium

Elysium, 2016

Cosa è: un servizio sicuro e certificato di condivisione dei dati sanitari tra paziente e medico che permette di diminuire il tempo, il costo e gli errori di una diagnosi.
Obiettivo: permettere al paziente di poter trovare la soluzione anche al di fuori del contesto in cui vive, mentre per il medico (o per i ricercatori) serve ad accedere alle informazioni sanitarie certificate (con la blockchain) in forma preventiva permettendo un’analisi veloce e semplificata grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale.
Modello di Business: B2B2C. Si posiziona nel mercato dell’Healthcare, nello specifico propone un SaaS (Software as a Service) per medici, ospedali e laboratori di analisi mentre ai pazienti propone una Mobile App dove possono caricare, ricevere e condividere i propri dati sanitari tenendo sotto controllo il proprio stato di salute.
Membri del Team: Fulvio Zaccagna, Science Advisor, ricercatore in neuroscience presso Cambridge University, Diego Russo, IT Advisor, lead engineer di ARM, Tommaso Doninelli, CTO, ha deciso di lasciare Amazon a giugno 2017 per seguire il progetto Elysium full time.