di , 23/09/2022

L’aderenza terapeutica: una tappa fondamentale nel patient journey

Lungo il percorso che si prospetta dinanzi a ogni paziente esistono diverse tappe che andrebbero rispettate. Tra queste troviamo l’aderenza terapeutica che si rivela fondamentale per la gestione di numerose patologie.

Un’aderenza terapeutica non adeguata si verifica, infatti, quando non vengono osservate le indicazioni mediche sui tempi, le dosi e la frequenza di assunzione del farmaco. Tutto ciò può contribuire all’aumento della mortalità e della morbilità in diverse condizioni quali l’epatite C, il trapianto di organi, la tubercolosi, le malattie neurologiche, cardiovascolari e molte altre ancora.

Diversi ostacoli si possono presentare in questa fase, come gli eventi avversi legati ai farmaci, il dispendio economico e lo stigma sociale che si associa a determinate terapie e stati patologici.

Pertanto, si stima che il fenomeno dell’aderenza terapeutica non ottimale si verifichi in almeno il 50% delle persone che assume farmaci per la gestione delle malattie croniche.

Le pillole digitali, uno strumento per monitorare l’aderenza terapeutica

Alla luce del ruolo che l’aderenza terapeutica riveste nel percorso dei pazienti, appare chiaro quanto sia importante riuscire a monitorare e misurare questo parametro. Per raggiungere tale obiettivo, negli ultimi anni si sta sviluppando un innovativo metodo: i “Digital Pill System” (DPS).

Di cosa si tratta?

Sono vere e proprie “capsule” che si presentano come delle canoniche forme farmaceutiche con involucro di gelatina. Al loro interno, oltre al trattamento da somministrare, è presente un emettitore di radiofrequenze la cui attività è monitorabile da un dispositivo esterno che può essere, per esempio, indossabile.

Come funzionano?

Una volta ingerita, la pillola digitale viene esposta agli ioni cloruro presenti a livello gastrico che eccitano l’emettitore di radiofrequenze.  Quest’ultimo invia così un segnale all’esterno del corpo che viene acquisito dall’apposito dispositivo.

I dati ottenuti sono poi conservati in un “cloud” e resi così consultabili dagli utenti interessati che sono soprattutto medici e ricercatori.

Quali vantaggi e quali eventuali rischi possono comportate?

Visto il meccanismo su cui si basa il funzionamento dei DPS, un eventuale rischio potrebbe essere la dispersione di metalli all’interno del corpo. Per evitare che questo accada, l’emettitore di radiofrequenza è rivestito da un apposito materiale che gli permette di attraversare il tratto gastrointestinale ed essere rilasciato nelle feci.  Tuttavia, l’unica controindicazione all’assunzione delle pillole digitali si verifica in caso di ipersensibilità ai componenti metallici dell’emettitore (argento e magnesio).

Numerosi studi si sono focalizzati sulla somministrazione dei DPS in un’ampia gamma di patologie e in associazione a diversi farmaci.

È stato così osservato che essi possono non solo favorire l’aderenza terapeutica ma anche determinare un miglioramento degli esiti biologici.

In alcuni casi, invece, la somministrazione di più pillole digitali ha permesso di studiare l’aderenza a diversi regimi farmacologici contemporaneamente.

Lo stato attuale e le prospettive future

Le pillole digitali hanno dimostrato di migliorare in modo rilevante l’aderenza e l’efficienza terapeutica soprattutto nel campo della salute mentale e comportamentale come in caso di schizofrenia, disturbo bipolare, deficit di attenzione, iperattività, abuso di droghe, fumo, dolore, insonnia e non solo.

I DPS possono, inoltre, rappresentare un supporto fondamentale nelle condizioni in cui il ricovero può essere compromesso dalle caratteristiche comportamentali del paziente (geriatria, malattie neurodegenerative, ecc.).

Come dimostrano i numerosi brevetti che si stanno registrando in tutto il mondo, lo sviluppo di questi dispositivi si sta concentrando anche sul trattamento dei disturbi cardiaci, del diabete, dell’epatite C, dell’infezione da HIV, dei tumori e della tubercolosi.

Considerando che questi promettenti strumenti sono attualmente piuttosto costosi e che le norme governative per la loro approvazione sono ovunque molto rigide, la ricerca scientifica si sta incentrando sulla loro sicurezza.

In questo modo sarà possibile rendere le pillole digitali più accessibili così da ridurre le degenze ospedaliere, fornire un monitoraggio clinico mobile, abbassare i costi del trattamento e contribuire ad aumentare la sicurezza dei pazienti.

BIBLIOGRAFIA:

  • Chai PR et al. Digit Health. 2022 Feb 28;8:20552076221083119. doi: 10.1177/20552076221083119.
  • Litvinova O et al. Pharmaceuticals (Basel). 2022 Aug 19;15(8):1025. doi: 10.3390/ph15081025.