Walt Disney ha regalato un sogno a tutti noi da bambini. Con le storie di Paperino ci ha fatto sorridere, con Cenerentola ci ha fatto sentire tutte Principesse, almeno per una notte, e con il Re Leone ci ha insegnato a credere di potercela fare, nonostante tutto.
“Se puoi sognarlo, puoi farlo”, questo è uno dei suoi più famosi aforismi. E questa mattina, quando ho fatto il mio quotidiano accesso a Facebook, mi è tornato alla mente. Ero lì, che aggiornavo la mia timeline, quando ho letto questo post del Digital Expert Lino Mari:
SM, Sclerosi Multipla. Una sigla, ho pensato, anzi un acronimo oggi sempre più noto, due parole che terrorizzano molti, soprattutto i giovani, soprattutto chi ha davanti a sé ancora un futuro, ancora la voglia di vivere e di pensare al domani.
Parte allora la ricerca disperata di informazioni online, e qui leggi che la Sclerosi Multipla è una malattia per la quale ogni anno si stimano in Italia circa 18.000 nuovi casi e ad esserne colpite sono in prevalenza le donne, tra i 15 ed i 50 anni.
Purtroppo non sono solo numeri, sono persone, reali, spesso che conosciamo o che abbiamo incontrato almeno una volta nella vita. Sono persone che magari l’anno prima sono in perfetta forma, persone con una vita ‘normale’ e con sogni nel cassetto, come tutti. Poi un giorno arriva il buio, arriva la scoperta della Sclerosi Multipla nella propria vita, di questa “grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica e spesso progressivamente invalidante, che colpisce il sistema nervoso producendo un danno al rivestimento mielinico dei neuroni con conseguente progressiva alterazione della trasmissione neuronale” (Fonte: Paginemediche)
E tu rimani senza parole. E ti chiedi:
Come è possibile continuare a sognare? Come è possibile, in questi casi, pensare di avere un figlio, portare avanti una gravidanza? Senza rischiare di trasmettere la malattia…
Oggi però scopro che la vita sa sempre sorprenderti, che ci sono storie di vita meravigliose che fanno trovare la voglia di affrontare la vita stessa, che ti spingono a credere nei sogni e nel loro diritto ad essere realizzati.
Come ho già avuto modo di condividere con tutti voi in post precedenti, io credo nella salute come business per la felicità di tutti, credo nel dovere che abbiamo tutti di rendere questo mondo un posto migliore in cui vivere ed è per questo che ho deciso di votare e far vincere il progetto “Genitori Si Può” candidato all’AboutPharma Digital Awards 2016.
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