Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha recentemente rilasciato un insieme di dichiarazioni relative alle varie iniziative di sanità digitale che sono attualmente in fase di implementazione.
Una prima occasione è stata il convegno “AGENAS festeggia trent’anni: tra passato, presente e futuro”. Una circostanza più che appropriata, visto che l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali ha assunto anche il ruolo di Agenzia nazionale per la sanità digitale ed ha una funzione strategica nell’attuazione del PNRR.
Durante questo appuntamento, dedicato al trentesimo anno di attività dell’Agenzia, il Ministro Schillaci è intervenuto indicando che per la sanità è sempre più necessaria una rivoluzione. Una parte di questo percorso di trasformazione deve avvenire attraverso il rafforzamento dei servizi sul territorio e la digitalizzazione di tutti i processi sanitari.
Sono due capitoli del PNRR dove ci sono risorse e il ministero della Salute e Agenas sono sicuro che potranno svolgere bene il compito. Mettendo insieme medicina del territorio e sanità digitale riusciremo a modernizzare il nostro Servizio sanitario nazionale. Questo porterà benefici anche agli ospedali che in qualche modo saranno decongestionati.
Il capitolo della digitalizzazione e della telemedicina del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono stati oggetto di un ulteriore contributo da parte del Ministro, intervenuto durante il Festival delle Regioni che si è tenuto a Torino. In questa sede Schillaci ha voluto sottolineare come il PNRR rappresenti lo strumento migliore per superare le inaccettabili diseguaglianze del nostro Servizio Sanitario Nazionale, non solo nel confronto tra regioni, ma anche tra grandi città e piccoli centri. Questo perché il Piano rappresenta un’opportunità per riorganizzare l’assistenza sanitaria territoriale, e l’adozione delle soluzioni digitali previste in esso sono la chiave per raggiungere quest’obiettivo.
La sanità digitale è anche sinonimo di sostenibilità
Un altro appuntamento è stato l’evento “ComoLake2023 – Next Generation Innovations“, Expo Conference dedicato all’hi-tech, che si è tenuto a Cernobbio, al quale il Ministro Schillaci ha partecipato in videocollegamento. In quest’occasione il Ministro ha voluto illustrare l’impegno che il suo dicastero sta dedicando alla digitalizzazione della sanità italiana.
L’accessibilità tempestiva e precoce a informazioni cliniche sul paziente attraverso servizi di telemedicina permetterà di intervenire sul sintomo prima che le condizioni di salute richiedano un intervento emergenziale. C’è l’impegno del nostro ministero per dare presto concretezza alla sanità digitale, che è diventata sinonimo di prossimità per la sua capacità di portare il servizio sanitario a domicilio del paziente, e di equità nell’accesso alle cure, potendo azzerare distanze geografiche e divari assistenziali e consentire a chiunque, ovunque risieda, di accedere alle migliori cure.
Schillaci ha, inoltre, evidenziato che la sanità digitale è anche sinonimo di sostenibilità, in quanto l’accessibilità tempestiva e precoce a informazioni cliniche sul paziente attraverso servizi di telemedicina permetterà di intervenire sul sintomo prima che le condizioni di salute richiedano un intervento emergenziale. Sarà così possibile assistere ad una riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso, assicurando interventi e prestazioni necessarie a chi ne ha veramente bisogno.
Infine, il Ministro ha voluto ricordare il lavoro fatto per lo sviluppo di due altri caposaldi del Capitolo 6 del PNRR: il Fascicolo Sanitario Elettronico e la Piattaforma Nazionale di Telemedicina
Siamo riusciti a sbloccare l’impasse del Fascicolo sanitario elettronico e siamo entrati nella fase 2.0. In altre parole, a breve basterà accedere a questo dispositivo per conoscere tutta la storia clinica di un assistito. Inoltre, siamo al lavoro per dotare entro il 2025 il sistema sanitario nazionale di una piattaforma nazionale che, interagendo con infrastrutture regionali di telemedicina ed il Fascicolo sanitario elettronico, consentirà di garantire un’erogazione equa e uniforme dei servizi di telemedicina di cui usufruiranno almeno 200mila pazienti su tutto il territorio nazionale. Ma l’ambizione è quella di investire con più coraggio in attività progettuali che, attraverso l’intelligenza artificiale, mirano a rafforzare la capacità di Governo dei dati e lo sviluppo di strumenti computazionali con elevate capacità elaborative. In tal modo si potrà disporre di scenari di programmazione e prevenzione sanitaria, e simulare gli impatti economici di fabbisogno di salute e stili di vita.