Comunicare bene è solo il primo step per essere vicini ai pazienti, alle persone
Sono diverse le lezioni apprese durante questa emergenza sanitaria per noi che lavoriamo nel settore salute come “comunicatori”.
Abbiamo compreso, anche sulla nostra pelle, che senza salute non c’è economia, non c’è società. La salute è ritornata ad occupare un primo piano nelle cronache quotidiane, ma spesso non nel modo corretto.
Siamo stati, infatti, esposti, anzi quasi bombardati, da notizie parziali, confuse, contradittorie, capaci di generare timore e allarmismi, più che informazione e supporto soprattutto in una situazione delicata e critica per tutti.
La comunicazione scientifica ha un ruolo fondamentale, e, ora più che mai, ha uno scopo da non sottovalutare. La frase “La disinformazione al tempo del coronavirus può uccidere” affermata da Josep Borrell, alto rappresentante UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, a giugno 2020, durante uno dei momenti critici della pandemia, ci dovrebbe far riflettere sull’importanza di avere un’informazione sanitaria corretta e responsabile.
Chi, come me, lavora da tempo nel settore salute, e nello specifico nel mondo della comunicazione, sa che comunicare bene è il primo passo per essere davvero vicino ai bisogni dei pazienti, o come preferisco dire delle persone.
Questo ha spinto me e tutto il team di Healthware ad aderire a AssoHealth, la prima associazione italiana delle agenzie di comunicazione del settore healthcare, con l’obiettivo di sostanziare il valore di un’ informazione trasparente, etica e validata.
In Healthware, la passione e un’esperienza di oltre 20 anni ci insegnano ad affrontare quotidianamente, con grande tatto e responsabilità, temi sensibili, mediando tra il necessario rigore scientifico e lo spirito divulgativo utile a informare il cittadino, i caregiver e i professionisti della salute.
Può sembrare strano, ma, oggi, comunicare bene, con attenzione e coscienza è sempre più difficile, in quanto noi tutti siamo costantemente esposti a un flusso continuo di notizie di cui non abbiamo il tempo e gli strumenti adatti per validarne l’autenticità.
Ecco che il ruolo di noi professionisti diventa cruciale, dal momento che il nostro lavoro – un semplice logo, una campagna pubblicitaria, un sito web o un’app di salute digitale – hanno implicazioni non solo limitate alla salute, ma – come ci sta dimostrando la pandemia da Covid – incidono sui comportamenti sociali e in generale sulle economie di ogni Stato.
Far parte di Assohealth per contribuire alla costruzione dell’ecosistema salute
Questa consapevolezza in Healthware la spieghiamo con le key words “Communicators, Connectors, Builders of Future Health” e crediamo che far parte di AssoHealth oggi significhi contribuire in maniera attiva a costruire un ecosistema salute in Italia in grado di connettere aziende farmaceutiche, medici, pazienti e Istituzioni per una società più inclusiva.
In Italia c’è, infatti, bisogno di una comunicazione sanitaria in grado di “informare, educare, coinvolgere e motivare, approfondire” per un sistema sanitario del futuro che sia più accessibile, sostenibile e vicino ai bisogni reali dei pazienti.