di , 19/02/2020

Non dovrebbe sorprendere che le previsioni per il prossimo futuro della Digital Health raccontano di una rinnovata centralità della persona

Sono più di 20 anni che lavoro nel settore salute e ho potuto osservare come negli ultimi anni i cambiamenti portati dalla trasformazione digitale siano sempre più profondi e radicali rispetto al modo in cui siamo abituati a vivere e pensare al sistema salute.

La persona al centro

Oggi anche nel nostro settore assistiamo a una crescente domanda di servizi e percorsi di cura personalizzati, che siano in grado di essere a misura d’uomo.

La centralità delle persone – siano essi pazienti, medici o professionisti della salute – emerge come fattore determinante di questa trasformazione anche dal report Farmindustria 2025. La Salute che verrà. L’industria biofarmaceutica in Italia protagonista nelle sfide del futuro, in cui si sottolinea che sono proprio le persone più che le tecnologie ad essere il motore di sviluppo e di crescita del nostro settore.

In Healthware da sempre crediamo che le nuove tecnologie possano davvero rendere la medicina più accessibile, sostenibile e partecipativa mettendo così al centro il paziente e le sue esigenze.

Big data e terapie personalizzate

Un esempio su tutti, può essere la grande quantità di dati che le nuove tecnologie riescono a tracciare e analizzare in tempo reale, contribuendo in questo modo alla creazione di percorsi di cura innovativi e cuciti “su misura” a seconda delle specificità di ogni paziente.

È in questo modo che diventa chiaro perché, curare oggi, anche utilizzando le nuove tecnologie, significa sempre più focalizzarsi sulle persone, conoscere le caratteristiche di ognuno, le esigenze e gli stili di vita.

Non c’è da stupirsi quindi se le terapie di prossima generazione sono pensate per essere risposte concrete ai bisogni reali dei pazienti, come ad esempio già sta succedendo per lo sviluppo della terapia cellulare CAR-T, terapie combinate, in ambito oncologico e per l’Alzheimer.

Terapie digitali

In tale contesto, ritengo giochino un ruolo cruciale le terapie digitali, che esprimono appieno le potenzialità che la medicina personalizzata può avere sia per il singolo paziente che per il sistema sanitario.

Con un uso appropriato, infatti, questa nuova generazione di farmaci può ridurre le spese connesse dell’assistenza, ad esempio permettendo la riduzione dei ricoveri, prevenendo patologie o rallentandone il decorso.

Noi come Healthware crediamo fortemente nelle grande opportunità legate allo sviluppo e all’adozione delle terapie digitali e questo ci ha spinto ad aderire come Founding Member della Digital Therapeutics Alliance, che è impegnata a livello globale ad ampliare la comprensione, l’adozione e l’integrazione della terapeutica digitale nei sistemi sanitari.

La connected care

Siamo tutti chiamati ad essere attori di questo cambiamento, ciascuno nei rispettivi ambiti: imprese, centri clinici di eccellenza, startup, università.

Una comunità connessa, come connesso è il concetto del “prendersi cura” (connected care), come inteso anche nel Report di Farmindustria.

Un concetto che si concretizza nelle dinamiche di una piattaforma che comprende l’intero ecosistema salute, che, sostenuto da un adeguato know-how e da facility all’avanguardia, può efficacemente implementare le tecnologie innovative disponibili ad oggi – dalla cartella clinica elettronica alle app per il monitoraggio, dalla telemedicina ai dispositivi digitali indossabili e per la realtà aumentata – mettendo al centro il paziente con le sue specifiche esigenze.

Il ruolo strategico delle nuove tecnologie nel futuro della salute è tale che si stima una crescita della digital health intorno al 484%.

La value-based care

Un segnale che conferma il forte cambiamento dell’intera filiera del farmaco che chiama tutti i diversi attori a ridisegnare non solo i processi di produzione ed erogazione di servizi, ma soprattutto le modalità di fruizione della salute stessa.

Non c’è da stupirsi se quindi la centralità del paziente nei percorsi di cura ci porta a ragionare in termini di Value-Based care, approccio per il quale anche i sistemi sanitari, e non solo la medicina, devono essere “di precisione”: accessibile, sostenibile economicamente e flessibile negli investimenti.

Temi questi, verso i quali Healthware Group ha da sempre manifestato una profonda sensibilità, maturando un know-how che ci pone tra principali leader nel campo della digital health literacy, impegnati nel sensibilizzare e formare proprio sui temi legati alla centralità del paziente.

Oggi, dopo più di 20 anni, abbiamo capitalizzato il nostro bagaglio di expertise facendoci promotori e attori dell’avanzamento delle terapie digitali e di soluzioni innovative incentrate su concetto di salute più esteso, che abbraccia il contesto più ampio di “benessere” (lifestyle as medicine).

Conclusioni

Lo sguardo verso il 2025 di Farmindustria, per noi addetti ai lavori, è un invito a concentrarsi sull’innovazione a misura d’uomo, una cartina di tornasole che – se da un lato ci conforta sui potenziali risultati – dall’altro sollecita un’analisi ponderata delle nostre strategie, dei nostri processi, delle nostre capacità di creare sinergie all’interno dell’intero ecosistema della salute.

Le partnership saranno essenziali, insieme ad una mentalità aperta, una vera cultura dell’ecosistema, sono tutti elementi fondamentali affinché la digital health possa diventare parte integrante della nostra salute.

Buon lavoro a tutti noi!