In finale al Summit EU-Startups, TeiaCare raccoglie 1,1 milioni di euro grazie all’aiuto di EIT Health e al supporto di Nina Capital, Fresco Capital e Padda Health.
La notizia è di qualche giorno fa, TeiaCare ha annunciato di aver raccolto 1,1 milioni di euro di finanziamenti con l’aiuto dell’EIT Health Investor Network per accelerare lo sviluppo della loro tecnologia di monitoraggio digitale, Ancelia.
Li abbiamo incontrati per scoprire qualcosa di più del loro percorso di crescita.
Quando e perché è nata TeiaCare?
Guido: TeiaCare è una startup italiana che mette al servizio del settore socio-sanitario, tecnologie e competenze innovative con l’ambizione di restituire dignità ai residenti, supportare il personale sanitario e rendere le R.S.A. aziende all’avanguardia.
TeiaCare nasce da un’esperienza personale: mio nonno, nel 2008, venne ricoverato in una R.S.A. per due anni, sviluppando una serie di complicazioni, dovute alla scarsa qualità di assistenza e alla mancanza di tempo che gli operatori sanitari riuscirono a dedicargli.
In quel periodo mi resi conto di quanto la presa in carico degli ospiti delle R.S.A. fosse un’operazione molto critica, resa ancora più complessa dall’assenza di innovazioni tecnologiche. Ciò determinava, oltre a problematiche legali ed economiche, un danno sia per il residente che per la famiglia.
Per queste ragioni nasce Ancelia, il primo assistente digitale che trasforma un normale infermiere in un super infermiere in grado di prendersi cura dei suoi pazienti nel modo adeguato.
Quali ostacoli avete affrontato nel vostro percorso di crescita e sviluppo?
Luca: Quando abbiamo deciso di fondare TeiaCare, il nostro obiettivo era chiaro: migliorare la qualità dell’assistenza per una cura personalizzata del paziente.
Volevamo offrire una soluzione innovativa in grado di rispondere alle esigenze pratiche e reali dei residenti, del personale sanitario e delle R.S.A., collocandoci in un mercato che non conosceva precedenti. Tale ambizione ha messo a dura prova il nostro team che lavorando duramente ha migliorato, test dopo test, Ancelia, rendendola un prodotto unico ed efficace, in grado di garantire un miglioramento reale della qualità della vita per il paziente.
Quali suggerimenti avete per le startup che si affacciano nel mondo della Salute Digitale?
Roberto: Oggi fondare una start up nel mondo della salute digitale è un’ardua impresa, perché richiede impegno, sacrificio e soprattutto passione.
C’è bisogno di essere determinati, orientati al risultato e “need driven”, costruendo la propria azienda e le relative soluzioni sulla base di problemi irrisolti.
Tutto questo è stato fondamentale per noi e ci ha permesso di essere parte determinante del processo di rivoluzione innovativa che volevamo, e vogliamo ancora attuare, all’interno del settore socio-sanitario dove opera TeiaCare.
Un messaggio chiaro, una soluzione efficace e un mercato capace di rispondere a tale cambiamento rappresentano i tre elementi chiave per raggiungere il successo.