I ricercatori che operano nell’ambito del progetto europeo TARA (Disrupting the Migraine continuum of care for resource constrained settings), coordinato dall’Università di Pisa, stanno realizzando un primo prototipo di un neurostimolatore impiantabile per curare l’emicrania senza la necessità di ricorrere all’utilizzo di farmaci tradizionali.
Il dispositivo, molto simile a un piccolo cilindro dotato di elettrodi, viene messo in funzione dopo essere stato inserito sottopelle tra collo e nuca. L’inserimento del dispositivo avviene senza alcun ricorso alla chirurgia, si tratta, quindi, di una soluzione non invasiva. Tramite una centralina esterna, esso dialoga con un’applicazione per gestire e controllare la generazione degli impulsi.
Il paziente, attraverso l’utilizzo dell’app, potrà, quindi, monitorare il proprio stato di salute e scegliere tra le diverse sequenze di impulsi concordate con lo specialista.
L’Università di Pisa come coordinatore di un consorzio internazionale e multidisciplinare
“Come Università di Pisa, oltre a coordinare il progetto, abbiamo sviluppato e progettato il chip per la generazione degli impulsi di corrente per gli elettrodi impiantati e collaboriamo alla progettazione e caratterizzazione del chip per l’acquisizione ed elaborazione dei biopotenziali (ECG, EMG)” – Professore Massimo Piotto, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa
Il progetto è coordinato dal Professor Massimo Piotto, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. La scelta di Piotto è stata quasi obbligata, visto il suo impegno più che ventennale nella ricerca relativa allo sviluppo di sensori integrati, i cosiddetti Micro Electro-Mechanical Systems (MEMS).
Nel corso della sua carriera, il Professor Piotto ha dapprima operato come ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e, in seguito, come professore associato dell’Università di Pisa. Inoltre, ha preso parte a numerosi progetti nazionali e internazionali, e fa parte del gruppo di ricerca UNIPI “Integrated Circuits and Sensors (ICS)” del professore Paolo Bruschi, in qualità di responsabile del laboratorio “Integrated Sensor Systems (ISS)” del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.
Il progetto Tara è stato avviato nel 2022 con una durata prevista di tre anni. Il finanziamento totale stanziato per il piano nella sua complessità è di circa 6 milioni di euro, dei quali circa 358mila sono destinati all’Ateneo pisano.
La realizzazione di un progetto di tale portata ha richiesto la creazione di un consorzio universitario internazionale e multidisciplinare. Il quale, oltre all’Università di Pisa, vede coinvolti nove partner accademici e aziendali provenienti da diversi paesi europei. Il consorzio comprende esperti accademici e aziendali nei campi dell’ingegneria elettronica, dell’ingegneria biomedica, dell’informatica e della medicina, tutti uniti dalla volontà di migliorare la qualità di vita delle persone affette da emicrania.
Le istituzioni che ne fanno parte sono: Capri Medical (Irlanda), Sensichips srl (Italia), Univerzitetni klinicni center Maribor (Slovenia), Brai3n (Belgio), Skein-Ukraine (Ucraina), Crowdhelix (Irlanda), South Tees Hospitals Nhs Foundation Trust (Regno Unito), Centre for Process Innovation (Regno Unito), European Society of Regional Anaesthesia and Pain Therapy (Svizzera).