Durante la SAIConference 2023, la conferenza annuale del Siena Artificial Intelligence HUB realizzato in collaborazione con l’Università di Siena, il mondo dell’intelligenza artificiale è il protagonista assoluto dell’evento. Quindi non poteva essere questo il contesto nel quale Riccardo Valletti, CEO del SAIHub – Siena Artificial Intelligence Hub, ha annunciato l’avvio di un nuovo progetto per l’applicazione pratica dell’Artificial Intelligence nel settore del life sciences.
“Un supercomputer specializzato nelle applicazioni dell’intelligenza artificiale per il settore delle biotecnologie, della farmaceutica e degli apparati diagnostici bio-medicali. Un’infrastruttura pesante specializzata nel calcolo ad alta performance dedicato interamente al settore del Life Science. Un unicum nel nostro Paese, dove sistemi di questo tipo esistono, ma ancora in chiave generalista”.
Risultato concreto della collaborazione tra le aziende che aderiscono a SAIHub e le università, una partnership già attiva ma che grazie a questo nuovo obiettivo si propone di rafforzare una filiera emergente come quella dell’intelligenza artificiale. Il nuovo supercomputer sarà una struttura che contribuirà all’utilizzo dell’intelligenza artificiale in un comparto dove essa è considerata un’opportunità, e quindi è molto richiesta, ma allo stesso tempo circondata da un alone di incertezza, vista la sensibilità di alcuni ambiti delle scienze della vita.
Inoltre, è importante rilevare che l’annuncio è avvenuto alla presenza di alcuni dei più importanti protagonisti italiani e mondiali dell’ecosistema dell’intelligenza artificiale. Infatti, alla conferenza hanno partecipato i grandi nomi del settore, da Yann LeCun, vicepresidente e responsabile dell’AI di Meta, insignito dall’Università di Siena della laura honoris causa, a Pascale Fung, Professoressa presso il Dipartimento di Elettronica e Computer Engineering dell’Hong Kong University of Science and Technology (HKUST) e Direttrice del CAiRE (Centre for Artificial Intelligence Research), da Marco Landi, Presidente di Institut EuropIA, già Chief Operating Officer di Apple a Cupertino e Presidente di Apple Europe, investitore privato e Presidente della società di IA QuestIT, a Bianca De Teffè Erb di Deloitte, esperta di data ethics, la branca dell’etica che riguarda generazione, raccolta, analisi e diffusione dei dati.
In Italia il settore AI è in forte crescita
Un comparto, quello dell’AI, che in Italia ha raggiunto un valore stimato di circa 500 milioni di euro, aumentato del 30% 2022 su 2021 e che a sua volta era già cresciuto del 27% rispetto al 2020. Una crescita che è avvenuta senza utilizzare i soldi del Pnrr, eventualità che, secondo le stime SAIHub, avrebbe un effetto moltiplicatore sul valore di questa nuova filiera, portandolo a raggiungere i 2,4 miliardi di euro, un livello pari a cinque volte il valore nazionale.
E questo è tanto più vero se consideriamo che secondo i dati dell’Osservatorio dell’Intelligenza Artificiale (elaborati dal Politecnico di Milano e dall’Associazione italiana per l’IA) nel 2018 un’azienda italiana su due dichiarava di avere interesse nell’IA, nel 2022, due su tre hanno avviato concretamente un progetto.
Una crescita che riguarda anche le piccole e medie imprese che, grazie al processo di digitalizzazione delle Pmi, hanno assistito a una democratizzazione delle nuove tecnologie dell’IA, specie nell’intelligent data processing. Ad oggi, infatti, circa il 15% delle PMI ha progetti funzionanti e il 45% già in corso o da avviare durante l’anno.