Lo scorso 5 giugno 2023 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e la Commissione europea hanno annunciato il lancio di una storica partnership per la salute digitale.
Questo accordo prevede che, a partire dal giugno 2023, l’OMS adotterà il sistema di certificazione digitale COVID-19 dell’Unione europea (UE) per istituire un sistema globale che contribuirà a facilitare la mobilità a livello mondiale e a proteggere la popolazione dalle minacce sanitarie attuali e future, comprese le pandemie. Questo è il primo elemento costitutivo del Global Digital Health Certification Network (GDHCN) dell’OMS, la quale svilupperà un’ampia gamma di prodotti digitali per offrire una salute migliore a tutti.
Basandosi sulla rete di certificazione digitale dell’UE di grande successo, l’OMS mira a offrire a tutti gli Stati membri dell’OMS l’accesso a uno strumento sanitario digitale open-source, che si basa sui principi di equità, innovazione, trasparenza, protezione dei dati e privacy. I nuovi prodotti sanitari digitali in fase di sviluppo mirano ad aiutare le persone di tutto il mondo a ricevere servizi sanitari di qualità in modo rapido ed efficace”. – Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS
L’iniziativa fa seguito all’accordo intercorso il 30 novembre 2022 tra il commissario Kyriakides e il dottor Tedros teso a consolidare la cooperazione strategica sulle questioni sanitarie globali.
Questa partnership è un passo importante per il piano d’azione digitale della strategia sanitaria globale dell’UE. Utilizzando le migliori pratiche europee, contribuiamo agli standard sanitari digitali e all’interoperabilità a livello globale, a vantaggio dei più bisognosi. È anche un potente esempio di come l’allineamento tra l’UE e l’OMS possa garantire una salute migliore per tutti, nell’UE e nel mondo. In qualità di autorità di direzione e coordinamento del lavoro sanitario internazionale, non esiste partner migliore dell’OMS per portare avanti il lavoro che abbiamo avviato nell’UE e sviluppare ulteriormente soluzioni sanitarie digitali globali” – Stella Kyriakides, commissaria per la salute e la sicurezza alimentare.
L’intesa includerà una stretta collaborazione nello sviluppo, nella gestione e nell’implementazione del sistema GDHCN dell’OMS, beneficiando dell’ampia competenza tecnica della Commissione europea nel settore. Un primo passo consiste nel garantire che gli attuali certificati digitali dell’UE continuino a funzionare in modo efficace.
Con 80 paesi e territori collegati al certificato digitale COVID-19 dell’UE, l’UE ha fissato uno standard globale. Il certificato UE non solo è stato uno strumento importante nella nostra lotta contro la pandemia, ma ha anche facilitato i viaggi e il turismo internazionali. Sono lieto che l’OMS si baserà sui principi di tutela della privacy e sulla tecnologia all’avanguardia del certificato UE per creare uno strumento globale contro future pandemie” – Thierry Breton, commissario per il Mercato interno.
I certificati COVID-19 digitali sono stati uno degli elementi chiave nel lavoro dell’Unione europea contro la pandemia. Per facilitare la libera circolazione all’interno dei suoi confini, l’UE ha rapidamente istituito certificati COVID-19 interoperabili. Basato su tecnologie e standard open-source ha consentito anche la connessione di paesi extra UE che rilasciano certificati secondo le specifiche EU DCC, diventando la soluzione più utilizzata in tutto il mondo.
Da parte sua, dall’inizio della pandemia, l’OMS si è impegnata con tutte le regioni dell’OMS per definire le linee guida generali per tali certificati. Per aiutare a rafforzare la preparazione sanitaria globale di fronte alle crescenti minacce per la salute, l’OMS sta istituendo una rete globale di certificazione sanitaria digitale che si basa sulle solide basi del quadro, dei principi e delle tecnologie aperte del DCC dell’UE. Con questa collaborazione, l’OMS faciliterà questo processo a livello globale sotto la propria struttura con l’obiettivo di consentire al mondo di beneficiare della convergenza dei certificati digitali. Ciò include la definizione degli standard e la convalida delle firme digitali per prevenire le frodi. In tal modo, l’OMS non avrà accesso a nessun dato personale sottostante, che continuerebbe ad essere dominio esclusivo dei governi.
Il primo elemento costitutivo del sistema globale dell’OMS diventa operativo nel giugno 2023 e mira a essere sviluppato progressivamente nei prossimi mesi.
Per facilitare l’adozione del DCC dell’UE da parte dell’OMS e contribuire al suo funzionamento e all’ulteriore sviluppo, l’OMS e la Commissione europea hanno concordato di collaborare alla salute digitale.
Questa partnership lavorerà per sviluppare tecnicamente il sistema dell’OMS con un approccio graduale in modo da coprire ulteriori casi d’uso, che possono includere, ad esempio, la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi. L’espansione di tali soluzioni digitali sarà essenziale per offrire una salute migliore ai cittadini di tutto il mondo.