Con un’implementazione dedicata, la Toscana è la prima regione italiana ad aver realizzato l’integrazione tra il sistema di misurazione del glucosio con strumenti di monitoraggio di Abbott e il Fascicolo Sanitario Elettronico. Si tratta di un’opportunità ora disponibile per tutti i residenti in Toscana che monitorano i valori glicemici tramite il sensore applicato sul braccio. In questo modo, le persone affette da diabete nella regione che dispongono di tale dispositivo potranno consultare direttamente i dati glicemici all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale.
I dati sulla glicemia saranno facilmente accessibili anche ai medici delle strutture diabetologiche o ai medici di medicina generale che hanno in cura quei pazienti. Un’esperienza innovativa che rappresenta un’importante semplificazione, sia per la salute dei pazienti sia per il lavoro di diagnosi e cura che spetta ai medici.
Occorre tener presente che l’automonitoraggio è una prassi consolidata nei pazienti diabetici che, proprio per la natura stessa della patologia, hanno la necessità di controllare costantemente i valori di concentrazione di glucosio nel sangue. Con questa possibilità messa a loro disposizione, la loro storia clinica diventa un’importante evoluzione nel percorso di cura, in quanto consentirà di mettere a disposizione dei professionisti i dati clinici in tempo reale.
In Toscana ci sono 250mila cittadini che sono affetti da patologia diabetica, sia esso di tipo 1 cioè insulino dipendente che di tipo 2, cioè non insulino dipendente ma che progredisce con l’età. Ma adesso, grazie a questa innovazione, potranno trovare i dati letti dal loro sensore all’interno del proprio fascicolo sanitario elettronico. Una novità assoluta, che sono convinto sarà presto imitata anche in altre realtà, e che abbiamo voluto e potuto introdurre grazie alla collaborazione con la multinazionale Abbott che, fornendo questo servizio, innalza il livello di conoscibilità della malattia e mette i pazienti nelle condizioni di poter gestire meglio il diabete, elemento fondamentale.” – Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana
Con l’accrescimento dell’interoperabilità dei dati clinici, ci si aspetta un miglioramento dell’efficacia, dell’aderenza e dell’appropriatezza delle cure. Questo rappresenta un primo passo concreto verso l’innovazione e la semplificazione che, in un futuro prossimo, non saranno limitate alle sole persone diabetiche, ma che saranno estese anche ai professionisti, affinché possano orientare i pazienti verso i percorsi di assistenza più adeguati.
Dispositivi innovativi di tipo Fgm (Flash glucose monitoring) già ora in uso e forniti dal sistema sanitario regionale ai pazienti diabetici, si integrano perfettamente con le piattaforme informatiche sviluppate dalla Regione Toscana in un’ottica di semplificazione. In più, il motore di integrazione resta una soluzione ‘aperta’ e dunque implementabile con ogni fornitore di dispositivi medici presente sul mercato, anche per altre patologie croniche. Tutto ciò faciliterà l’accesso ai servizi sanitari e la continuità di cura tra il medico, lo specialista ed il paziente.
La partnership con la Regione Toscana costituisce un esempio virtuoso di collaborazione con il Sistema Sanitario al fine di rendere i servizi dedicati alle persone con diabete più inclusivi, accessibili e diffusi. Insieme possiamo sviluppare servizi di salute digitale dove i sistemi e strumenti sono interconnessi, in linea con quanto previsto dal PNRR. Questo è il motivo per cui stiamo rivoluzionando la salute con tecnologie semplici e convenienti, in grado di offrire alle persone i dati e le conoscenze di cui hanno bisogno per aiutarle a vivere una vita più sana. Le partnership esistenti, come quella con la Regione Toscana, e future sono una grande opportunità per favorire una trasformazione digitale in sanità e per offrire prestazioni di alta qualità a favore di cittadini e operatori sanitari.” – Massimiliano Bindi, Amministratore Delegato Abbott Italia.