Prosegue il percorso normativo che sta gradualmente configurando la governance futura della sanità digitale italiana. Un passo ulteriore in tal senso è stato compiuto dalla Conferenza Stato-Regioni che, attraverso una sua delibera ha rivisto lo statuto di Agenas, alla quale è stato anche conferito il ruolo di Agenzia nazionale per la Sanità Digitale. Entro le prossime settimane il documento dovrebbe ottenere il via libera della Conferenza: ci potrà essere qualche limatura al testo già in esame, ma ciò non dovrebbe intaccare il suo contenuto.
In realtà l’identificazione dell’Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali con la ASD era già prevista dal decreto legge 27 gennaio 2022 n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2022 n. 28. Tuttavia, grazie alle disposizioni previste dal nuovo regolamento, che disciplina inoltre le modalità di organizzazione dell’Agenzia, le attribuzioni degli organi, del Direttore generale e le modalità di funzionamento, lo Statuto dell’Agenzia viene conformato al testo della la normativa vigente. Inoltre, Agenas sarà dotata anche di un nuovo Ufficio Affari Legali, in staff al Direttore generale.
La nuova Agenas integrerà i propri compiti con l’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, che, sottoposta ai poteri d’indirizzo e vigilanza della Presidenza del Consiglio, si occupa della digitalizzazione dei soggetti pubblici e privati, di carta d’identità come di fattura elettronica, di Spid e domicili digitali come di salute.
Con la formale identificazione dell’Agenzia nazionale per la Sanità Digitale con Agenas, la sanità potrebbe essere dotata di un percorso di digitalizzazione autonomo. In questo contesto ASD-Agenas, organo tecnico a disposizione del Ministero della Salute, monitorerà in prima persona il varo della Piattaforma nazionale di Telemedicina prevista dal PNRR. Per la realizzazione di questa piattaforma già nel mese di marzo 2023 Agenas ha firmato con il Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI) Engineering Ingegneria Informatica ed Almaviva un contratto da 250 milioni di euro (2,8 miliardi il valore dell’intero capitolo telemedicina che a regime, dal 2026, dovrebbe collegare 280 ospedali al territorio).
Inoltre, l’Agenzia ha anche intenzione di prendere in carico la gestione della piattaforma che permetterà a medici e professionisti sanitari di disporre di servizi informatizzati finalizzati all’offerta di televisite, telecontrolli, teleconsulti e telemonitoraggi ai pazienti.
Agenas, infine, si adopererà per uniformare i linguaggi informatici utilizzati in sanità dalle 21 regioni e province autonome. Si tratta di un’attività assolutamente necessaria per permettere l’interoperabilità fra dati provenienti da regioni diverse. Infatti, in un contesto caratterizzato da cartelle cliniche, indicatori delle prestazioni specialistiche e, di conseguenza, tariffe molto differenti, il compito dell’Agenzia diretta da Domenico Mantoan sarà di omogeneizzare gli standard per favorire la condivisione di dati sanitari, anche da parte dei pazienti.
In questo quadro normativo in evoluzione, il ruolo di AgID è molto importante. Già a febbraio Agenas e Agid avevano firmato un accordo quadro per valorizzare soluzioni innovative in ambito sanitario e per la gestione di bandi sia in telemedicina sia riguardo l’applicazione dell’intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza primaria (qui è previsto un investimento iniziale da 37,5 milioni).
Infine, AgID ha evidenziato tre aspetti chiave nell’ambito di un Piano Triennale per l’Ecosistema Sanità: primo, il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), come esempio di infrastruttura abilitante; secondo, i centri unici di prenotazione come esempi di semplificazione dell’interazione tra Pubblica Amministrazione e il cittadino; terzo, e forse oggi più “cruciale”, la telemedicina.