In palio 80.000 euro per migliorare la qualità di vita dei pazienti con Sclerosi Multipla
Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, ha annunciato la II edizione del Premio Merck in Neurologia con l’apertura del Bando di Concorso ‘Interazione tra ospedale e territorio attraverso strumenti di digital health per migliorare la qualità di vita del paziente con Sclerosi Multipla’, indetto con il patrocinio della Società Italiana di Neurologia (SIN).
Fino al 31 luglio, Enti Universitari e Ospedalieri, IRCSS ma anche Associazioni pazienti di tutta Italia potranno presentare proposte volte a migliorare la qualità di vita delle persone con Sclerosi Multipla, attraverso la creazione o il miglioramento di un collegamento tra i Centri SM presenti all’interno di Enti Ospedalieri o Universitari e le diverse realtà territoriali (quali ad esempio medici di medicina generale, centri di riabilitazione, servizi di assistenza domiciliare), prevedendo l’utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative. Negli ultimi anni, strumenti digitali e salute sono ormai un binomio sempre più diffuso e in via di consolidamento. Software per programmi innovativi di supporto al paziente, applicazioni per la gestione clinica della persona sia in fase di diagnosi che di trattamento, dispositivi mobili e wireless con sensori indossabili sono solo alcuni esempi di come l’innovazione tecnologica possa migliorare la qualità di vita del paziente e di coloro che se ne prendono cura (i cosidetti caregiver).
Centri SM e realtà territoriali in collegamento attivo
La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia particolarmente complessa e generalmente si caratterizza, in tutte le sue forme (con recidive o progressiva), per un decorso cronico e progressivamente invalidante. Il Centro SM rappresenta il fulcro nella gestione clinica della patologia, ma la complessità dei disturbi che la malattia può comportare durante il suo decorso obbliga spesso il paziente e il suo caregiver a dover interagire con diverse realtà presenti sul territorio, prima fra tutte il medico di medicina generale (MMG), ma anche, ad esempio, strutture di riabilitazione neuromotoria. A questa necessità si accompagna generalmente un aumento della invalidità con una conseguente maggiore difficoltà da parte del paziente ad interfacciarsi con queste diverse realtà. A ciò si aggiunge la mancanza, nella maggior parte dei contesti, di percorsi preferenziali o chiaramente definiti che facilitino l’interazione tra il Centro SM e tali realtà territoriali. Tutto questo incide sulla qualità di vita del paziente e di coloro che lo assistono, ed indirettamente anche sui costi di gestione della malattia. In questo scenario complesso la tecnologia, in tutte le sue declinazioni, può migliorare la gestione delle problematiche descritte.
“Le interazioni e i collegamenti tra i Centri SM di Enti Ospedalieri o Universitari e le realtà territoriali sono di grande importanza nella gestione del paziente: il suo percorso di cura, infatti, coinvolge una molteplicità di soggetti e di differenti professionalità. Nella realtà di oggi, una fattiva interazione tra i differenti soggetti coinvolti nelle diverse prestazioni sanitarie e l’uso di strumenti tecnologici innovativi possono aiutare a supportare i pazienti e i loro caregiver in una migliore gestione di questa malattia invalidante e, al contempo, limitarne il carico sociale”, dichiara il Prof. Leandro Provinciali, Presidente della Società Italiana di Neurologia e Presidente della Commissione giudicatrice del Premio Merck.
Due premi per una migliore la gestione del paziente attraverso l’eHealth
Il Premio Merck in Neurologia finanzierà i due progetti che sapranno coniugare innovazione e relazione tra i Centri attraverso strumenti di “digital health” con l’obiettivo finale di migliorare la qualità di vita dei pazienti.
“Il paziente ed i suoi bisogni sono sempre al centro delle nostre attività. E’ per questo che siamo particolarmente lieti di lanciare la seconda edizione del Premio Merck in Neurologia. Oggi, grazie alle soluzioni offerte dall’eHealth, è possibile facilitare il lavoro integrato dei diversi specialisti, lo scambio rapido ed efficiente delle informazioni, e l’assistenza continuativa al paziente. Questo Premio è solo una delle tante iniziative della nostra Azienda volte a promuovere la diffusione di nuove applicazioni del digitale alla salute. Tutto ciò con un unico obiettivo: fare una reale differenza nella vita dei pazienti”, sottolinea Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia.
Per partecipare al bando: www.premiomerckneurologia.it.