Dopo aver suscitato molto clamore nelle scorse settimane, a seguito delle sue enormi potenzialità, ChatGPT, modello di chatbot basato su intelligenza artificiale implementato da OpenAI, ha trovato un suo primo utilizzo pubblico in ambito healthcare.
Infatti, un gruppo di società statunitensi attive nel campo della comunicazione in sanità ha lanciato DxCheck, un sito web rivolto ai pazienti che gli stessi sviluppatori considerano essere un’innovazione epocale nell’ambito delle applicazioni dedicate al controllo dei sintomi via dispositivo mobile. Questo proprio perché si tratta della prima piattaforma di distribuzione di contenuti relativi alla salute che sfrutta il software ChatGPT.
Lo strumento è stato progettato per rendere disponibili gli utenti dei risultati più accurati e in minor tempo rispetto a quelli ottenibili da Google, il principale motore di ricerca al mondo che gli ideatori di DxCheck ritengono essere il competitor con il quale misurarsi. Gli sviluppatori della nuova applicazione sono sicuri che l’interfaccia pulita e semplice del nuovo sito sia in grado di fornire agli utenti contenuti sanitari verificati utili per effettuare una corretta diagnosi medica.
Ma come funziona DxCheck?
In concreto, i visitatori del sito web possono digitare i sintomi in una casella di testo in formato libero, insieme a eventuali condizioni preesistenti e informazioni demografiche. Il tool analizza i database medici per produrre un elenco di potenziali diagnosi, che l’intelligenza artificiale classifica in base alla probabilità stimata.
A seconda del grado di approfondimento dei risultati che si vuole raggiungere, il sito suggerisce anche i passaggi successivi, dalle indicazioni sui trattamenti ai cambiamenti nella dieta/stile di vita e altre informazioni utili. Inoltre, dando un consenso preventivo via e-mail, DxCheck può inviare agli utenti una guida al confronto con il medico e del materiale educativo sempre aggiornato.
Dalla breve descrizione delle sue caratteristiche, appare evidente che il progetto alla base di DxCheck intenda proprio cercare di sottrarre a Google una rilevante quota delle ricerche in un settore, quello medico sanitario, dove il gigante delle ricerca di informazioni online ha da sempre dimostrato la sua debolezza. Ancora oggi, infatti, si registrano delle gravi carenze soprattutto nella qualità delle informazioni offerte, con un eccesso di consigli sulla salute fuorvianti e/o pericolosi.
Il team che ha realizzato DxCheck afferma che il loro strumento di controllo dei sintomi rivolto ai consumatori, alimentato dallo stesso modello OpenAI di ChatGPT, è ora pronto per il grande pubblico. I risultati del sito sono stati verificati da medici e non ci sono aggiornamenti di pagina o annunci pubblicitari che possono ostacolare l’esperienza utente. Inoltre, già alla sua quarta iterazione, il sito è pronto per cercare partner pubblicitari nello spazio farmaceutico.
Il contenuto di DxCheck è inalterabile e quindi sicuro per il brand. I marchi possono anche collaborare alla creazione di contenuti personalizzati e possono essere gli unici sponsor delle informazioni sullo stato delle malattie sulla base del criterio “first come, first served”.
Le sponsorizzazioni offrono alle agenzie e ai brand la possibilità di disporre di ricerche di mercato in prima persona – tra cui dati comportamentali, geografici e demografici. Inoltre, DxCheck offre una DSP programmatica progettata per consentire ai partner pubblicitari di raggiungere il proprio target anche al di fuori del sito.