di , 15/02/2024

Cos’è la psoriasi?

La psoriasi (PsO) è una malattia cronica della pelle non trasmissibile e molto invalidante. Essendo caratterizzata da lesioni cutanee (localizzate o diffuse) che determinano prurito, bruciore e dolore, la PsO può fortemente influire anche sulla sfera sociale e psicologica di chi ne è affetto.
Questa malattia si associa perlopiù a predisposizioni genetiche, alterazioni del sistema immunitario e a una serie di fattori scatenanti quali traumi, infezioni e stress.
Non esiste ancora alcuna terapia che faccia sperare nella completa guarigione dalla psoriasi, ed esserne affetti comporta anche un rischio maggiore di manifestare altre patologie. Tra queste troviamo prevalentemente alcune malattie cardiovascolari e l’artrite psoriasica (PsA), un’artrite infiammatoria cronica che porta a deformazioni articolari e disabilità.
Inoltre, la prevalenza della psoriasi varia tra lo 0,09% e l’11,4% nei diversi paesi: ecco perché migliorare la vita di questi Pazienti rappresenta sempre più una priorità per la sanità globale.

La transizione da psoriasi ad artrite psoriasica

L’1,3% -34,7% dei Pazienti affetti da psoriasi può sviluppare l’artrite psoriasica, un’artropatia cronica, infiammatoria e potenzialmente molto debilitante.

La diagnosi precoce della PsA è fondamentale per iniziare il trattamento prima che si sviluppino danni permanenti. Per questo motivo, l’ideale sarebbe identificare tra le persone affette da psoriasi quelle che presentano un rischio maggiore di sviluppare l’artrite psoriasica.

Tuttavia, la progressione da PsO a PsA è spesso caratterizzata da stadi clinicamente silenti in cui alcuni sintomi possono passare inosservati causando un ritardo diagnostico.

La digital health per individuare precocemente i soggetti più a rischio di sviluppare la PsA

Per la diagnosi precoce dell’artrite psoriasica, che risulta fondamentale visto anche il continuo sviluppo di nuovi farmaci, il primo passo può essere analizzare accuratamente la pelle dei pazienti affetti da psoriasi.
La rivoluzione digitale dell’ healthcare potrebbe risultare molto importante per il raggiungimento di tale scopo. Nel dettaglio, in dermatologia, diversi strumenti digitali sono stati sperimentati per l’autovalutazione delle lesioni cutanee da parte dei pazienti affetti da PsO.
Attraverso lo smartphone, per esempio, è possibile per queste persone inviare immagini della propria pelle ai medici, permettendo loro una visualizzazione simile a quella ottenuta durante le visite.
Un altro strumento molto utile può rivelarsi anche l’Intelligenza artificiale, specialmente nel supportare i clinici durante i processi decisionali. Alcuni esperimenti che vertono proprio sull’IA, inoltre, hanno dimostrato quanto questa possa essere promettente per il riconoscimento di immagini delle lesioni da psoriasi con particolari caratteristiche.

Digital health e reumatologia

Strumenti come la telemedicina, le cartelle cliniche elettroniche, i wearable e l’intelligenza artificiale sono ampiamente stati applicati in reumatologia dimostrando di ridurre le lacune nel rapporto medico-paziente e quindi consentire un monitoraggio più mirato dei Pazienti stessi.
Nel dettaglio, oltre a velocizzare la diagnosi dell’artrite psoriasica, la digital health può migliorare il follow-up e il controllo di questa malattia nonché divenire un supporto per i centri di reumatologia.
La prevenzione è sicuramente l’arma più importante di cui disponiamo per moltissime malattie, incluse diverse condizioni dermatologiche e reumatologiche. La transizione da psoriasi ad artrite psoriasica è un classico esempio in cui la prevenzione secondaria può davvero fare la differenza: ecco perché è importante sensibilizzare i Pazienti affetti da psoriasi su questo argomento, ricordando a queste persone e ai clinici che oggi possono disporre di un nuovo alleato, la digital health.

Bibliografia: