Pandemia, lockdown, distanziamento sociale, uso massivo degli strumenti digitali… overload informativo: accanto agli indubbi vantaggi dell’accelerazione digitale e tecnologica, la pandemia da Covid-19 ha causato una serie di effetti collaterali che l’ecosistema della Salute e della comunicazione in ambito sanitario faticano a gestire.
Tra questi, sicuramente l’overload informativo a cui siamo tutti sottoposti, clinici e professionisti medici compresi.
Overload informativo e fallimento della comunicazione
Il sovraccarico cognitivo, o Information overload(ing), si verifica quando si ricevono troppe informazioni per riuscire a prendere una decisione o sceglierne una specifica sulla quale focalizzare l’attenzione.
Fonte: Wikipedia.
La negazione di tutti i contatti fisici e in presenza e la conseguente corsa alla digitalizzazione hanno portato a una repentina saturazione del canale digitale.
La saturazione del canale e l’esponenziale crescita di contenuti digitali prodotti per medici e specialisti, ha generato un vero e proprio sovraccarico informativo.
Con quali conseguenze?
- La paradossale riduzione delle informazioni che si riescono a elaborare e memorizzare.
- L’impatto negativo sul livello di attenzione e di conseguenza, sulla capacità di prendere decisioni.
- La difficoltà di filtrare le informazioni attendibili da quelle che non lo sono.
Quando la quantità di informazioni disponibili diventa un ostacolo e non una risorsa, l’obiettivo di comunicazione fallisce.
Troppa informazione equivale a nessuna informazione!
Il Key Opinion Leader (KOL) come filtro all’informazione
Essere rilevanti e riuscire ad attrarre l’attenzione di medici e professionisti della salute è diventato più complesso.
I medici sono meno attenti alle comunicazioni che ricevono, hanno meno tempo a disposizione per la selezione delle informazioni e iniziano anche a patire un po’ di digital fatigue.
Recenti indagini sulla formazione digitale degli HCP hanno evidenziato che i medici sono molto più propensi a prescrivere un nuovo farmaco o a seguire un nuovo trattamento se questo viene approvato da un Opinion Leader.
Uno studio della ZS Associates ha messo in evidenza come le eMail contenenti approfondimenti clinici a cura di Opinion Leader siano quelle che hanno maggiori probabilità di essere aperte dagli HCP.
Nell’HCP Digital Education Survey, l’85% dei 3.985 HCP intervistati ha classificato quelli dei KOL come i contenuti dal più alto valore educativo e clinico.
Nella comunicazione ai medici il ruolo degli Opinion Leader diventa quindi cruciale.
Come scegliere il KOL da associare alla propria brand?
Un KOL viene scelto principalmente per l’autorevolezza, la visibilità e l’affidabilità che ha nel suo network professionale, ma non sempre è sufficiente.
Per una brand è, infatti, utile che:
- Il KOL risulti rilevante per l’audience di riferimento e al tempo stesso perfettamente risonante con i propri valori istituzionali.
- Il KOL sia in grado di costruire rapporti di fiducia e collaborazione sinceri e non esclusivamente opportunistici.
- La collaborazione si alimenti in maniera stabile, duratura e sostenibile nel tempo.
In definitiva, ricorrere a KOLs nelle proprie strategie di ingaggio è sicuramente una buona pratica per attrarre l’attenzione dei medici in tempi di information overload ma con una precisazione: l’audience è attenta e sa capire quando il KOL viene usato come mera interfaccia di promozione da quando, invece, è convinto e riconoscibile (digital) ambassador dei messaggi e dei valori di marca che sta veicolando.
FONTI: Digital KOLs For Digital Engagement https://pharmaphorum.com/partner-content/digital-kols-for-digital-engagement/ The Importance of KOL Content in Digital Transformation https://biopharmcommunications.com/the-importance-of-kol-content-in-digital-transformation.html