I grandi big della tecnologia hanno già da tempo compreso la grande opportunità di business rappresentata dal vasto settore della salute, un tempo inaccessibile, e che oggi procede spedito verso una rapida consumerizzazione dei servizi.
La forte spinta verso la digitalizzazione impressa dalla pandemia ha accelerato l’adozione di servizi digitali lungo tutta la catena del valore ipotizzando un rilevante impatto sulla ricerca, la produzione e la distribuzione dei farmaci, il monitoraggio remoto dei pazienti fino alla raccolta di un immensa mole di dati sanitari (RWE) in tempo reale.
In questo report pubblicato da CBinsight si vede chiaramente come i vari player abbiano concnetrato i propri investimenti rispetto al proprio core business ma anche in relazione alle loro principali asset.
Lo scenario è tutto in divenire ma se dovessi scommettere su chi per primo poretrà a casa risultati concreti, e quindi comincerà a generare revenue rilevanti, punterei su Apple e Microsoft.
Microsoft non deve fare altro che continuare a sfuttare la posizione dominante del suo sistema operativo e di tutti i servizi enterprise che ben conosciamo adattando alcuni di questi alla gestione delle strutture sanitarie
Ma la strategia più limpida la propone Apple che ha identificato due ambiti ben spefici e fortemente sinergici tra loro: la raccolta dei dati ai fini della ricerca scientifica ed il monitorgio remoto dei pazienti.
Ambiti il cui comun denominatore sono i wearable ed i medical device. Device con sensori sempre più avanzati che Apple punta a vendere costruendo un ecosistema di servizi che ruota introno all’App Salute.
Dal punto di vista dell’utente/paziente Apple punta sulla prevenzione e sul follow up post terapia posiazionando già i suoi device come possibili salva vita.
Due aree la in cui la regolamentazione e la complessità dei processi è sicuramente meno complessa degli ambiti in cui si definisce e si esegue una terapia. Complessità che Amazon ha dovuto affrontare per lo sviluppo del suo progetto Amazon Care nonostante sia concentarta solo sul welfare aziendale.
Tutto ruota intorno ai dati, vera miniera d’oro dell’healthcare ma anche tallone di achille dei nostri big rispetto alla trasparenza e alla tutela della privacy che deve essere garantita da una regolamentazione ben più stringente di quella applicata nel mondo consumer.
Anche su questo fronte Apple sembra la più attena a grantire l’utente nel trattamento dei dati ed anche a sensibilizzarlo rispetto alla loro importanza. Dire sembra resta però opportuno.
Quest’anno vedremo sicuramente altri grandi novità che, sono certo, porteranno importanti benefici in primis ai pazienti ma anche a tutti gli operatori del sistema sanitario.
Originariamente pubblicato su LinkedIn