Soluzioni innovative specifiche per Alzheimer e soffocamento in culla sviluppate da Avanix
I genitori desiderano stare sempre accanto ai loro bambini, e monitorare il loro stato di salute e la loro posizione. Per questo Avanix ha sviluppato Pacibreath, uno smart-ciuccio in grado di monitorare il respiro e i movimenti di un neonato per impedire che soffochi in culla.
Pacibreath è connesso allo smartphone del genitore tramite Bluetooth e fa scattare un allarme in caso di apnea o rotazione della testa.
La caratteristica unica del prodotto sono i sensori posizionati all’interno struttura del ciuccio.
I sensori rilevano il livello di umidità del respiro ed i movimenti del bambino.
I dati raccolti attraverso il ciuccio vengono inviati direttamente allo smartphone del genitore, tramite Bluetooth.
In Italia abbiamo 1 milione e 200 mila malati di demenza senile e Alzheimer e 3 milioni di caregiver tra familiari e caregiver esterni.
L’obiettivo che Avanix si è data è stato quello di migliorare la sicurezza del malato e dare maggiore tranquillità al caregiver sviluppando un dispositivo studiato in maniera verticale solo ed esclusivamente sull’Alzheimer, rendendo possibile il monitoraggio sanitario nonostante gli ostacoli creati dalla tecnologia, dall’ambiente circostante e dal paziente stesso.
Il prodotto che è nato per garantire questo monitoraggio ideale si chiama Oix Care ed è composto da una coppia di device: un sensore indossabile e assolutamente non invasivo da applicare sul malato e un ricevitore per il caregiver.
Già qui abbiamo sostanziali novità: se il sensore fosse stato più invasivo, come un braccialetto, il malato se ne sarebbe subito liberato, invece il sistema di Avanix è stato ideato appositamente per non dare il minimo fastidio. Inoltre, il collegamento tra sensore e ricevitore non dipende da gps, bluetooth, wifi o domotica e funziona su lunghe distanze sia indoor che outdoor.
Collegando il ricevitore allo smartphone si può avere sempre la situazione sotto controllo. Il sensore, infatti, trasmette al ricevitore dati sull’attività e sulla postura, notificando con un allarme cadute accidentali e altri pericoli per la salute. I dati sono poi memorizzati in un cloud per profilare il trend comportamentale del malato e fornire dati al geriatra per valutare ed eventualmente revisionare terapie farmacologiche.