Il 19 settembre, al Policlinico di Bari, è stato eseguito con successo il primo intervento al mondo di chirurgia corneale gestita da remoto, in connessione 5G da Torino.
A sottoporsi all’innovativo intervento è stato un uomo di 53 anni affetto da distrofia epiteliale di Cogan, patologia caratterizzata dalla presenza di lesioni microcistiche sulla cornea che genera un appannamento della vista, dolore ed eccessiva lacrimazione. Il paziente, che nei giorni precedenti si è sottoposto a controlli ed esami che hanno rilevato il grado delle lesioni, è stato assistito da una equipe chirurgica di controllo.
L’operazione, eseguita dal Prof. Gianni Alessio, è stata un successo senza precedenti, e ha dimostrato il potenziale rivoluzionario della telechirurgia.
Il tradizionale trattamento con laser, necessario per rimuovere le irregolarità di forma della cornea, è stato eseguito, per la prima volta, da remoto. Il Prof. Alessio, infatti, ha controllato e guidato dalla sede della direzione della clinica oculistica il laser iRes®2KHz, che ha operato in real-time, con visualizzazione in 3D, tramite la iVis Remote Control Station. Si tratta di un sistema di controllo da remoto, sviluppato e brevettato da un’azienda pugliese, la iVis Technologies di Taranto, una piattaforma che gestisce l’intero ciclo di screening, diagnosi, trattamento e follow-up delle patologie corneali. L’intervento è stato effettuato con tecnica di Ray Tracing tramite l’applicazione Cipta®Web.
Un metodo innovativo e risultati senza precedenti
Un elemento cruciale che ha reso possibile questa procedura è stata la connessione 5G fornita da TIM, che ha garantito una latenza di trasmissione dati inferiore a 50 millisecondi tra la stazione di controllo remoto di iVis e il laser iRes 2KHz. Questa infrastruttura 5G, inoltre, è stata implementata attraverso due moduli radio 5G installati nella sala del Prof. Alessio e nella sala operatoria del reparto di oculistica, collegati direttamente alla Core Network di TIM tramite un accesso in fibra ottica a 10Gbps.
I dati sanitari del paziente e i dettagli dell’intervento sono stati gestiti e registrati in modo inalterabile utilizzando la tecnologia della blockchain, un sistema utilizzato dal Prof. Michele Ruta del dipartimento di ingegneria elettrica e dell’informazione del Politecnico di Bari: “Un tale sistema di gestione dei dati, in ambito sanitario, garantisce massima trasparenza e affidabilità, a tutela del paziente e anche degli operatori sanitari. È questo uno dei casi in cui la ricerca scientifica e le nuove tecnologie, valorizzate attraverso una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, producono vera innovazione, quella che può migliorare i servizi pubblici e la vita delle persone.”
“Questa è l’Italia che funziona – ha commentato l’assessore alla Sanità della regione Puglia Rocco Palese – e la Puglia è in prima linea. Oggi abbiamo toccato con mano il presente nel futuro. Dopo due anni di lavoro l’equipe del Prof. Alessio è riuscita a portare a termine un progetto incredibile dal punto di vista medico-scientifico e dell’innovazione. La sinergia nel territorio, tra Policlinico, Politecnico e un’azienda pugliese ha portato a questo eccellente risultato, con l’apporto di una multinazionale come Tim. L’esperienza di oggi sarà presentata nei congressi medici internazionali e in questo c’è l’orgoglio della Puglia”.
Direttamente dalla Puglia, un piccolo ma grande esempio di come la Medicina Digitale stia facendo passi da gigante anche nell’ambito della chirurgia.