di , 26/09/2023

Pronta una nuova bozza di regolamento per la riorganizzazione del Ministero della Salute, con l’obiettivo di adottare un approccio “One Health” all’interno del SSN.

La visione One Health rappresenta un modello di salute integrato, che riconosce l’interconnessione tra salute umana, salute animale e dell’ecosistema. Questo rappresenta l’approccio ideale per promuovere la salute globale, che tenga conto dell’ampio spettro di fattori determinanti. Il regolamento prevede, inoltre, di realizzare un modello di assistenza territoriale di prossimità, per rispondere ai bisogni di salute in maniera più capillare e vicina possibile ai cittadini.

A questo scopo sarà adottata e attuata una riforma del modello organizzativo della rete di assistenza territoriale basata su tre pilastri:

  • il potenziamento dell’assistenza domiciliare;
  • la realizzazione di nuove strutture e presidi sanitari sul territorio;
  • la definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione sul territorio in ambito sanitario, ambientale e climatico con un approccio integrato.

Il Ministero della Salute si avvia, dunque, verso una nuova configurazione, per adeguarsi al mutato scenario legislativo e sanitario.

Viene confermata l’articolazione del Dicastero in Dipartimenti e Direzioni generali, fra i quali spicca il Dipartimento della One Health e della Salute Umana, all’interno del quale ricadono la Direzione generale dei corretti stili di vita e dei rapporti con l’ecosistema, la Direzione generale dell’igiene e della sicurezza alimentare e la Direzione generale della salute animale.

Il Ministero della salute, dunque, si articolerà in 4 Dipartimenti e 12 Direzioni generali. Ciascun Dipartimento coordinerà, sovraintenderà e controllerà l’operato di tre direzioni generali cui sono demandati compiti e funzioni afferenti a materie affini.
Queste le denominazioni dei nuovi Dipartimenti:

  • Dipartimento dell’amministrazione generale, delle risorse umane e del bilancio;
  • Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie;
  • Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale;
  • Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali.

Il Dipartimento, in relazione alle Direzioni generali di rispettiva pertinenza:

  • fornisce gli indirizzi generali cui deve informarsi l’azione delle Direzioni generali, in conformità e in attuazione delle linee generali di indirizzo predisposte dal Ministro;
  • assicura l’esercizio organico e integrato delle funzioni in concreto espletate dalle Direzioni generali;
  • riferisce periodicamente agli uffici di diretta collaborazione del Ministro del modo di svolgimento delle funzioni e dei compiti assegnati alle direzioni generali;
  • è responsabile dei risultati complessivamente raggiunti dalle Direzioni generali, in attuazione delle linee di indirizzo del Ministro.

Lo scorso mese di luglio il Ministero della Salute si è dotato di tre nuovi uffici per le emergenze sanitarie e ha attribuito ulteriori funzioni alle direzioni generali. I nuovi uffici, che portano a 13 il totale, riguardano la gestione sanitaria delle emergenze, le attività tecnico-logistiche e funzioni giuridico amministrativo-contabili. Confermata, inoltre, extra Dipartimenti l’Unità per la cooperazione internazionale a tutela del diritto alla salute a livello globale.

La riorganizzazione generale del Ministero della Salute è prevista dalla Direttiva programmatica del 2023 che prevede di modificare l’organizzazione ministeriale “al fine di rafforzarne l’efficienza”. Il regolamento dovrà essere deliberato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della Salute, prima del decreto finale del Presidente della Repubblica.

Inoltre, è bene ricordare che oltre ai quasi 20 miliardi del PNRR per la Missione 6 dedicata alla Salute, esiste un fondo complementare, il PNC (Piano Nazionale Complementare), dedicato nello specifico a salute, ambiente, biodiversità e clima che prevede lo stanziamento, tra il 2022 e il 2026, di 500 milioni di euro, con i seguenti obiettivi: 

  • lo sviluppo e l’implementazione di programmi pilota per la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente-clima in due siti contaminati selezionati di interesse nazionale; 
  • la creazione di un programma nazionale di formazione continua in salute-ambiente-clima anche di livello universitario; 
  • la promozione e il finanziamento della ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento salute-ambiente-clima; 
  • la realizzazione di una piattaforma di rete digitale nazionale SNPA-SNPS (Sistema Nazionale Salute, Ambiente e Clima – Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente). 

I cambiamenti climatici, il riscaldamento globale, la perdita di biodiversità, l’antibiotico-resistenza e l’inquinamento atmosferico, che rappresenta il principale fattore di rischio ambientale per la salute, confermano l’urgenza di guardare al domani con una visione One Health, implementando un approccio integrato, inclusivo e multidisciplinare per tutelare la salute degli ecosistemi e di tutti gli esseri viventi… Credo siamo tutti concordi – ha aggiunto – nel ritenere che il concetto di salute planetaria sia un principio inderogabile da seguire: è solo in quest’ottica che è possibile affrontare le principali sfide sanitarie e ambientali del presente e del futuro. Tale approccio è valorizzato nella Missione Salute del PNRR, motore per la programmazione delle riforme e degli investimenti che il Ministero della Salute prevede di attuare entro il 2026, nonché all’interno del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025.” Così il Ministro Orazio Schillaci si è espresso in merito la tematica, il cambiamento è necessario ed è alle porte.