- Il round da 15 milioni di dollari è stato guidato da P101 SGR attraverso il suo secondo veicolo d’investimento P102 e ITALIA 500 (Gruppo Azimut) e dalla società di investimento svizzera HBM Healthcare Investments. Giuseppe Donvito, Partner di P101 e Alexander Asam, Investment Advisor di HBM Partners entreranno a far parte del board di 1000Farmacie.
- 1000Farmacie opera nel settore e-pharmacy, riunendo su un’unica piattaforma online le migliori farmacie italiane, per consentire ai clienti di trovare sempre il prodotto cercato, al prezzo migliore e con consegna a domicilio. Fondata nel 2020, nell’ultimo anno ha visto una crescita del 600%.
- Il funding servirà per espandere l’attività e il servizio di consegna dell’ultimo miglio. Entro il 2023 inoltre la società integrerà anche servizi aggiuntivi di assistenza sanitaria per supportare i pazienti.
Milano, 7 febbraio 2022 – 1000Farmacie, il marketplace che unisce le migliori farmacie italiane su un’unica piattaforma online garantendo ai consumatori ampia scelta, consegna veloce e convenienza, chiude un round di investimento da $15 milioni, guidato da P101 SGR – attraverso il suo secondo veicolo P102 e ITALIA 500 (fondo di venture capital istituito da Azimut Libera Impresa sgr e gestito in delega da P101) – e da HBM Healthcare Investments,uno dei principali investitori mondiali nell’innovazione sanitaria, quotato alla Borsa svizzera.
Al round hanno partecipato anche il family office svizzero Corisol Holding, Club degli Investitori (che ha effettuato l’investimento per il tramite della Simon Fiduciaria del gruppo Ersel), IAG, LIFTT e Healthware Ventures (che aveva già investito nella startup in fase seed). La startup ad aprile 2020 aveva già chiuso un round seed da $ 1,7 milioni, portando così il totale raccolto a circa 17 milioni di dollari.
Con i fondi raccolti la società punta a espandere l’attività e il suo servizio di consegna dell’ultimo miglio (sul modello di Pillpack, startup americana acquisita da Amazon nel 2018) e a rendere maggiormente capillare la propria rete di partnership con le farmacie locali. Entro il 2023 inoltre 1000Farmacie intende integrare all’interno della piattaforma servizi aggiuntivi di assistenza sanitaria per supportare maggiormente i pazienti.
Il mercato farmaceutico italiano è molto frammentato e attualmente è determinato da circa 23.000 farmacie indipendenti, che non utilizzano canali di vendita online e dispongono di uno stock limitato: la tecnologia di 1000Farmacie integra su un’unica piattaforma i magazzini delle farmacie indipendenti più performanti, per crearne uno comune in modo da offrire all’utente il maggior assortimento possibile e un servizio di delivery più veloce ed efficiente. Assistenza centrata sui clienti e attenzione al loro benessere sono fondamentali per la piattaforma, che seleziona con cura ogni farmacia per assicurarsi che questi valori vengano trasmessi all’utente in ogni momento.
Fondata a marzo 2020 dal CEO Nicolò Petrone – che in precedenza ha finalizzato un’operazione di exit con la piattaforma fintech MEDICI, acquisita dall’unicorno Prove – e dai due co-founders Mohamed Younes (COO) ed Alberto Marchetti (CMO), la società ha visto in meno di due anni una crescita esponenziale. Con una rete di oltre 100 farmacie indipendenti nelle maggiori città italiane e 95.000 prodotti in vendita, 1000Farmacie conta oggi più di 250.000 clienti e una crescita del fatturato del 600% nell’ultimo anno. La startup inoltre collabora con alcune importanti big Pharma che possono servirsi della tecnologia sviluppata da 1000Farmacie per rendere più efficiente il proprio servizio di delivery di farmaci.
1000Farmacie si inserisce nel settore e-pharmacy,mercato con un valore potenziale di 180 miliardi di euro in Europa ma con una penetrazione online ancora prossima allo zero (fonte Sempora). Si tratta infatti di un mercato altamente frammentato, ancora fortemente legato alla vendita off-line (oltre 200.000 prodotti venduti in più di 50.000 negozi fisici in Europa) e con una presenza piuttosto bassa di marketplace digitali, che al momento coprono soltanto il 25-30% del mercato. In Italia in particolare le potenzialità di sviluppo sono enormi: nel nostro Paese, infatti, il tasso di penetrazione del settore e-pharmacy è tra i più bassi in Europa (4,5%) ed è inferiore anche a quello di altri settori come viaggi (34%) ed elettronica (24%), ma sta crescendo molto più rapidamente: tra il 2018 e il 2020 ha infatti triplicato il suo volume.
La nostra missione è rendere i nostri clienti soddisfatti migliorando la loro esperienza di acquisto: grazie a questo round potremo ampliare notevolmente la gamma di servizi offerti, innovando un settore che è ancora fortemente arretrato da un punto di vista digitale. In Italia il prezzo dello stesso medicinale varia moltissimo da farmacia a farmacia. La nostra piattaforma rende visibili queste differenze, in modo da aiutare il cliente a trovare sempre tutti i prodotti che sta cercando al miglior prezzo sul mercato, afferma Nicolò Petrone, CEO di 1000Farmacie.
“Le potenzialità e gli elevati tassi di crescita sottostanti il settore dell’e-pharmacy ci hanno spinto senza esitazione ad investire su 1000Farmacie. Siamo certi che, anche grazie all’elevata capacità del team manageriale, in poco tempo la società ricoprirà una posizione da leader e siamo orgogliosi di aver contribuito fin da subito alla sua crescita. Amiamo i progetti in grado di svecchiare il loro settore di riferimento portando una ventata tecnologica ed innovativa: e 1000Farmacie è sicuramente uno di questi”, afferma Giuseppe Donvito, Partner di P101 SGR.
“Siamo lieti di portare in 1000Farmacie il nostro expertise maturato a livello globale nel segmento dell’e-pharmacy. HBM ha infatti investito early stage anche nel marketplace farmaceutico indiano Tata 1mg, nell’azienda leader nel settore sanitario digitale latinoamericano Farmalisto e in Jianke (la principale azienda cinese di assistenza sanitaria digitale e telemedicina). Inoltre, HBM è anche uno dei primi investitori nella community digitale di infermieri e assistenti sanitari ConnectRN, con sede negli Stati Uniti”, concludeMatthias Fehr, Board Member, Head of Private Equity di HBM Partners, Svizzera