di , 08/02/2020

TikTok, il social network nato in Cina basato sui video, conquista ragazzi, medici e professionisti della salute

Cantare bene e ballare bene significa essere ben educati, diceva Platone (428-348 a.C.).

E l’educazione è l’attività che mira a favorire lo sviluppo e la formazione di conoscenze e facoltà mentali, sociali e comportamentali in un individuo, in un determinato periodo storico e in relazione a una determinata cultura.

L’educazione nel senso più tradizionale del termine ha inizio sin dai primi mesi di vita, all’interno del nucleo familiare, ma è alla istituzione scuola che si attribuisce in maniera formale questo ruolo. E in particolare si presta particolare attenzione al tema soprattutto in un periodo della vita delicato quale è l’adolescenza. E allora la domanda nasce spontanea: e se fossero i social a coadiuvare questo ruolo e funzione di educatori che tutti abbiamo? Intendendo per tutti: i genitori, gli insegnanti e perché no… i medici!

Da alcuni mesi un nuovo social network, Tik Tok, sta spopolando anche in Italia soprattutto tra i minorenni giovanissimi e tra le mamme. Si tratta di un’app che ti consente di postare video che possono essere montati in modo da avere un ritmo frenetico. Un’attività semplice e rapida che ha portato quest’app ad essere scaricata 1,5 miliardi di volte a novembre (secondo SensorTower) e che oggi vede un pubblico utilizzatore con un’età compresa tra 16 e 24 anni nel 40% dei casi.

Sono tantissimi gli articoli e le recensioni in merito a questa app, ai rischi eventuali connessi, alle problematiche che sta generando. Ma c’è una considerazione che va fatta: probabilmente, per il target stesso a cui si rivolge, nasconde delle grandi potenzialità che può valere la pena riconoscere e imparare a sfruttare, anche e soprattutto in un settore così delicato come quello della salute e più nello specifico del rapporto medico – paziente, potremmo dire medico – adolescente.

Alcune considerazioni preliminari

  1. Secondo l’Istat (2017), nel nostro Paese oltre un milione di bambini e adolescenti convive con almeno una malattia cronica (diabete, bronchite cronica allergie, cardiopatie congenite, leucemie o tumori, malattie rare).
  2. Per i ragazzi italiani sembra impossibile vivere senza chat, social e video online. Si parla di vera e propria dipendenza da internet al punto che il 40% si sente irritabile se non riesce a collegarsi.
  3. In questo loro essere perennemente connessi, va comunque considerato che al tempo stesso i nostri ragazzi compiono ogni giorno delle piccole azioni per la loro salute, aiutati proprio dalla tecnologia: utilizzano app specifiche per tenere sotto controllo allenamenti, battito cardiaco e valori nutrizionali del cibo che assumono

Dinanzi a questo scenario, sembra inevitabile un utilizzo di Tik Tok da parte dei medici e dei professionisti della salute volto a meglio informare ed educare i giovani facendo leva proprio sui nuovi linguaggi utilizzati da questo target e cercando in questo modo di ridurre le distanze del rapporto medico – adolescente.

Non a caso il New York Times ha deciso di raccontare in un articolo dedicato il fenomeno dei medici influecer su TikTok, evidenziando le opportunità ma anche le minacce che questo tipo di comunicazione chiama a sé: è il caso della Dr.ssa Rose Marie Leslie, medico di famiglia, i cui post su TikTok dedicati alle malattie polmonari associate allo svapo hanno registrato oltre 3 milioni di visualizzazioni; oppure è il caso della dr.ssa Nicole Baldwin, pediatra che ha pubblicato un TikTok sulle malattie prevenibili con i vaccini, ricevendo anche commenti minacciosi.

È un fenomeno in rapida espansione e anche in Italia iniziano ad essere attivi i primi profili medici su Tik Tok. La sfida che si pone è data sicuramente dalla capacità di trovare un equilibrio tra la corretta informazione e i soli 60 secondi a disposizione, rispettando il confine tra l’educazione e la consulenza medica specifica per ciascun paziente.

Esempio

Un esempio interessante a riguardo proviene dal Dr. Emanuele Urbani, medico di famiglia della città di Milano, che ha voluto dare il suo contributo nei giorni di massima apprensione per il coronavirus e ha rilasciato nel suo blog un video messaggio per favorire la corretta informazione sul tema. Il video ha trovato massima diffusione sui canali social Paginemediche.it, la piattaforma di digital health che connette medici e paziente, e in particolare su Facebook e Instagram; ma è soprattutto su TikTok che ha raccolto in pochissime ore migliaia di visualizzazioni e richieste di approfondimento.

Cosa significa tutto questo?

Sicuramente che i medici hanno un ruolo fondamentale in questo processo di trasformazione digitale che investe anche il settore salute e non possono non essere laddove esiste il consumo delle informazioni sulla salute.

In questo senso le piattaforme di salute digitale come Paginemediche.it hanno un ruolo di fondamentale importanza non solo nell’aiutare i medici a combattere fakenews e disinformazione, mettendo a disposizione la possibilità di aprire un blog direttamente collegato al proprio profilo personale sulla piattaforma, ma anche e soprattutto supportando il professionista nella sua capacità di continuare a essere riferimento principale sui temi salute, senza rischi di essere bypassato e – grazie a servizi di digital health come il teleconsulto – ridando grande umanizzazione al rapporto con il paziente mediato dalla tecnologia.