Le opportunità della tecnologia NFC nel marketing sanitario

Una tecnologia a basso costo, a sostegno delle eccellenze italiane dell’enogastronomia e della moda, per verificare la tracciabilità e combattere la contraffazione. Un’imprenditice vicentina, Monica Cerin, e una startup innovativa, Audens. Un’idea nata dai limiti di tecnologie precedenti come i
codici QR e i codici a barre, entrambi riproducibili e falsificabili.

Una carta d’identità digitale per i prodotti

Come dare una carta d’identità digitale a un prodotto? Come dimostrare l’unicità e l’autenticità di un prodotto? La risposta più smart l’ha trovata Audens: un microchip, chiamato Aid, che contiene un codice univoco e criptato. L’Aid può essere inserito ovunque: nella confezione del prodotto, nell’etichetta, nella carta, in un bottone. In questo modo ogni oggetto ha un suo DNA, una sua carta d’identità, ed è sempre riconoscibile. Per comunicare col prodotto, serve solo uno smartphone con tecnologia di prossimità NFC: avvicinando il telefono al luogo in cui si trova il microchip, accederemo automaticamente a un sito con tutte le informazioni. Gli ambiti di utilizzo originari di Aid sono quelli più soggetti ai rischi di contraffazione, ovvero l’enogastronomia e la moda, ma esiste anche un altro tipo di prodotto molto importante che corre lo stesso pericolo: i farmaci. Risale proprio a settembre 2017 un maxi blitz dell’Interpol in cui sono state sequestrate, in tutto il mondo, 25 milioni di confezioni di farmaci contraffatti, di cui 90 000 in Italia. Tra i farmaci più falsificati, quelli per le disfunzioni erettili. Aid può diventare quindi un sistema molto efficace per riconoscere una confezione di farmaci reale da una falsa.

Smartband salvavita e burgiardini digitali

Audens ha anche inserito il chip Aid in un braccialetto salvavita, chiamato Aid Me+, per mostrare, in caso di emergenza, una serie di informazioni vitali ai soccorritori, come il gruppo sanguigno, le allergie e le patologie croniche. La meccanica di utilizzo è sempre la stessa: il soccorritore avvicina uno smartphone dotato di tecnologia NFC al braccialetto, e riceve automaticamente tutte le informazioni, senza dover scaricare nessuna app.

La tecnologia dell’Aid può essere applicato anche sulle confezioni dei farmaci ma non solo per attestare la loro autenticità. Una casa farmaceutica giapponese è già al lavoro per applicare questa tecnologia per consentire di accedere anche a una serie di informazioni utili direttamente sul proprio smartphone, come ad esempio i testi del bugiardino. Insomma, i microchip NFC sono un significativo passo in avanti per l’Internet Of Things. Presto tutto potrà “parlare” col nostro smartphone, dandoci tutte le informazioni (e le rassicurazioni) di cui abbiamo sempre più bisogno.