Il progetto per la salute nell’Alto Vastese, elaborato dalla direzione dell’Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti, è stato presentato come caso di studio alla Luiss Business School. Inserito nel master executive in “Management della filiera della salute – Major in Pharmaceutical and Healthcare Administration (EMPHA)”, il progetto è stato analizzato per le sue innovazioni in sanità digitale e i suoi modelli di cura.
L’iniziativa ruota attorno al servizio di telemedicina, creato per fornire assistenza in aree disagiate dove è difficile garantire anche l’assistenza primaria. L’Alto Vastese, con una popolazione di oltre 12 mila abitanti prevalentemente anziani, soffre di gravi difficoltà di accesso ai servizi sanitari a causa della complessa orografia del territorio. Per rispondere a queste esigenze, la direzione strategica della Asl ha attivato gli “Ambulatori sperimentali di assistenza temporanei”, inizialmente per sei mesi, con una valutazione finale per decidere su un’eventuale estensione.
Il progetto prevede diverse azioni, ma il fulcro è l’innovazione tecnologica della telemedicina, che offre assistenza remota e virtuale. Nei nuovi ambulatori, tramite una piattaforma di comunicazione tra ospedale e territorio, si garantisce la consulenza specialistica a distanza, supportando il paziente a domicilio. Gli infermieri di comunità facilitano l’interazione a distanza tra medico e paziente, utilizzando strumenti di telemedicina per monitorare i parametri biologici e clinici.
La piattaforma permette la tracciabilità delle decisioni cliniche in formato digitale, condivise nel dossier sanitario elettronico del paziente. Al termine della fase sperimentale, l’azienda intende continuare il servizio di telemedicina nei temporanei ambulatori, collaborando con specialisti e seguendo specifici programmi di accompagnamento al paziente, per garantire un’assistenza domiciliare adeguata.
Il direttore generale della Asl, Thomas Schael, ha sottolineato l’importanza della televisita per il monitoraggio di pazienti con diagnosi già stabilite in precedenti visite in presenza. “L’utilizzo delle tecnologie digitali deve entrare nella nostra organizzazione in modo sistematico“, ha affermato Schael, “perché ci permette di avvicinare le persone ai servizi per la salute, specialmente in zone estremamente disagiate con un sistema viario complicato. La tecnologia ci aiuta a superare le distanze e la carenza di professionisti“.