Sfruttare al massimo le potenzialità dei dati e delle tecnologie digitali come l’Intelligenza Artificiale (AI) o l’High-Performance Computing (HPC) per combattere il cancro: questa la sfida alla base della European Cancer Imaging Initiative, senza dubbio uno tra i più ambiziosi progetti compresi nel piano europeo di lotta contro il cancro (EBCP).
Lanciata all’inizio del 2023 a Bruxelles, nella sede della Commissione Europea, questa nuova iniziativa permetterà la creazione, entro la fine del 2025, di un’infrastruttura transfrontaliera, interoperabile e sicura che tuteli la privacy e acceleri l’utilizzo di soluzioni innovative per accedere, utilizzare e mettere in comune le immagini mediche, garantendo nel contempo un elevato livello di etica, fiducia, sicurezza e protezione dei dati personali nel pieno rispetto dei valori e delle norme dell’Ue.
Come? Collegando risorse e banche dati, sparsi tra molti archivi e centri clinici in Europa, e assicurando così a medici, ricercatori e innovatori europei, un facile accesso a grandi quantità di dati di imaging dei tumori. Questo permetterà lo sviluppo di nuovi strumenti per la medicina personalizzata, che faranno progredire la diagnostica così come le terapie oncologiche, oltre ad agevolare la creazione di nuove serie di dati e l’interoperabilità dei dati già esistenti.
Tra i centri coinvolti anche alcune eccellenze italiane
L’iniziativa, sviluppata dalla EUropean Federation for CAncer IMages (EUCAIM) e finanziata con 18 milioni dal programma DIGITAL dell’UE, ha come hub centrale un’infrastruttura federata per i dati sulle immagini del cancro, che collegherà 21 centri clinici di 12 paesi europei, tra cui due del Cnr e l’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione “Alessandro Faedo” di Pisa.
La partecipazione alla European Cancer Imaging Initiative rappresenta un’enorme opportunità per il nostro Ateneo, sia per l’appartenenza ad un network di ricerca che consentirà di facilitare la partecipazione a ulteriori progetti, sia per la forte spinta alla ricerca clinica e traslazionale che deriva dalla disponibilità di migliaia di dati e immagini biomediche – ha commentato il professor Emanuele Neri, ordinario di Radiologia e nuovo presidente della Scuola di Medicina di Pisa.
L’obiettivo è di avere almeno 30 fornitori di dati distribuiti da 15 paesi entro la fine del progetto. Grazie a questa infrastruttura paneuropea di immagini del cancro, medici, ricercatori e innovatori avranno a disposizione una rete per l’analisi federata e distribuita dei dati di imaging del cancro, con più di 100.000 casi disponibili, inclusi tumori rari con immagini e annotazioni anonime. Le previsioni parlano della possibilità di arrivare ad implementare almeno 50 algoritmi di intelligenza artificiale, strumenti e modelli di previsione clinica.
Il percorso verso nuove soluzioni di cura è tracciato
La creazione di un’Europa della salute che possa lavorare insieme per invertire la tendenza di una patologia come il cancro, che rappresenta il 26% di tutti i decessi nei Paesi dell’Ue, è un traguardo difficile da raggiungere ma possibile, e lo sviluppo di nuovi strumenti per la condivisione e l’analisi di dati relativi all’imaging del cancro ne è la prova.
Un passo concreto all’interno di un percorso strategico definito che, a seguito del lancio ufficiale avvenuto all’inizio dell’anno, prevede il rilascio anticipato dell’EUCAIM Data Federation Framework a settembre 2023, con un proof-of-concept preliminare sulla federazione e sull’armonizzazione dei dati relativi ad almeno un tipo di cancro e a pochi casi d’uso selezionati.
A seguire, entro la fine del 2023, l’obiettivo sarà quello di completare l’analisi dei requisiti e la progettazione dell’infrastruttura, con la definizione dei meccanismi di collaborazione.
Nel 2024 la piattaforma EUCAIM sarà validata e popolata di dati, con il contemporaneo rilascio un prototipo di piattaforma federata di apprendimento e benchmarking.
Al 2025 sarà destinato il lancio di bandi aperti per la federazione di nuovi database di immagini tumorali e l’implementazione di casi d’uso clinici. Il tutto con l’obiettivo di rilasciare la versione finale della piattaforma EUCAIM entro la fine del 2025, inclusa la versione finale degli strumenti e dei servizi per i fornitori di dati e gli utenti della piattaforma.
Appuntamento quindi al 2026 per il raggiungimento della piena operatività del deposito europeo federato di dati relativi alle immagini del cancro e dal 2027 in avanti, per ogni possibile espansione.
Di fronte ad un piano così dettagliato, non resta che augurarsi che la trasformazione di ingenti insiemi di dati in soluzioni innovative per le cure oncologiche auspicata da Thierry Breton, commissario per il Mercato interno, sia davvero soltanto all’inizio.