Anteprima il 12 maggio 2018 in occasione della prima tavola rotonda internazionale
“Rehabilitation in Parkinson’s disease: current practice, technology, and innovation.”
Sono oltre 250’000 le persone affette dalla Malattia di Parkinson in Italia e quasi 10’000 sono i nuovi casi diagnosticati ogni anno nel nostro Paese. La Malattia di Parkinson, patologia neurodegenerativa a fortissimo impatto sociale, è seconda solo alla Malattia di Alzheimer per prevalenza nella popolazione nazionale. Le cure costano, annualmente, al Sistema Sanitario Nazionale circa 1,5 miliardi di euro. Numero di pazienti e costi sono, purtroppo, destinati a raddoppiare nei prossimi 15 anni a causa dell’allungamento dell’aspettativa di vita e dell’invecchiamento della popolazione.
È dedicata ai più innovativi ed efficaci metodi di riabilitazione nella Malattia di Parkinson la tavola rotonda internazionale “Rehabilitation in Parkinson’s disease: current practice, technology, and innovation” che raccoglierà a Bologna, l’11 e 12 maggio prossimi, dieci fra i massimi esperti europei in materia. L’evento è promosso da mHealth Technologies, start-up nata all’interno dell’Università di Bologna, che sviluppa e produce sistemi intelligenti indossabili per l’analisi del movimento e la riabilitazione motoria.
“La riabilitazione costituisce un elemento di estrema importanza per ridurre i disturbi e migliorare la capacità motoria del paziente con malattia di Parkinson,” commenta il Prof. Giovanni Abbruzzese, docente ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa all’Università di Genova, direttore dell’Unità di Riabilitazione e Recupero Funzionale dell’IRCCS San Martino e moderatore della tavola rotonda. “L’intervento riabilitativo deve essere ritagliato sul profilo individuale del paziente e deve essere soprattutto finalizzato agli elementi che più determinano la qualità della vita, come cammino ed equilibrio.”
In occasione della tavola rotonda internazionale, mHealth Technologies presenterà, in anteprima, un riabilitatore virtuale: Gait Tutor. Gait Tutor è un dispositivo medico, clinicamente testato, costituito da tre sensori indossabili e una applicazione che risiede su smartphone. Il sistema monitora, in tempo reale, la qualità del cammino dell’utente e lo invita, attraverso messaggi vocali, a correggere eventuali anomalie, come farebbe un terapista in carne e ossa.
“Lo scopo di Gait Tutor non è certo quello di sostituire il terapista, che, anzi, è indispensabile per una corretta gestione del protocollo riabilitativo sul dispositivo,” sottolinea Carlo Tacconi, CEO di mHealth Technologies. “Gait Tutor è, invece, pensato per aumentare l’efficacia della riabilitazione, permettendo al paziente di esercitarsi, in maniera corretta, dove e quando vuole. Il terapista può, a sua volta, beneficiare di una grande quantità di dati raccolti dal dispositivo durante l’esecuzione dell’esercizio, per valutare adeguatezza ed efficacia del protocollo.”