Le conseguenze sanitarie, sociali ed economiche della pandemia di COVID-19 ci stanno insegnando quanto sia importante conoscere la digital health per comprendere e migliorare la realtà che ci circonda.
Capire cosa sia l’Epidemiologia Digitale (in inglese Digital Epidemiology, talvolta E-epidemiology) significa capire una parte fondamentale della gestione della pandemia e quindi della situazione generale.
Qui viene offerto un punto di vista ingegneristico e non puramente medico, perché l’epidemiologia (sia tradizionale che moderna) è soprattutto analisi dei dati.
Digital Epidemiology e Digital health
Il professor Marcel Salathé (Politecnico di Losanna, già professore a Stanford), uno dei fondatori della disciplina, fornisce una interpretazione più specifica:
L’epidemiologia digitale è un’epidemiologia che utilizza dati generati al di fuori del sistema sanitario pubblico, cioè con dati che non sono stati generati con lo scopo primario di fare epidemiologia
L’epidemiologia tradizionale prevede la raccolta dei dati attraverso il rapporto paziente-medico (e più in generale il Sistema Sanitario).
Il fatto che questi dati siano stati digitalizzati ha permesso, di certo, una analisi statistica estremamente più precisa.
Tuttavia non è la digitalizzazione dei dati sanitari il cuore della faccenda.
L’epidemiologia digitale non è la mera digitalizzazione dei dati sanitari.
Essa si riferisce e si occupa di altri e nuovi dati, raccolti attraverso canali esterni al sistema medico, quali ad esempio:
- social media
- telefonia mobile
- ricerche sul web
- testi
- video
- audio
- wearable
- device connessi per il tracciamento di parametri biomedici.
È il flusso di dati a essere cambiato o, più precisamente, ad essersi ampliato a dismisura.
La Digital Epidemiology, per come la intendiamo qui, è quindi strettamente legata ad un altro concetto che unisce dati di salute e strumenti digitali: quello della Digital Health.
Salathé, quindi, pone l’accento NON sul formato dei dati (digitalizzati) ma sulla generazione (la fonte) dei medesimi.
Il fatto che l’ingegneria elettronica, con elaboratori sempre più prestanti (per esempio) oppure grazie a nuovi strumenti per la gestione dei dati di salute (e torniamo alla digital health), abbia reso estremamente più facile l’analisi epidemiologica, è solamente un aspetto della digital epidemiology.
Il vero significato della disciplina è insito nella seguente domanda: “quali nuovi flussi di dati generati al di fuori della sanità pubblica potrebbero essere sfruttati per scopi epidemiologici?“.