di , 21/02/2017

Ogni alterazione (disruption) ha bisogno di un neologismo. Il mondo della salute ne aveva bisogno, ed è #digitalhealth.

(Mi dispiace Matthew Holt – # health2con semplicemente non andava bene 🙂 )
Ma questo post non vuole discutere sulla scelta del nome, sulla sua definizione o su ciò che significa per varie persone, anche se la mia personale definizione è:

Digital Health is the human recognition of awareness that technology can actually prolong their valuable lives with their families and loved ones while moving from healthcare to just health [in a digital world].

Breve storia (ben lungi dall’essere completa)

Ho avuto l’immenso piacere di essere risucchiato in questo mondo grazie al mio caro amico Dan Kogan, che mi ha fatto conoscere Health 2.0 e in particolare il “nonno” del movimento – Matthew Holt.
Già nel 2008, avevo subito osservato i modelli di consumo, finanziati principalmente da un modello di pubblicità del Web 2.0 che semplicemente non era cresciuto in proporzione.
Poco dopo l’approvazione della legge HITECH nel 2009, ha preso piede un grande cambiamento nella fornitura di prodotti, soluzioni e servizi a e attraverso fornitori e assicurazioni poi e Pharma (aka B2B + C).

http://www.thethinkingbench.com/tag/quantified-self/

http://www.thethinkingbench.com/tag/quantified-self/

Il quantified-self è nato nello stesso periodo, nel 2007, quando Gary Wolf ne ha proposto l’uso. Ma ha cominciato a diventare una tendenza dominante non prima che Nike + e poi Fitbit entrarono in scena intorno al 2008/2009 più il sorprendente successo da 10 milioni di dollari della campagna Kickstarter di Pebble nel 2012.

Il punto di svolta è arrivato quando i geek dei dati si sono resi conto che in realtà stavamo solo cominciando a raccogliere continuamente dati generati 24 x 7.

5 importanti punti di flesso

Paul Sonnier’s Digital + Genomic Revolution

Paul Sonnier’s Digital + Genomic Revolution

Facciamola breve, ci sono 5 principali sviluppi (ce ne sono altri come il social) che hanno creato e illuminato la strada a una potenziale longevità umana:
1. Il progresso dei sensori [wearable] verso la precisione, così come la durata della batteria e l’adozione di massa a partire dal 2009 al presente
2. Gli utenti mobile hanno superato il numero di utenti del desktop già intorno al 2014
3. Il genoma umano da 1,000 dollari annunciato da Illumina a metà del 2014 che ci ha permesso di scoprire il “noi non sappiamo ciò che non sappiamo ancora” (si prevede che sia da $ 100 “presto”)
4. On-demand e potenza di elaborazione scalabile (aka #cloud) che in realtà sono cresciuti dopo il contratto CIA Amazon AWS del 2013 e ulteriormente consolidati dal Dipartimento della Difesa-Wide con autorizzazione provvisoria per tutte le regioni degli Stati Uniti nel 2014
5. Intelligenza Artificiale, mentre il termine è stato inventato nel 1956, “secondo Jack Clark di Bloomberg, il 2015 è stato un anno cruciale per l’intelligenza artificiale, con il numero di progetti software che utilizzano AI all’interno soltanto di Google, passando da un “utilizzo sporadico” nel 2012 a più di 2.700 progetti”  & Vinod Khosla che ha affermato con audacia che la tecnologia (AI) potrebbe sostituire l’80% di quello che fanno i medici (2012).

Imprenditori e Venture Capital

https://www.startuphealth.com/content/insights-2016q3

https://www.startuphealth.com/content/insights-2016q3

Parlando di finanziamenti… La storia non è completa senza gli imprenditori, che sono quelli che riconoscono, ma anche creano le tendenze in collaborazione con i venture capitalist finanziando rapidamente le potenziali interruzioni. Dati i 5 punti di flesso, non c’è da meravigliarsi perché nel 2014 il finanziamento per la Digital Health è più che raddoppiato a oltre $ 7B e ha chiuso al di sopra degli $8B per il 2016 secondo i miei amici di StartupHealth.

E, finalmente, le 3 “E”

È stato importante impostare il contesto e dare alcuni punti chiave di un settore complesso in re-making. Senza ulteriori esitazioni, quello che penso ci vorrà per rendere la #digitalhealth reale e accessibile per la nostra società sono:

Engagement
Si parla ormai da anni del coinvolgimento dei pazienti. Molti pilots, alcune storie di successo, naturalmente, ma in generale… è solo tutto un gran parlare.
La realtà è che non siamo pazienti, siamo solo esseri umani – che ad un certo punto si ammaleranno e la malattia diventerà solo una parte della nostra vita. Non è LA vita. Non che tutte le persone la pensino così, e certamente ogni individuo è diverso.
Il cambiamento del comportamento umano è ancora un mistero.
Quindi noi, i consumatori di salute, dobbiamo in realtà voler essere coinvolti nella nostra salute e la longevità. Con la possibilità di raccogliere i nostri dati e insights, ci siamo quasi, ma abbiamo ancora una lunga strada da percorrere…

Economy
Diciamola tutta, l’intero ecosistema è guidato dal pensiero a breve termine.
I governi sono sotto pressione finanziaria per sostenere e frenare la crescita delle spese sanitarie. Anche il settore privato è sotto pressione da quegli stessi governi e da Wall Street.
I modelli economici sono in completo caos con sistemi di incentivazione deboli e la mancanza di trasparenza in tutta la catena del valore. Come società, abbiamo bisogno di trovare un equilibrio economico e modelli di business adatti a questa era digitale.
Vorrei avere la risposta, ma credo che l’apertura, la trasparenza e la co-creazione siano la chiave! Ecosistemi vibranti, cross-industry e partenariati pubblico-privato stanno emergendo… lentamente…

Evidence
È la vecchia storia della gallina e dell’uovo. Mentre ci sono molti early adopters e un potente movimento cittadino di scienziati ed epatients, le masse vogliono prove che questa “roba di salute digitale” funzioni e quindi dovrebbero utilizzarla E pagare (direttamente o indirettamente). Gli operatori sanitari sono bombardati da migliaia di start-up sulla digital health e i loro dispositivi, applicazioni e piattaforme. La sanità ma anche la salute, il benessere e la nutrizione hanno davvero bisogno di evidenza clinica per emergere. Ci sono una serie di iniziative in corso in tutto il settore solo per questo. Ne saprete di più nel mio prossimo post 🙂

Articolo originariamente pubblicato in inglese da Eugene Borukhovich sul suo blog