Amazon ha deciso di porre fine alle attività di Amazon Care, nato tre anni fa come servizio di assistenza primaria per i propri dipendenti, basato su servizi di teleassistenza e servizi medici di persona.

È stato proprio il colosso Amazon ad annunciarlo nel pomeriggio di mercoledì, confermando la cessazione del servizio Amazon Care dopo il 31 dicembre. Neil Lindsay, vicepresidente senior di Amazon Health Services, ha dichiarato in una e-mail ai dipendenti che Amazon Care non era una soluzione sostenibile e a lungo termine per i clienti aziendali.

Le motivazioni in una e-mail di Neil Lindsay

Nella mail Lindsay continua sostenendo che, durante la gestione del servizio Amazon Care, l’azienda ha “raccolto e ascoltato i numerosi feedback” dei clienti aziendali e dei loro dipendenti e ha incrementato il servizio per migliorare continuamente l’esperienza dei clienti.

“Non è stata una decisione presa alla leggera ma è diventata chiara solo dopo molti mesi di attente valutazioni. Il servizio di Amazon Care è stato apprezzato dai nostri iscritti sotto molti aspetti; tuttavia, l’offerta non era del tutto completa per una buona parte di clienti aziendali ai quali ci rivolgiamo e, inoltre, è una soluzione che a lungo termine non avrebbe funzionato”, ha dichiarato.

Lindsay ha dichiarato che il lavoro svolto dall’azienda nello sviluppo di Amazon Care ha approfondito la comprensione di “ciò che è necessario a lungo termine per fornire soluzioni sanitarie significative per le aziende e i singoli clienti”.

“Credo che l’industria della salute sia matura per essere reinventata e che i nostri sforzi per contribuire a migliorare l’esperienza della cura possano avere un impatto davvero positivo sulla qualità della vita e sugli outcome di cura. Tuttavia, nessuna di queste ragioni rende questa decisione più facile per i team che hanno contribuito a costruire Amazon Care, o per i clienti che il nostro team Care serve”, ha scritto.

La decisione di cessare le attività di Amazon Care comporterà probabilmente il licenziamento di alcuni dipendenti. Nell’e-mail inviata ai dipendenti, Lindsay ha affermato che molti dipendenti di Amazon Care avranno l’opportunità di entrare a far parte di altri settori dell’organizzazione dei servizi sanitari o di altri team di Amazon. “Supporteremo anche i dipendenti che cercano ruoli al di fuori dell’azienda”, ha detto.

Amazon Care: la storia in breve

Amazon Care rappresenta una pietra miliare degli sforzi fatti dall’azienda per espandere la propria impronta anche nel settore sanitario. Nel 2019, nella regione di Seattle, l’azienda ha sperimentato diversi servizi virtuali di cure urgenti e di assistenza primaria con i dipendenti Amazon e le loro famiglie.

Da allora Amazon Care si è espansa rapidamente con servizi di teleassistenza disponibili in tutti i 50 Stati e servizi di persona in almeno sette città, tra cui Dallas, Washington e Baltimora. Nell’ambito delle sue ambizioni nel settore sanitario, Amazon si è poi concentrata sul potenziamento delle partnership con i datori di lavoro e ha acquisito altre aziende come clienti, tra cui Silicon Labs, TrueBlue, Whole Foods Market, Precor (un’azienda di attrezzature per il fitness con sede a Washington che è stata acquisita da Peloton) e Hilton.

L’azienda era in procinto di espandere rapidamente il suo modello di assistenza ibrida a più di 20 città nel 2022, tra cui le grandi aree metropolitane di San Francisco, Miami, Chicago e New York City.

Solo una settimana fa, Amazon annunciava un accordo con One Medical del valore di 3,9 miliardi di dollari, che pare non essere ancora stato autorizzato.

Che sia questo uno dei motivi della chiusura di Amazon Care? Con questa mossa, infatti, l’antitrust potrebbe approvare più facilmente l’accordo vista la non sovrapposizione tra le due aziende nel settore della teleassistenza.

Intanto a Wall Street, questo viene definito un cambio di direzione, piuttosto che una ritirata da parte del colosso delle vendite online. Nel futuro di Amazon potrebbero esserci partnership per la fornitura di servizi sanitari già sviluppati e immessi sul mercato, piuttosto che lo sviluppo di una rete di servizi propria.

Non ci resta che attendere la prossima mossa.