di , 11/10/2018

ComfTech è una giovane iniziativa imprenditoriale che dimostra di come la tecnologia si possa perfettamente integrare con oggetti di uso quotidiano come gli abiti che indossiamo

I suoi prodotti sono un ottimo esempio di cosa siano i dispositivi indossabili (wearables) e le loro potenzialità, tanto che recentemente ComfTech ha ottenuto un importante finanziamento da Principia SGR.

Uno degli ambiti della digital health che sta registrando una vera e propria proliferazione di nuove iniziative imprenditoriali è quello relativo ai wearables, i dispositivi indossabili che attraverso differenti tipi di sensori sono in grado di monitorare i parametri vitali di una persona e che hanno conosciuto una notevole diffusione (e notorietà) attraverso il loro impiego soprattutto in ambito wellness. Roberto Ascione, CEO di Healthware International, nel suo ultimo libro intitolato “Il Futuro della Salute” ha reso noto che secondo Forbes, il noto business magazine, questo segmento di mercato nel 2016 valeva 12 miliardi di Euro, ma è fuori di dubbio che il suo valore ad oggi è già cresciuto e continuerà a crescere anche negli anni a venire.

L’evoluzione positiva che sta caratterizzando il mercato dei wearables, sta continuando a favorire la nascita di startup ed idee imprenditoriali che rispondono a bisogni sempre più specifici e di nicchia. Accanto a ciò, si sta anche osservando una sempre maggiore “duplicazione” delle mission d’impresa, vale a dire l’ingresso nel mercato di un numero sempre crescente di iniziative del tutto simili ad altre già disponibili presso il pubblico, senza alcuna ulteriore innovazione o con funzioni aggiuntive considerate comunque di scarso valore dai potenziali utilizzatori/utenti. Tale tendenza rende sempre più difficile individuare le startup operanti in questo segmento che possono essere meritevoli di attenzione.

Fra le iniziative più interessanti che operano in questo segmento rientra sicuramente ComfTech(acronimo di Comfortable Technology) di Monza, una realtà che ha oramai superato la fase distartup in quanto è stata fondata nel 2010 come evoluzione di un progetto ideato presso l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale “A. Manzoni” di Lecco dedicato al miglioramento di vita dei bambini prematuri.

L’oggetto della produzione di ComfTech sono indumenti realizzati secondo una modalità che la stessa azienda definisce Wearable Biomedical System (WBS): in pratica si tratta di capi di abbigliamento con dei sensori integrati nel tessuto in grado monitorare e raccogliere una vasta gamma di dati biometrici e parametri vitali che vengono poi trasmessi via wireless a diversi dispositivi. Qui i dati vengono elaborati per essere analizzati, così da potere eventualmente prevenire l’insorgere di alcune patologie o segnalare la presenza di fattori di rischio (soprattutto di quelli asintomatici). Data la mission originaria del progetto, ComfTech dapprima si è specializzata negli indumenti per neonati o per i nati prematuri, ma in seguito ha allargato la gamma di prodotti, sfruttando l’esperienza accumulata in ambito clinico per poter offrire delle soluzioni anche in altre fasce di età.

In particolare, ComfTech ha avviato la realizzazione di indumenti dedicati al wellness, vale a dire rivolti a tutti coloro che vogliono fare esercizio fisico e tenere sotto controllo i propri parametri medico-prestazionali, tanto che applicazioni specifiche sono state realizzate per piloti della Formula 1, calciatori professionisti e per atleti impegnati in altri sport estremi e di squadra. Inoltre, l’azienda sta realizzando una serie di indumenti dedicati agli adulti e agli anziani sia per l’utilizzo quotidiano che in ambito ospedaliero e clinico. Per tutte le linee di abbigliamento è utilizzata la medesima tecnologia affiancata da specifiche applicazioni mobile in grado di fornire tutta una serie statistiche in tempo reale disponibili non solo all’utilizzatore ma anche, all’occorrenza, ai familiari e ai caregiver.

La bontà del business model e delle realizzazioni di ComfTech è testimoniata non solo da numerosi riconoscimenti che questa iniziativa tecnologica ha ricevuto nel corso degli anni (come ad esempio il Primo Premio “Filarete Investments” per le Life Science, o l’essere una delle ottostartup europee che hanno partecipano al programma di azione Health and Wellbeing degli Eit Ict Labs (European Institute of Innovation and Technology di Trento) promosso dall’Unione Europea), ma anche dall’ammontare dei finanziamenti ricevuti. Solo per citare quello più recente, la scorsa estate ComfTech ha ottenuto ben sette milioni di finanziamento dal Fondo Principia III – Health di Principia SGR, per mezzo del quale la società avvierà un piano di sviluppo quinquennale di sviluppo finalizzato alla commercializzazione dei propri prodotti nei principali paesi europei e successivamente in America.

Articolo pubblicato originariamente su miopharmablog.it