La pandemia in corso ha fondamentalmente costretto operatori sanitari e pazienti ad avere a che fare con strumenti digitali di comunicazione.
Che si tratti di una visita di controllo o specialistica, poco importa. Le nuove tecnologie sono state adottate in larga scala e non si può tornare indietro.
Gli psicologi e psicoterapeuti, però, si chiedono se la loro pratica debba restare virtuale o meno. La cura della Salute Mentale, infatti, per definizione, ha una forte dimensione emotiva. Può essere garantita on line?
Secondo il team di ricerca dell’Università di Memphis è possibile. La dottoressa Ashley Batastini e i suoi colleghi, infatti, hanno pubblicato uno studio meta-analitico che ha confrontato gli interventi clinici e le valutazioni effettuate tramite videoconferenza con quelli effettuati di persona.
Nel complesso, hanno trovato che gli interventi in persona e quelli virtuali hanno prodotto risultati simili. Restano comunque alcuni dubbi vista la mancanza di letteratura sulla tele-psicologia.
Quello che sappiamo è certamente promettente, ma abbiamo bisogno di studi scientifici più rigorosi e una migliore comprensione di ciò che funziona e per chi.
Ashley Batastini, PhD, assistente professore nel Dipartimento di Counseling, Psicologia Educativa e Ricerca all’Università di Memphis
Cruciale per il successo degli interventi o delle valutazioni virtuali, è sicuramente l’accesso di tutti i pazienti ad internet e a stanze virtuali private, che garantiscano la privacy e la sicurezza degli utenti.
Unobravo
Tramite un questionario on line, il sistema di Unobravo aiuta a trovare lo psicologo perfetto per le esigenze ed il carattere dell’utente.
Abbiamo intervistato la CEO di unobravo, Danila De Stefano, lo scorso gennaio. Leggi l’intervista qui.
Il servizio è disponibile sia per l’Italia che per gli italiani residenti all’estero. Le sedute si effettuano in video chiamata e il contatto tra terapeuta e paziente avviene anche via email e/o chat.
Il team di Unobravo è composto da psicologi e psicoterapeuti qualificati, iscritti all’Ordine degli Psicologi di varie regioni italiane e alcuni anche con pratica all’estero.
Per legge e policy del servizio, alcune categorie di utenti non possono usufruire dei loro servizi: minorenni, persone in situazione di emergenza o che necessitano di cure psichiatriche urgenti, con pensieri suicidi, o che hanno necessità di seguire una terapia per ordine del tribunale. Ovviamente, per accedere ai servizi bisogna avere un pc, tablet o smartphone connesso ad internet.
Gli Psicologi Online
Nato come progetto di supporto psicologico gratuito durante l’emergenza Covid-19, Gli Psicologi Online (GPO) si dedica anche all’attività professionale continuativa.
La startup, fondata da Mauro Orso, startupper e influencer manager, insieme con il dott. Mattia Cis, responsabile scientifico del progetto e Giovanni Benedetti di shots.it, che ha messo a punto la piattaforma web, ha avuto il sostegno di imprenditori e influencer come Cristina Fogazzi – L’Estetista Cinica, Paolo Stella e Cathy la Torre.
Fino ad oggi la piattaforma ha offerto quasi 5mila colloqui video o audio con gli oltre 200 psicoterapeuti che aderiscono al network riconosciuto dall’Ordine degli psicologi.
Vengono garantiti due appuntamenti gratuiti a persona per qualsiasi questione legata alla pandemia, e chiunque ne abbia bisogno può accedere e richiedere un consulto psicologico professionale.
GPO seleziona solo professionisti esperti ed iscritti all’Albo. L’utente può scegliere autonomamente il suo terapeuta sulla base degli ambiti di intervento, le sue preferenze orarie, e il suo percorso personale.
Con te all’estero
Con te all’estero offre servizi di consulenza psicologica in italiano per i residenti all’estero.
L’utente deve compilare un form per richiedere l’appuntamento, entro 2-3 giorni riceve una risposta via mail o WhatsApp per fissare la data del primo colloquio gratuito. Le sedute vengono gestite tramite Skype, valutata la piattaforma migliore in termini di privacy e riservatezza.
Il team è formato da professionisti psicologi e psicoterapeuti, affiancati da creativi e comunicatori, guidati dalle co-founder Sara Fornari e Claudia Terranova.
Le persone minorenni non possono accedere ai servizi offerti.
La piattaforma è stata aperta anche agli italiani residenti nel Paese: Con te in Italia.