Due innovative soluzioni sviluppate in Italia e Cina per sostenere i malati di Alzheimer nella loro vita quotidiana
Ogni anno, ci sono 9,9 milioni di nuovi malati di Alzheimer. Una volta che si viene colpiti da questa celebre patologia neurodegenerativa, si perde pian piano la memoria e la vita quotidiana diventa ogni giorno più difficile. Anche se non si può sconfiggere l’Alzheimer, c’è un grandissimo interesse verso innovazioni che possono trasformare il modo in cui lo si vive.
Italia Longeva, un network tutto italiano creato dal Ministero della Salute, dalla Regione Marche e dall’IRCCS INRCA, si è affidato alla costola italiana della multinazionale pubblicitaria Young & Rubicam per sviluppare un chatbot, un assistente personale elettronico che ricordasse al malato nelle fasi iniziali dell’Alzheimer informazioni essenziali come i nomi dei parenti, le medicine da prendere e come ritrovare la strada di casa.
L’idea alla base?
Quando l’Alzheimer ti colpisce, nessuno può aiutarti a ricordare la tua vita. Nessuno tranne te. Con Chat Yourself il malato di Alzheimer può vivere l’esperienza di chiedere a lui stesso, al sé stesso del passato, tutte le informazioni di cui ha bisogno in quel momento, informazioni che ha dimenticato a causa della malattia.
Chat Yourself
Il paziente può comunicare col bot tramite la chat di Facebook. Chat Yourself riceve direttamente le informazioni dal profilo Facebook dell’utente e dal suo smartphone per dare informazioni vitali 24 ore su 24. Inoltre le notifiche push aiutano il paziente anche senza una sua interazione, ricordandogli appuntamenti e scandendo i ritmi della vita, segnalando l’ora di pranzo e di cena, quando prendere le medicine e quando andare a dormire.
Il chatbot è stato realizzato in oltre 1238 ore di ricerca e sviluppo, e col supporto di psicologi specializzati è stato addestrato a rispondere a ogni possibile bisogno del paziente in tempo reale e ovunque ci si trovi.
Chat yourself ridà indipendenza ai malati e alle loro famiglie, soprattutto nelle prime fasi dopo la diagnosi. Grazie a questo chatbot il malato di Alzheimer sconfiggere la paura di uscire di casa, fare domande senza vergognarsi, e riconquistare la propria routine. Il progetto ha ricevuto ben 6 Leoni al Festival internazionale della creatività di Cannes 2017, di cui uno di Bronzo nella categoria Healthcare.
La Cina in prima linea
Anche la Cina, però, è in prima linea nell’affrontare il problema dell’Alzheimer, con ben 9 milioni di abitanti colpiti. E così Baidu, il principale motore di ricerca cinese, ha collaborato con l’agenzia di marketing F5 e con l’organizzazione cinese per lo studio dell’Alzheimer e ha realizzato degli occhiali provvisti di una vera e propria intelligenza artificiale.
Gli AI Glasses di Baidu, dotati di fotocamera, sensore infrarossi e microfono, sono collegati a una piattaforma di cloud computing e a un network di deep learning per il riconoscimento facciale e vocale, con precisione del 99,7%. Quando gli occhiali inquadrano un volto o captano una voce, riconoscono a chi appartiene e lo “dicono” al malato di Alzheimer tramite un piccolo speaker.
La campagna, intitolata Know You Again, ha avuto anch’essa successo a Cannes, ma meno di quella italiana, vincendo 3 Leoni di cui uno d’Argento nella categoria Healthcare.