Kronos DNA, Next Capodarco e Pedius sono i vincitori della seconda edizione di Merck for Health

120 iscritti, 17 team, 32 mentor, 11 speaker sono i numeri della due giorni di lavoro e formazione per costruire il futuro digitale dell’healthcare
Merck si conferma promotrice di iniziative volte a favorire l’applicazione delle nuove tecnologie al mondo della salute

Roma, 6 novembre 2017 – Kronos DNA, Next Capodarco e Pedius sono i vincitori della seconda edizione di Merck for Health, l’hackathon dedicato all’healthcare e all’innovazione tecnologica, promosso da Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, in collaborazione con HealthwareLabs e Digital Magics HealthTech.

Sono stati 17 i team che, suddivisi in start up già formate e in gruppi eterogenei costituiti in loco, hanno lavorato negli spazi del Caffè Letterario di Roma per ideare e sviluppare progetti innovativi, rispondendo così alle sfide lanciate dall’azienda nelle seguenti aree: Comunicazione medico-paziente, Ottimizzazione dell’assistenza dei pazienti in trattamento con ormone della crescita, Miglioramento dell’esperienza durante i trattamenti per l’infertilità, Supporto pratico nella quotidianità dei pazienti con sclerosi multipla, Approccio multidisciplinare nella gestione del paziente oncologico.

Valentino Megale, Co-Founder di TOMMI, Giovanni De Caro, CEO di Volano, Luca La Mesa, Ambassador di SingularityU, Roberto Ascione, CEO di Healthware International, Nicola Mattina Co-Founder di Stamplay sono stati solo alcuni dei mentor e degli speaker che durante le due giornate dell’hackathon hanno supportato i team e condiviso la loro esperienza e visione sull’innovazione digitale nel mondo salute.

Le proposte pervenute dai team partecipanti sono state valutate da una giuria di esperti costituita da Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia, Giorgio Pinci, Direttore Commercial Operations Biopharma di Merck in Italia, Munya Chivasa, Innovation Manager di Merck in Germania, Henry Zubaida di Merck Ventures in Olanda e Roberto Ascione.

Al primo posto si è classificata la start up KronosDNA che ha presentato un innovativo kit digitale che consente di avere una diagnosi completa dell’infertilità genetica della coppia. Il team è stato premiato con un grant del valore di 5.000 euro e l’opportunità di partecipare al Festival dell’Innovazione (Dubai, dal 20 al 26 novembre 2017) e a un programma di accelerazione/incubazione.

I secondi classificati sono stati Next Capodarco e Pedius a cui è stata data la possibilità di volare a Berlino per partecipare alla Frontiers Health Conference 2017 (16 e 17 Novembre) e l’opportunità di prendere parte a un programma di accelerazione/incubazione.
Next Capodarco ha presentato una piattaforma digitale con un sistema integrato di gamification che permette una continua interazione tra i piccoli pazienti con deficit di ormone della crescita, i loro caregiver e gli operatori sanitari protagonisti coinvolti nel processo di cura.
Pedius ha presentato il progetto Louise, un sistema di comunicazione digitale veloce e accessibile che riconosce la voce del paziente e gli permette di gestire da remoto e rapidamente le problematiche e le necessità quotidiane che si trova ad affrontare nel suo cammino di cura.
La giuria ha inoltre riservato una menzione speciale alla Start Up Second Opinion la quale ha presentato un’applicazione mobile che attraverso un motore di ricerca consente di ottenere informazioni personalizzate e affidabili riguardo i sintomi della patologia.

I miei migliori complimenti a tutti i team che hanno partecipato a questa seconda edizione di Merck for Health. Anche quest’anno siamo estremamente soddisfatti delle proposte che ci sono state presentate – spiega Antonio Messina. La qualità di questi progetti conferma come le intuizioni e la creatività delle nuove generazioni possano costituire una fonte di idee preziose anche in un settore complesso come quello dell’Healthcare. Siamo pienamente convinti che l’approccio dell’open innovation nell’ambito delle tecnologie digitali per la salute consenta di produrre risposte innovative ed originali ai bisogni non ancora soddisfatti dei pazienti e delle persone che li supportano, facendo così una reale differenza nelle loro vite.