Tra acquisizioni, nuove regolamentazioni e sfide a colpi di fatturato, il 2018 delle imprese healthcare si prospetta ricco di impegni.
È quanto emerge dall’ultimo Global Outlook sui sistemi sanitari pubblicato da Deloitte. Ma a decretare il successo del lavoro che le imprese del comparto svolgeranno nel corso dell’anno sarà la capacità di puntare il piede sull’acceleratore dell’innovazione tecnologica.
Un settore sotto pressione
Secondo il report, a gravare sulle attività delle imprese, sia pubbliche che private, saranno cinque grandi temi:
- tra il 2017 e il 2021 la spesa complessiva per l’healthcare sarà destinata a crescere del 4,3% l’anno. Il tasso di incremento era dell’1,3% nel periodo 2012-2016.
- La spesa pro capite continuerà a presentare forti disparità a seconda della diversa area geografica presa in considerazione: dagli 11.356 dollari degli Usa ai 53 del Pakistan nel 2021.
- L’aspettativa di vita passerà dai 73 anni del 2016 ai 74,1 del 2021.
- La maggior parte dei Paesi ha fatto importanti progressi nel contrasto alle malattie trasmissibili, migliorando la qualità della vita, le condizioni igieniche, investendo su vaccinazioni e accesso alle cure. Allo stesso tempo, però, i processi di urbanizzazione, la vita sedentaria e l’aumento dei livelli di obesità stanno portando a un incremento delle malattie croniche. Nel 2040, ad esempio, le persone malate di diabete saranno 642 milioni, oggi sono 415 milioni.
- Nel 2017, infine, circa 50 milioni di persone erano affette da demenza, un dato destinato a raddoppiare nei prossimi 20 anni.
Ridurre costi, favorire l’accesso alle cure, migliorare l’assistenza. Questi gli obiettivi da raggiungere. Come? Puntando su innovazione e tecnologie per un’assistenza “smart”.
Lo stato dell’arte
La spesa sanitaria mondiale si prepara a raggiungere, entro il 2020, gli 8,7 trilioni di dollari. A sostenere l’incremento sono fattori diversi, dall’aumento del costo del lavoro all’allungamento dell’aspettativa di vita, dalla crescita dei mercati emergenti ai trattamenti avanzati. Uno scenario insostenibile che trova nello sviluppo delle nuove tecnologie un alleato strategico, capace di trasformare il settore radicalmente, rendendolo meno caro, più efficace e più accessibile. Robot, intelligenza artificiale, stampa 3D, biologia sintetica, data e analytics sono i pilastri su cui poggia la rivoluzione dei sistemi sanitari, sempre più orientati all’approccio “smart” e a una logica basata sul valore e non più sul volume. Un processo che oggi è ancora agli inizi ma che si delinea come il prossimo futuro dell’healthcare.
Le sfide dell’assistenza sanitaria “smart”
Ma cosa si intende per “smart healthcare”? Il “Global Health Care Outlook 2018” di Deloitte racchiude in queste caratteristiche la risposta: adeguata assistenza sanitaria erogata nel momento e nel luogo giusto, ricorso alla tecnologia per diagnosticare/trattare/curare, uso efficace ed efficiente delle informazioni da parte degli stakeholder, dati relativi ai pazienti centralizzati ma protetti e di facile accesso, competenze, ruolo attivo dei pazienti, nuovi modelli con un buon rapporto costo/efficacia per portare l’assistenza sanitaria in luoghi e a persone ancora non raggiunti, più efficienza e riduzione degli scarti.
Le tecnologie “disruptive”
Nei prossimi anni la portata dirompente delle tecnologie impatterà fortemente sul settore. In particolare, queste le innovazioni da tenere d’occhio nel prossimo futuro:
- Biologia sintetica: si tratta di un ramo interdisciplinare che fa dialogare biologia e ingegneria. Con la genomica, la proteomica e la possibilità di creare il DNA sta facendo importanti passi avanti, con applicazioni rilevanti per le scienze della vita soprattutto considerando le possibili combinazioni con il calcolo cognitivo e l’intelligenza artificiale.
- Stampa 3D e nanotecnologie: una volta compresa la sequenza del DNA, è stato possibile stampare del tessuto. Grazie alle nanotecnologie, gli innovatori possono sviluppare globuli bianchi ad hoc per attaccare le cellule tumorali a livello molecolare.
- Diagnostica complementare: se abbinata a terapie mirate, aiuta i medici a individuare già dalla prima volta il trattamento più indicato per la cura del paziente.
- Biosensori e tracker: aiutano pazienti e medici a monitorare meglio alcuni aspetti della salute, con effetti benefici sia sulle cure che sulla prevenzione.
Nel processo di ridefinizione dell’healthcare assumono una nuova veste anche gli ospedali. Ancora una volta è l’impatto delle tecnologie a guidare la trasformazione: dall’intelligenza artificiale alla robotica, dalla stampa 3D a portable e wearable device, il volto delle strutture sanitarie si prepara ad assumere una nuova veste. Centrale, in questo processo, il ruolo attivo del paziente, chiamato a dialogare costantemente con i medici anche da remoto.