di , 15/01/2020

Soluzioni digitali, trend di investimento e la centralità della Persona.

Goethe scriveva:

Non basta sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere, si deve anche fare.

L’invito dello scrittore tedesco ci richiama a riflettere sull’orizzonte del 2020, che si presenta nella sua concretezza, e che, con altrettanta concretezza, ci pone davanti alle nostre responsabilità, in quanto comunità e in quanto singoli esseri umani.

Le dinamiche di mercato

Ebbene, parlando di health innovation, se il 2019 si è dimostrato molto promettente, registrando dati molto positivi per la digital health, il 2020 dovrebbe testimoniare l’implementazione di molte nuove opportunità e il loro impatto sui sistemi sanitari. Un giro di investimenti del valore di 14 miliardi $ e più di 700 contratti si sono registrati nell’anno appena concluso[1] e i trend prevedono che il mercato digital health, valutato 86,4 miliardi $ nel 2018, crescerá all’incirca del 30% dal 2019 al 2025, in termini di tasso annuo di crescita composto[2].

Le startup di settore vantano grande interesse da parte degli investitori, che hanno destinato loro circa 15 miliardi $ solo nell’ultimo anno, 33% in più rispetto a quello precedente[3]. A dimostrazione della rilevanza di queste dinamiche, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato delle linee guida per l’implementazione della digital health da parte dei sistemi sanitari nazionali[4].

Le terapie digitali

Il 2019 ha rappresentato un anno significativo anche per le terapie digitali (digital therapeutics, DTx), trattamenti validati clinicamente per la cura di numerose patologie, basati sull’uso di software, o soluzioni guidate dal software, combinate a dispositivi hardware e terapie mediche tradizionali, come i farmaci. Il mercato globale delle DTx dovrebbe raggiungere i 9 miliardi di dollari entro il 2025[5] con più di 170 aziende impegnate nello sviluppo e nella produzione di tali soluzioni[6].

Un ruolo rilevante di propulsione, coordinamento e informazione in tale ambito è rivestito dalla Digital Therapeutics Alliance (DTA), un’associazione internazionale non-profit, nata nel 2017, che riunisce i principali attori impegnati nelle terapie digitali per definire strategie volte a incoraggiarne l’integrazione all’interno dei sistemi sanitari.
Durante l’anno appena concluso la DTA ha rilasciato un codice etico per l’utilizzo delle DTx nonché una formale raccolta di best practice come guida a una corretta implementazione delle soluzioni digitali[7].

Sanitá digitale. L’esempio della Germania

Va accolta con entusiasmo la scelta del Parlamento tedesco che, nel novembre 2019, ha approvato una legge[8] (DVG) che introduce nel sistema sanitario molti capisaldi della sanità digitale, dalla possibilità di prescrivere un’app ai pazienti al teleconsulto, all’obbligo di un’infrastruttura sicura per i dati digitali. Che sia di esempio per altri Paesi Ue.

La digital health nel continente asiatico

La digital health suscita grande interesse anche nel continente asiatico, fortemente attivo in tema di investimenti, che potrebbero incoraggiare, gradualmente, un certo processo di democratizzazione della salute. L’onda della digital health va bel oltre la robusta Cina, impattando anche sul Nord e sul Sud-Est asiatico[9].

Benessere e care delivery

Il processo di trasformazione digitale in corso ha disvelato nel 2019 delle scintille di futuro, che certamente ci hanno affascinato. E’ ragionevole confidare negli anni a venire, ponendo al centro del concetto di Salute i temi della prevenzione e della diagnosi precoce. Interoperabilità dei dati e intelligenza artificiale potranno fare la differenza, se supportate da piattaforme aperte e sicure. La Salute verrà sempre più correlata al concetto di Benessere, in cui comunità (reali e virtuali) ed ecosistemi di attori strategici saranno integrati, ponendo al centro la Persona ed essendo valutati sulla qualità dell’assistenza (care delivery). Andiamo avanti!