La seconda edizione del PDHA, organizzato dalla Digital Health Academy con 43 associazioni dei pazienti e il contributo incondizionato ma appassionato di Fondazione MSD, è stata anche l’occasione per interrogarci sul concetto di umanesimo digitale e tecnologico.
In molti abbiamo messo in discussione lo stereotipo che le tecnologie si associno a spersonalizzazione e disumanizzazione.
Ma è il punto di vista di noi entusiasti digitali o è condiviso anche da chi vive con una malattia e ha quindi bisogno di vicinanza, comprensione e complicità?
Abbiamo quindi chiesto alle 43 associazioni dei pazienti della giuria del PDHA di raccontarci quanto è umana la tecnologia.
L’indagine, condotta tra luglio e settembre 2019, ha coinvolto 925 persone, il 75% donne e il 25% uomini, con una età compresa tra i 18 e 75 anni.
Abbiamo pensato di raccontare i risultati principali insieme a frasi esemplari di scienziati, scrittori, pensatori. Il risultato è un manifesto per l’umanesimo digitale articolato in cinque dimensioni chiave.