Partiamo dalla definizione di NFT. Come suggerisce Wikipedia:
Un non-fungible token (NFT, in italiano gettone non fungibile o gettone non riproducibile) è un tipo speciale di gettone crittografico che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità scritto su catena di blocchi di un bene unico (digitale o fisico); i gettoni non fungibili non sono quindi reciprocamente intercambiabili. Ciò è in contrasto con le criptovalute, come Bitcoin e molti gettoni di rete o di utilità, che sono per loro stessa natura fungibili.
Per dirla in termini meno tecnici e comprensibili ai più: NFT indica qualcosa di digitale, che è unico e non può essere sostituito con qualcos’altro.
Il file digitale può essere copiato N volte, e questo include anche le opere d’arte incluse negli NFT.
Ma gli NFT sono progettati per darti qualcosa che non può essere copiato: la proprietà dell’opera (anche se l’artista può ancora mantenere il copyright e i diritti di riproduzione, proprio come con le opere d’arte fisiche). Per metterla in termini di collezionismo d’arte fisica: chiunque può comprare una stampa di Monet. Ma solo una persona può possedere l’originale.
Il caso Achille Lauro
Teatro Arcimboldi di Milano. 7 Dicembre 2021. Achille Lauro sale sul palco indossando degli elettrodi, grazie ai quali verrà creato un tracciato cardico delle sue emozioni.
Quel tracciato cardiaco è diventato un opera d’arte digitale. Venduta all’asta come NFT su cripto.com per 100mila euro devoluti al reparto di cardiochirurgia infantile del Policlinico San Donato di Milano.
[…] l’innovazione è così: “Solitaria, silenziosa, paziente. Non le importa del consenso, non le importa che le si dia ragione, lei sa di averne e attende. All’improvviso divampa. Travolge senza distinzioni. Il futuro prima si fa e poi si racconta. È lui a doversi compiere e noi ad avere il coraggio di farci contaminare… Abbiamo compiuto qualcosa di incredibile, per primi al mondo abbiamo generato un NFT di un’opera d’arte digitale nata dalle emozioni di un cantante. […] Gli NFT sono stati mintati in diretta e venduti su Cripto.com. […] Volevamo solo mostrarvi un po’ di futuro. Un futuro in cui la tecnologia deve smetterla di spaventarvi e deve iniziare a farvi (…) innamorare della vita, di voi, degli altri e del domani.
Abbiamo usato la tecnologia per prendere virtualmente il cuore di Lauro, darlo a tutte le persone che lo amano e fare in modo che tutto ciò potesse permettere ai cuori di tanti bimbi di battere ancora. Se mi chiedete cos’è l’innovazione vi rispondo che è esattamente questo: Poesia e Umanità. Quella che stiamo perdendo noi esseri umani…”.Gian Luca Comandini, You & Web
Che impatto ha tutto questo sulla Salute?
L’utilizzo degli NFT in ambito salute non è ancora diffuso, tuttavia, con l’evoluzione del mercato, potremmo assistere ad applicazioni nella produzione, logistica e supply chain, con focus anche sul trasferimento e la gestione dei dati dei pazienti e potenzialmente le fusioni e acquisizioni (M&A) di aziende farmaceutiche e tecnologiche.
Produzione, logistica e supply chain
L’uso di NFT e blockchain può risultare utile nella lotta contro la contraffazione farmaceutica, semplificando il processo di autenticazione.
Infatti, ogni lotto di prodotto e unità di stoccaggio (SKU) potrebbe avere il proprio identificatore NFT.
Le parti interessate, inoltre, potrebbero essere in grado di tracciare il loro prodotto e affrontare qualsiasi problema in modo più accurato ed efficiente.
Gestione dei dati dei pazienti
Il sistema di archiviazione sanitaria, come lo conosciamo oggi, sembra essere davvero un ostacolo al potere decisionale dei pazienti rispetto ai dati personali condivisi nella cartella clinica.
Con l’AI e i big data che diventano sempre più vitali, i dati sanitari sensibili o le informazioni genetiche sono una merce di grande valore – e spesso possono essere comprati, venduti o scambiati senza che una persona lo sappia o ne abbia il consenso.
In una recente pubblicazione sulla rivista Science, i ricercatori suggeriscono che gli NFT potrebbero aiutare i pazienti a migliorare il controllo sulle loro informazioni sanitarie personali.
I contratti digitali NFT potrebbero fornire ai pazienti l’opportunità di specificare chi può accedere alle loro informazioni sanitarie personali e di tracciarne la condivisione.
Gli NFT hanno il potenziale per risolvere questi vari problemi – restituendo il potere delle cartelle cliniche al paziente e semplificando l’esperienza sanitaria.
Pensate a cosa potrebbe accadere se i medici di base potessero scambiare aggiornamenti in tempo reale con altri specialisti.
I pazienti potrebbero accedere ai risultati dei test clinici non appena disponibili, e alle loro complicate (e molte volte disparate) storie mediche in modo facile e immediato, senza dover ripetere la propria storia a un medico dopo l’altro. Con gli NFT, tutte queste informazioni sensibili esisterebbero in un solo posto – una sorta di “passaporto” medico del paziente.
Donazioni di sangue
Proprio come la storia e i dati sanitari unici di un paziente, gli NFT possono essere utilizzati per il monitoraggio e la gestione delle donazioni di sangue.
Il donatore di sangue riceve un token unico che viene poi tracciato in tutto il sistema. Dal momento in cui il sangue viene prelevato al suo viaggio verso la banca del sangue e al suo eventuale destinatario, gli NFT possono essere parte integrante del processo di tracciamento. La tecnologia può anche essere usata per registrarlo in una “banca del sangue” digitale, dove la domanda di specifici tipi di sangue può essere tracciata tramite un sistema blockchain e distribuita dove è più richiesto.
Fusioni e Acquisizioni (M&A)
La proprietà e i dettagli della società possono essere conservati come NFT a scopo di autenticazione, e il passaggio dei titoli azionari può anche essere tracciato utilizzando gli NFT, il che faciliterà i processi di regolamentazione.
Le incognite dell’utilizzo degli NFT
Le incognite che circondano l’integrità dei dati e l’impatto ambientale della tecnologia blockchain, rendono prematura qualsiasi affermazione generale sull’influenza degli NFT in ambito salute.
Gli NFT sono, infatti, ancora vulnerabili per delle falle nella sicurezza dei dati, e molte le dispute sui diritti di proprietà intellettuale.
Inoltre, la loro complessità può impedire al cittadino medio di capitalizzare il loro potenziale.