di , 27/04/2022

Avrà luogo il 28 aprile la seduta della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano con all’ordine del giorno (fra gli altri punti) la prevista emissione di due pareri necessari per dare avvio all’aggiornamento del Fascicolo Sanitario Elettronico.  

Il primo parere dovrà essere emesso sul decreto interministeriale di assegnazione di risorse territorializzabili riconducibili all’Adozione e utilizzo FSE da parte delle Regioni nell’ambito dell’investimento PNRR, mentre il secondo sullo schema di decreto del Ministro della salute, redatto di concerto con il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente sempre l’adozione delle Linee guida per l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico. 

I nuovi servizi del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) come da nuove linee guida nazionali.

Entro il 2016 il nuovo FSE sarà diventato uno strumento in grado di offrire servizi a cittadini, medici di famiglia, pediatri e specialisti.

Per raggiungere tale obiettivo, il Decreto stanzia 299 milioni per il potenziamento dell’infrastruttura digitale dei sistemi sanitari e 311 milioni per l’incremento delle competenze digitali degli operatori sanitari. 

In questa sua rinnovata versione, così come disegnata dalle Linee Guida, il Fascicolo Sanitario Elettronico garantirà ai cittadini la possibilità di: 

  • consultare i propri dati clinici; 
  • prenotare e pagare le prestazioni; 
  • accedere ai servizi di Telemedicina; 
  • ricevere informazioni sulla propria patologia sul percorso di cura da seguire. 

Tuttavia, oltre a ciò, gli operatori sanitari (siano medici o infermieri) potranno accedere ed utilizzare i dati clinici degli assistiti in cura e anche condividere le informazioni e consultarsi con altri professionisti.

Anche i farmacisti, ad esempio, potranno consultare in tempo reale il foglio informativo della terapia e verificare la terapia erogata al paziente.

Inoltre, il FSE sarà utile anche alle Istituzioni per analizzare e monitorare la domanda, e pianificare l’offerta di prestazioni. 

Le Linee Guida elaborate dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze

Le Linee Guida sono definite partendo dagli obiettivi fissati dal PNRR per il FSE.
In base a questi obiettivi, il Fascicolo Sanitario Elettronico dovrà diventare:

  1. il punto unico ed esclusivo di accesso per i cittadini ai servizi del SSN,
  2. un ecosistema di servizi basati sui dati per la diagnosi e cura dei propri assistiti e per un’assistenza sempre più personalizzata sul paziente,
  3. uno strumento dedicato alle strutture ed istituzioni sanitarie per effettuare analisi di dati clinici e migliorare l’erogazione dei servizi sanitari. 

Per raggiungere tale scopo, le Linee Guida definiscono 4 direttrici di azione per potenziare il FSE: 

  • garantire servizi di sanità digitale omogenei ed uniformi; 
  • uniformare i contenuti in termini di dati e codifiche adottate; 
  • rafforzare l’architettura per migliorare l’interoperabilità del FSE; 
  • potenziare la governance delle regole di attuazione del nuovo FSE.   

Per ognuna di queste quattro dimensioni, su cui agiscono le direttrici di azione tracciate dalle Linee Guida, sono definiti i requisiti obbligatori e raccomandati da attuare nel breve, medio e lungo periodo.

Requisiti obbligatori da attuare nel breve termine, per: 

  • uniformare a livello nazionale i servizi del FSE già esistenti per cittadini ed operatori sanitari; 
  • estendere il nucleo minimo di documenti obbligatori del FSE e perfezionare la loro standardizzazione unitamente a quella dei documenti integrativi già implementati dalle Regioni; 
  • evolvere l’infrastruttura di interoperabilità del FSE mediante la realizzazione
    • di un indice nazionale,
    • di un’anagrafe nazionale degli assistiti
    • ed una componente per l’acquisizione dei dati e documenti dai loro sistemi produttori; 
  • adottare un sistema per il controllo ed il monitoraggio della qualità delle informazioni cliniche che alimentano il FSE; 
  • istituzionalizzare e governare processi di standardizzazione a livello nazionale delle diverse dimensioni del FSE.  

Requisiti obbligatori da attuare entro la durata del PNRR, per: 

  • evolvere verso servizi per l’accesso ai dati clinici da parte di cittadini ed operatori sanitari,
    • per il loro utilizzo nelle attività di prevenzione e cura svolte dai MMG/PLS e dai medici specialisti,
    • per il loro impiego da parte dei farmacisti per svolgere le rispettive funzioni di verifica dell’aderenza alle terapie e delle possibili reazioni avverse,
    • per il loro uso da parte delle istituzioni sanitarie per la programmazione sanitaria e la prevenzione
  • alimentare il FSE con dati clinici standardizzati attraverso l’uso di sistemi di codifica e dizionari, acquisiti nelle attività di prevenzione, diagnosi e cura condotte dai professionisti sanitari sugli assistiti, ivi compresi patient summary prodotti da MMG/PLS secondo target PNRR, dati di telemedicina, dati generati autonomamente dai pazienti ed imaging; 
  • attuare una nuova architettura del FSE, completa di un repository di dati clinici centrale in standard HL7 FHIR (opzionalmente riusabile anche a livello locale) e potenziata da nuove componenti di interoperabilità in grado di raggiungere e collegare tutte le strutture sanitarie produttrici di informazioni; 
  • adottare strumenti di Advanced Analytics, anche basati su tecniche di Intelligenza Artificiale per l’elaborazione dei dati clinici del FSE; 
  • mettere a disposizione i dati clinici per la ricerca
  • istituzionalizzare un processo continuo e sistematico di verifica delle esigenze informative e di standardizzazione dei documenti e dati clinici da far confluire nel FSE. 

Requisiti raccomandati per: 

  • realizzare servizi basati sui dati clinici, ulteriormente estesi a dati omici, genetici ed epigenetici, per una cura sempre più personalizzata sull’assistito; 
  • mettere a disposizione delle Istituzioni Sanitarie per finalità di governo; 
  • estendere i dati disponibili per ricerca a dati omici, genetici ed epigenetici.