La diffusione della pandemia di Covid-19 sta mettendo sotto pressione il funzionamento dei sistemi sanitari di tutti i paesi, in particolare di quelli dei paesi avanzati.
L’ancora incompleta conoscenza del virus Sars-Cov2, la sua “efficienza” nel replicarsi e nel diffondersi fra la persone, gli effetti immediati che in una quota, seppur piccola, comunque non indifferente della popolazione (in particolare fra coloro che hanno più di 65 anni o che presentano delle comorbidità), la mancanza di un vaccino, di farmaci, di protocolli di cura: sono tutti elementi che stanno letteralmente travolgendo pratiche e procedure in tutto il mondo sanitario, oltre che amplificando ulteriormente tutte quelle problematiche che erano già presenti da anni.
In un momento in cui l’emergenza è ancora ben lungi dall’essere risolta, non è facile avere ben chiaro quali trasformazioni avrà subito il sistema sanitario una volta che l’infezione da Sars-Cov2 sarà dichiarata definitivamente sotto controllo. È certo, però, che in quel momento la riforma della sanità sarà considerata un’assoluta priorità. Buona parte delle procedure che caratterizzano il sistema sanitario, e che si sono consolidate nel tempo, saranno profondamente rivedute ed aggiornate.
Il che non significherà solamente adottare alcune delle soluzioni digitali che, seppure già disponibili e in molti casi pronte all’uso, fino a qualche mese da erano considerate ancora non applicabili e spesso relegate in un limbo di eterna sperimentazione. Iot, intelligenza artificiale, machine learnign, robotica: sono tutte soluzioni tecnologiche capaci di garantire accessibilità, maggiori informazioni e una maggiore produttività.
Il New Normal
Tuttavia, dispositivi e software, per quanto avanzati e ben congeniati, da soli non sono in grado di far fare al sistema quel balzo in avanti necessario per approdare al così soprannominato “New Normal”. Occorre, invece, ripensare completamente il modo in cui viene concepito il sistema sanitario, e con esso le azioni, i processi e le politiche messe in atto da tutti coloro che a vario titolo ne sono parte.
Pertanto, l’espressione “New Normal” in sanità indica una realtà dove innovazione significa coniugare ingegneria tecnologica e clinica allo scopo di costruire processi sanitari più efficaci e orientati al benessere del paziente. In questa nuova realtà, il ruolo della prevenzione sarà cruciale, grazie a dispositivi e innovazioni di telemedicina che permetteranno di informare e monitorare il paziente in relazione al suo stato di salute, e in taluni casi addirittura di effettuare una prima diagnosi di una determinata patologia o di monitorare il paziente dopo che quest’ultimo abbia superato la fase acuta della malattia, o nel decorso di una sua patologia cronica.
Concretamente, l’offerta di servizi innovativi di digital health, ad esempio, renderà disponibili alle persone dei personali diari della salute digitali, in modo che esse possano accedere alle informazioni in modo semplice e controllato, superando quelle barriere territoriali che oggi impediscono la cura universale e uniforme in tutto il territorio italiano. Sarebbe poi una buona pratica che tutte le informazioni così raccolte possano confluire nel Fascicolo Sanitario Elettronico, dopo che una revisione di quest’ultimo abbia consentito di porre rimedio a tutte le criticità che oggi lo caratterizzano.
Ciò, inoltre, permetterebbe una gestione interconnessa del paziente, tra strutture sanitarie pubbliche e private, rendendo l’intero percorso di cura orientato alla persona, che in tal modo diverrà la vera protagonista del processo sanitario in qualità di primo beneficiario e attore. Perché il vero valore del “New Normal” in sanità sarà nel paziente e nella capacità di offrire servizi e cure mirate sulla sua salute.
Comarch Healthcare
In tale contesto una protagonista come Comarch Healthcare, leader nel mercato dell’information technology e nelle soluzioni di telemonitoraggio abilitate da software, dispositivi e infrastruttura medica proprietari, ha la possibilità di giocare un ruolo di primo piano in diversi ambiti della digital health, come la gestione e il monitoraggio remoto del paziente, la dematerializzazione della documentazione cartacea, e l’integrazione dei sistemi informativi, in ottica connected care.
L’attività di Comarch Healthcare non è solamente rivolta alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni di digital health per il paziente, ambito al quale è dedicato il Centro Medico iMed 24, situato all’interno del Campus centrale di Comarch a Cracovia, Polonia, dove vengono sviluppate soluzioni innovative per l’assistenza medica e forniti servizi di diagnostica e di telemonitoraggio ai cittadini che hanno la necessità di essere seguiti a distanza o con follow up programmati, ma anche a fornire tutta una serie di servizi in grado di supportare e semplificare il lavoro degli operatori clinici.
In particolare, attraverso l’impiego dell’intelligenza artificiale Comarch Healthcare è in grado di offrire soluzioni capaci di:
- effettuare la classificazione automatizzata di documentazione medica per creare correlazioni fra sintomatologia e patologia;
- dare supporto alla diagnosi individuando, precocemente e in real-time, eventi anomali durante il monitoraggio dei parametri dei pazienti;
- consentire la razionalizzazione dei costi ospedalieri e la massimizzazione del valore, grazie all’ottimizzazione dei tempi di impiego del personale medico e infermieristico.
Alla New Normality e al contributo di Comarch Healthcare nella ricerca e sviluppo di innovative soluzione di digital health sarà dedicato il webinar dal titolo “Comarch Digital Innovation Days – La Sanità digitale per la sostenibilità del sistema sanitario”, che avrà luogo i prossimi 25-27 Novembre. A tale evento prenderanno parte l’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, Domedica, OneHealth Vision, AO SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria.