Secondo le stime di Markets and Markets il mercato della robotica ospedaliera raggiungerà il valore di 16,7 miliardi di dollari entro il 20231.
Elon Musk, lungimirante imprenditore all’avanguardia, ha già dimostrato interesse per il tema sanitario con l’avvio dell’azienda Neuralink, che si occupa di sviluppare interfacce neurali impiantabili.
Tuttavia, ha recentemente attirato l’attenzione dei media, durante l’evento “AI Day” di Tesla, annunciando la prossima frontiera per la società: il Tesla Bot2. Sarà un robot umanoide in grado di navigare attraverso un mondo fatto a misura d’uomo per eliminare compiti pericolosi, ripetitivi e noiosi.
Il progetto di Musk
Musk ha spiegato che realizzerà un robot che non necessiterà di essere addestrato per svolgere ogni compito, ma dovrà essere in grado di svolgere compiti avanzati con la comprensione cognitiva di semplici comandi.
La tecnologia potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella sanità, non solo in ospedale ma anche al domicilio dei pazienti. Sebbene l’assistenza sanitaria domiciliare venga spesso trascurata, si tratta di un bisogno critico per molti. Infatti, soltanto in Italia nel 2019 gli anziani di 65 anni che usufruivano dell’assistenza domiciliare erano circa 378 mila, quota di gran lunga più alta tra gli ultrasettantacinquenni3.
L’idea di Musk non è quella di sostituire medici professionisti, ma di liberare ore del loro tempo prezioso speso in attività di base, che potrebbero essere svolte da un compagno robotico cognitivamente avanzato. Inoltre, un robot umanoide a supporto di un paziente gravemente malato h24 potrebbe evitare urgenze, allertando chi di competenza in caso di complicanze.
L’eventuale integrazione con Neuralink
L’applicazione più ovvia di questa realizzazione sarebbe l’integrazione con Neuralink, impegnata ad aiutare le persone con paralisi a riconquistare l’indipendenza attraverso il controllo di computer e dispositivi mobile. Tale integrazione potrebbe estendere la potenzialità di queste tecnologie oltre le esigenze mediche, come comandare il robot umanoide usando solo i pensieri. Sebbene un’affermazione simile possa sembrare inverosimile a molti, le dichiarazioni e le opere di Musk fanno ben sperare.
Brevi considerazioni
Anche se la strada da percorrere è ancora lunga, l’applicazione di un robot alimentato dall’intelligenza artificiale, che sia indipendente o integrata con Neuralink, è rivoluzionaria. Solo il tempo potrà rivelare la scalabilità di innovazioni simili, ma il loro perfezionamento potrebbe ridefinire l’assistenza sanitaria che conosciamo oggi.Note Bibliografiche:
1. 01health.
2. Forbes.
3. Istat.